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Vi manca Dead To Me? 5 Serie Tv da guardare per curare l’astinenza

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Dead to Me l’ho guardata per caso.
Nemmeno ricordo il motivo preciso per cui ho premuto play.
Forse l’ho fatto perché dal trailer mi era parso che Judy (Linda Cardellini) fosse interpretata dalla stessa attrice che in Glow ha dato il volto a Ruth (Alison Brie), non sono mai stata una fisionomista.
O forse mi sembrava di trovarmi di fronte a una trama diversa dalle altre.
Piacevolmente insolita.
Così le ho dato una possibilità e sin dal primo episodio non mi ha delusa, anzi.
La rivelazione di Judy come presunta colpevole al suo termine è stata la ciliegina che cercavo. Lo ammetto: con me i cliffhanger trovano terreno fertile e anche la seconda stagione l’ho divorata per come si conclude la prima.
Ma poi Dead to Me è diventata qualcos’altro.
Qualcosa di più della curiosità legata a un colpo di scena ben piazzato. La narrazione di un’amicizia che ti capita mentre cerchi altro e che non vuoi abbandonare.

Se la spiegazione del finale di Dead to Me non vi basta,
ecco 5 Serie Tv per riempire il vuoto esistenziale che ci ha lasciato

1) Bloodline

Dead to Me
Bloodline (2014 x 682)

Se Linda Cardellini ti ha conquistato con la sua interpretazione di Judy dovresti vederla nei panni di Meg Rayburn in Bloodline.
Questa non è solo un’altra occasione per vedere l’attrice, ma è anche una tra le 10 serie di cui vantarsi a cena con gli amici, praticamente imperdibile!

I Rayburn sono una famiglia molto rispettata dalla comunità.
Tuttavia in occasione del 45° anniversario dell’albergo gestito dai genitori, Danny, il figlio maggiore considerato la “pecora nera”, torna in città.
Ma è davvero lui il cattivo della storia?
La maschera di perfezione dei Rayburn è destinata a sgretolarsi pezzo dopo pezzo.

2) Samantha chi?

Samantha chi? (2014 x 576)

Magari il tuo personaggio preferito di Dead to Me è Jen. Come darti torto.
Christina Applegate ha saputo darle volto e voce sia nei momenti di rabbia esplosiva che in quelli più strappalacrime.
Agli albori della sua carriera, comunque, era nota come Samantha. Samantha chi?
Una ragazza egoista e a tratti crudele che perde totalmente la memoria a seguito di un incidente. Per questo imparerà a conoscere se stessa da zero e proverà a cambiare un’immagine di sé che non le piace considerando l’amnesia come una seconda occasione.

3) Grace e Frankie

Grace and Frankie
Grace and Frankie (1024 x 561)

Come sarebbero state Jen e Judy se avessero avuto la possibilità di invecchiare insieme?
Io me le immagino esattamente come Grace e Frankie.

Grace è una donna di classe, un’imprenditrice che ha conquistato il mercato del beauty, snob e cinica di natura.
Frankie è un’inguaribile hippy d’altri tempi, eccentrica e un po’ selvaggia, totalmente senza filtri e a dir poco anarchica.
Sono costrette a sopportarsi passivamente per tutta la vita perché sposate a due soci in affari molto legati tra loro.
Forse un po’ troppo legati tra loro.
Alla soglia dei settant’anni, infatti, Sol e Robert fanno coming out con le mogli durante una cena in doppia coppia, annunciando di volersi godere la vecchiaia assieme dopo aver tenuto la loro relazione segreta per anni.
Nonostante gli anni di insofferenza e le loro personalità così diverse, tra Grace e Frankie si instaura un’amicizia improbabile come quella tra l’irascibile Jen e l’eterna ottimista Judy.
Le due decidono anche di fondare una società insieme e di produrre giocattoli sessuali per donne mature, stravolgendo anche così il linguaggio narrativo della terza età.

4) Good Girls

Dead to Me
Good Girls (1024 x 538)

L’amicizia tra Jen e Judy, per quanto possiamo amarla, non sempre le portate verso le scelte più morali ed eticamente indiscutibili: essere migliori amiche, infondo, vuol dire anche essere partner in crime.
Lo sanno bene anche Beth, Annie e Ruby; brave ragazze che insieme non percorrono esattamente la retta via.
Tutte e tre devono affrontare un periodo di grave crisi economica e scherzano su come una rapina risolverebbe buona parte dei loro problemi. Questo scambio di battute tra amiche si trasforma in un’idea possibile quando la situazione di ciascuna degenera.
Beth è una casalinga, madre di quattro figli. Il marito è un pessimo imprenditore e porta al fallimento la concessionaria che gestisce. Usa poi la scusa del cancro per restare a casa con la moglie nonostante l’abbia tradita innumerevoli volte e lei lo ha scoperto.
Annie, sorella minore di Beth, rischia di perdere l’affidamento congiunto di sua figlia perché non può permettersi un avvocato.
Ruby, dal canto suo, si trova dinnanzi a un problema di molti americani: sua figlia necessita di un rene nuovo, ma lei non può permettersi le spese sanitarie necessarie.
Nella cassaforte del supermercato che scelgono per il colpo, tuttavia, c’è il denaro di una banda di gangster locale. Peccato che le tre non ne abbiano idea.

5) Ginny & Georgia

Ginny & Georgia (1024 x 683)

Prima di conoscere tutta la verità l’una sulle azioni dell’altra, Jen e Judy si sono tenute dentro segreti ingombranti.

Sebbene all’apparenza Georgia Miller non sia esattamente una mamma convenzionale, sua figlia Ginny non può lontanamente immaginare cosa lei nasconda o non cercherebbe di scoprirlo.
Ben celata dietro allo stereotipo della giovane donna già vedova in cerca di un nuovo marito da spennare, Georgia in realtà è molto più complessa.
La sua bellezza allarmante non sempre è stata un’arma al suo servizio e ha dovuto imparare a proteggere se stessa e la sua famiglia con ogni mezzo quando, come giovane ragazza madre, di mezzo non ne aveva nessuno. E così ha imparato a pungere come un’ape.