Quando ho visto per la prima volta Dead to Me su Netflix ero alla ricerca di una serie leggera le cui puntate durassero poco. Chiaramente, ero totalmente inconsapevole del pianto che mi sarei fatta durante l’ultima stagione.
Dead to Me ci insegna ad affrontare la vita senza prenderci sul serio, un po’ come fa la serie stessa, che affronta temi delicati sdrammatizzando tutto ma alla fine ci dimostra che prima o poi tutti i problemi vanno affrontati e che, per quanto doloroso sia quel momento, si può andare avanti. L’amicizia tra Jen (Christina Applegate) e Judy (Linda Cardellini) è meravigliosamente straziante, una di quelle che realmente ti capitano senza che tu le stia cercando ma che ti cambiano letteralmente la vita.
Inoltre, le due interpreti sono a dir poco bravissime, soprattutto Christina Applegate, che dopo la scoperta della sclerosi multipla, appare quasi irriconoscibile ma meravigliosa nella sua impeccabile recitazione.
Da qui in poi seguiranno SPOILER.
Il perdono in Dead to Me
Non potevo cominciare diversamente questo articolo se non partendo dalla base del rapporto tra i personaggi di Christina Applegate e Linda Cardellini: il perdono. Insomma, Jen ha perdonato Judy per non aver soccorso il marito dopo che Steve lo ha investito con lei a bordo e Judy ha perdonato Jen per aver a sua volta ammazzato il suo fidanzato.
Alla base di questa stramba amicizia c’è la consapevolezza di entrambe che nessuna delle due ha realmente colpa per ciò che è successo. Judy si sarebbe fermata ed era succube di un uomo violento, al tempo stesso, Jen ha ucciso Steve per legittima difesa, consapevole che se non l’avesse fatto prima o poi la stessa fine sarebbe toccata a Judy.
Il perdono non arriva subito, le cose da mandare giù sono tante ma è proprio grazie a queste avversità che il loro rapporto si consolida più che mai. Voglio dire, dopo aver superato una cosa del genere cosa avrebbe mai potuto dividerle? La risposto per chi ha visto il finale della serie Netflix è già ovvia, ma ne parleremo più avanti.
Gli amici sono la famiglia che ci si sceglie
Nessun detto sarebbe più appropriato per descrivere il rapporto che si crea tra le due amiche. Judy diventa parte della famiglia, e pur non potendo in nessun modo sostituire il padre, diventa per Charlie e Harry un punto di riferimento.
La famiglia di Judy di fatto non esiste più, il suo sogno di diventare madre perso per sempre e l’unico uomo che pensava di aver amato nella sua vita è morto. La donna trova però la felicità e la famiglia che cercava in quella di Jen, aiutandola anche con i figli e aiutandosi reciprocamente a superare il lutto di entrambe.
Judy è quell’amica che non importa quanto provi ad allontanarla o quanto tu sia meschina con lei in un giorno no, lei ci sarà sempre e renderà ogni tua giornata migliore a prescindere.
In salute e in malattia
Quel che forse mi è piaciuto meno di questa ultima stagione è stato il modo frettoloso che i creatori hanno utilizzato per chiudere tutte le vicende. Questo mi ha impedito di piangere come una fontana? Assolutamente NO! (e non è certamente la prima volta).
Nell’ultima stagione Judy scopre di essere malata, e questo non è un trauma solo per la stessa, che capisce quasi subito di essere terminale, ma anche per Jen che anni prima ha dovuto passare la stessa cosa con sua madre.
La serie Netflix affronta il tema della malattia con il sorriso (quasi sempre), ma fa riflettere anche sulle persone che assistono i malati e su quanto possa essere doloroso accettare che una persona cara ci stia per lasciare. La sofferenza maggiore spetta al malato, ma quando questo ci lascia chi resta continua a soffrirne a lungo. L’amicizia di Jen e Judy è profonda, forte, e cresce a dismisura durante la battaglia persa della donna con il cancro, fino a quando alla fine decide di arrendersi, ma non senza aver cercato come sempre di creare meno problemi possibili alla sua amica.
Dead to me: gli opposti si attraggono
Prendiamo i personaggi di Jen e Judy, ne avete mai visti due così diversi andare d’accordo tra di loro? Stavolta è proprio il caso di dirlo, gli opposti si attraggono, e non è mai successo così bene come con queste due donne.
Jen è quasi sempre arrabbiata, scontrosa, fatica a manifestare i suoi sentimenti, è sarcastica fino allo sfinimento, disillusa e abbastanza negativa. Il percorso della donna nella serie è grandioso, perché Jen non cambia del tutto, rimane praticamente uguale all’inizio, se non per il fatto che grazie a Judy riesce ad aprirsi alle sue emozioni, sia con i figli che con Ben. Judy è dolce, altruista, pacata e sempre positiva. Anche durante il cancro riesce sempre a trovare qualcosa di positivo che la spinga a vivere a pieno la sua giornata. Esprime sempre i suoi sentimenti e proprio grazie a questo suo carattere riesce ad appianare i rapporti tra Jen e i suoi figli e a farla mettere con Ben alla fine.
Dead to Me è quella serie che guardi perché in cerca di qualcosa di leggero e che finisci con una voglia incredibile di dire a tutti i tuoi cari che gli vuoi un mondo di bene.