La maggior parte degli amanti di serie tv accende il televisore con il principale intento di rilassarsi, lasciar scivolare via lo stress della giornata e godersi in pace le vicende dei suoi personaggi preferiti. Poi ci sono i fanatici del binge watching, i maratoneti che non staccano gli occhi dallo schermo neanche durante un pranzo al volo, una doccia o sui mezzi pubblici, decisamente troppo presi dalla visione della serie tv che hanno iniziato. Ma è a un’altra categoria di addicted che è dedicato questo pezzo: coloro i quali, guidati da un pizzico di masochismo, amano le serie tv particolarmente cervellotiche (qui abbiamo stilato una classifica che fa al caso vostro) quelle che, come Dark, è possibile seguire solo se coadiuvati da un block notes per prendere appunti poichè un solo attimo di distrazione si rivelerebbe fatale.
Ecco le 5 serie tv da guardare necessariamente con un block notes.
1) Dark
Inutile girarci intorno, Dark è la regina di questa lista. Le tre intensissime stagioni che la compongono ci hanno fatto venire l’emicrania tra alberi genealogici costituiti da paradossi e intrecci di trama che si pongono l’obiettivo di stravolgere completamente le leggi dello spazio-tempo.
Ma, nonostante necessiti di un altissimo tasso di concentrazione, Dark si è rivelata un vero e proprio gioiellino. I tedeschi hanno decisamente superato le aspettative e ci hanno intrattenuto con vicende complicatissime ma perfettamente collegate tra di loro. Il tutto accompagnato da una colonna sonora ammaliante e una fotografia adatta anche ai palati più raffinati.
2) Mr. Robot
Proprio come nel caso di Dark, anche qui si parla di una serie che o si ama o si odia. Con Mr. Robot ci addentriamo nei meandri più bui e reconditi della mente umana. Un viaggio che ci turba ed eccita allo stesso tempo, complice l’interpretazione da brividi di Rami Malek che si cala nei panni di un uomo con la missione di rivoluzionare un mondo ingiusto. Il confine tra realtà e finzione è molto labile e ci lascia frastornati, costringendoci a galleggiare tra i pensieri distorti di Elliot Alderson e le trappole fumose del mondo informatico.
3) True Detective (seconda stagione)
La seconda stagione di True Detective si articola intorno al brutale omicidio di Ben Caspere, politico che affondava le mani nel malaffare tra corruzione e mafia. Gli intrecci diventano sempre più fitti ed è impossibile distrarsi. Certo è che in questa stagione non troviamo più la coppia Rust Cohle e Marty Hart che avevamo imparato ad amare nel primo capitolo della serie antologica (rientrante di diritto nella classifica delle migliori serie antologiche, che potete leggere qui). Ma il cast spettacolare della seconda stagione (formato da nomi come Colin Farrell, Rachel McAdams e Vince Vaughn) non ci lascia certo delusi. Non vi resta che preparare carta e penna.
4) The OA
Anche solo provare a riassumere la trama di questa serie tv targata Netflix è un compito alquanto difficile. La protagonista è Prairie Johnson, una giovane donna che ritorna a casa dopo essere scomparsa per lungo tempo. La stessa, che prima della scomparsa era cieca, riacquista la vista e raduna a sè un gruppo di cinque persone a cui racconta la sua storia e con i quali si impegna nella ricerca di altre persone scomparse.
In The OA fantascienza e mistero si mescolano in un cocktail letale che rende la serie tv in questione particolarmente intricata. Ogni episodio lascia nello spettatore una valanga di interrogativi e misteri da decifrare in un vero e proprio viaggio introspettivo alla ricerca di una verità che sembra presentare infinite versioni.
5) Westworld
Ormai abbiamo imparato che quando c’è di mezzo lo zampino di J.J. Abrams possiamo aspettarci veramente di tutto. Da Lost a Fringe fino a giungere a Westworld e Person of Interest, il produttore ci ha regalato intrecci di trama incredibili.
In questo caso la serie si basa sull’omonimo film del 1973 e affonda le sue radici nella distopia. In questo spazio sconfinato, popolato da androidi, gli umani sono “ospiti” ed è possibile cedere a qualsivoglia tentazione o istinto senza ripercussione alcuna. Si tratta di veri e propri parchi divertimento in cui le persone più abbienti possono divertirsi senza limiti. Westworld non è altro che il nome di uno di questi parchi. Il ritmo della narrazione tiene lo spettatore incollato allo schermo e risulta impossibile non perdersi tra teorie e interrogativi vari.