Death Note è considerato uno dei migliori anime di tutti i tempi, e con ragione. Possiede l’incredibile qualità di mantenerti incollato allo schermo con una crescita di episodio in episodio, sempre per il meglio.
Momenti thriller, momenti drammatici e persino attimi di divertimento.
Un anime spaziale che già dal titolo dimostra le sue intenzioni, senza mezzi termini. Quando decidi di sederti e guardare un prodotto che come titolo ha Death Note, è semplice pensare che molte situazioni potranno essere paurose o creepy.
La trama è costellata da scene di manipolazione, evoluzioni insidiose della stessa, dei della morte, serial killer in azione e soprattutto morti di ogni genere.
Da qui è semplice trovare un fil rouge in tutta la serie ripercorrendo i dieci momenti più raccapriccianti (in senso buono però), i 10 momenti di Death Note che vorremmo cancellare dalla nostra memoria.
1. Higuchi e Misa nella macchina
Partiamo con tranquillità, diciamo.
Una scena può risultare inquietante in svariati modi, anche senza presentare sangue e morte. Quando Misa, ancora senza ricordi e memoria, inizia ad avvicinarsi a Kyosuke Higuchi per indagare sulla sua persona, scopriamo quanto possa essere vile il fedele dipendente di Yorsuba.
Come dicevamo nessuno sembra farsi male in questa scena, ma la situazione è agghiacciante per vari motivi: Misa è seduta serenamente in macchina con un assassino senza cuore, come se fosse un appuntamento senza impegno. Le apparenze, come al solito, possono ingannare e Misa in questa scena rischia seriamente di mettersi in pericolo.
Inoltre lo spettatore non può non essere colpito dalla naturalezza con cui entrambi parlano di uccidere persone tramite il Death Note, anche senza uno scopo preciso.
Higuchi non è sicuramente un normale tirapiedi aziendale e Misa non è sicuramente una persona regolare.
2. Il finto abbraccio di Light
Nel tetro ed emblematico mondo di Death Note, anche un semplice abbraccio all’apparenza innocente può nascondere una mostruosità travestita da affetto.
Nella scena in questione Misa rintraccia l’indirizzo e l’identità di Light e si autoinvita a casa sua per incontrare quello che sembra essere il suo eroe, il suo paladino.
Una volta incontrato, però, Misa è sconvolta dalla freddezza con cui la accoglie, dimostrandosi tutto il contrario del cavaliere decorato e luccicante che immaginava. A questo punto il colpo di scena: Light intravede del potenziale in Misa. Soprattutto nei suoi occhi, o meglio nell’abilità oculare della ragazza. Quindi cambia rotta. La abbraccia e le promette di poter almeno fingere di essere fidanzati.
Questa è un’enorme bugia. La volontà di manipolare e sfruttare Misa è apertamente mostrata allo spettatore, ma non a lei, che rimane ignara di tutto.
Il tutto reso evidente dal sorriso crudele di Light mentre abbraccia la sua nuova marionetta.
Come al solito Light ci fa venire brividi ghiacciati su per la schiena.
3. Light riprende la memoria
In quasi tutte le serie, che siano animate o meno, in cui sono coinvolti superpoteri o qualità straordinarie arriva il momento in cui questi poteri svaniscono, si assopiscono o vengono dimenticati. I personaggi diventano pacifici, placidi, all’apparenza innocui, come Sansone senza capelli. Tutto questo fino a quando quegli stessi poteri non tornano indietro.
Ovviamente Death Note e Light non sono esclusi da questo cliché.
E questo accade proprio quando Higuchi viene catturato.
Light, che stava “collaborando” con L, rientra in possesso del Death Note e ritorna immediatamente ad essere la persona che era. Gelido, spietato, pronto a tutto, proprio accanto al suo peggior nemico e sfidante.
Non perde tempo. Immediatamente uccide Higughi tramite un pezzettino di carta del Death Note nascosto nel suo orologio e si rivolge ad L con uno degli sguardi più terrificanti e agghiaccianti di tutta la serie.
Assapora il pensiero di ucciderlo e questa scena rappresenta una virata completa della trama in pochissimi secondi.
Un capolavoro.
3. Misa a Sakura TV
Light è sicuramente l’antieroe serial killer di questa serie, ma non è il solo ad aver rappresentato momenti ansiogeni o terrificanti in Death Note.
Un’altra scena che qualcuno gradirebbe cancellare dalla propria memoria, chi per poterla rivedere con la stessa enfasi, chi per paura, è il primo approccio di Misa a Sakura TV.
Prima ancora che si intraveda la figura di Misa, la ragazza utilizza la TV per contattare Kira. Questo porta ad un’apparente zona di guerra intorno alla sede televisiva, con Misa che prima uccide un innocente poliziotto a sangue freddo, Ukita, e quindi terrorizza tutti coloro che vorrebbero avvicinarsi alla sede.
Il tutto si conclude con la silhouette di Misa che svanisce come un fantasma, dopo aver visto Yagami recuperare i nastri e andarsene.
La vera fonte di ansia in queste scena è la tensione che si viene a creare nella non conoscenza generale di ciò che sta accadendo.
4. Il rapimento di Sayu Yagami
La seconda parte della trama di Death Note si apre con il rapimento di Sayu Yagami, con Mello determinatissimo nella sua volontà di ottenere il Note.
Per far ciò, chiama il quartier generale di L e spiegando la situazione richiede il Death Note. Soichiro rimane chiaramente scosso dalla situazione e senza avere modo di richiamare Mello per negoziare rimane senza vie di uscita.
Tutto quello che può fare è attendere di ricevere un’altra chiamata, rimanendo sveglio tutta la notte con i suoi collaboratori.
Anche qui tensione a fior di pelle, con un avvicinamento ai personaggi degno dei migliori registi.
5. Il Falso Sparo
Una scena che ha come scopi degli obbiettivi “giusti”, ma che nonostante ciò risulta ugualmente inquietante.
Tutto parte dalla paura, legittima, di L di rilasciare dalla prigionia Light e Misa. Semplicemente per sua testardaggine e suo intuito non vuole farlo. Così, insieme a Soichiro escogitano un piano.
Decidono di far credere a Light e Misa di dover essere trasferiti in un luogo adibito alla loro esecuzione.
Del tragitto se ne occupa il signor Yamato che, una volta raggiunto un luogo isolato si ferma e punta la pistola sul figlio. In una prova recitativa degna di Kira, dichiara freddamente che sparerà a Light in quel preciso luogo e poi si toglierà la vita per sfuggire ad ogni senso di colpa.
È solo un inganno, ma Soichiro fa il tutto così bene e in un modo talmente credibile da sembrare egli stesso un assassino senza cuore.
Punto altissimo della serie e momento che vorremmo rivedere mille volte, come se fosse la prima volta, oltre a darci una scarica di adrenalina indescrivibile.
6. La morte di Naomi Misora
Questa è una delle scene più memorabili di tutta la serie Death Note, e sicuramente rimarrà nella mente degli spettatori ben oltre il termine della serie.
Misora è in lutto per la perdita di Raye Penber ed è determinata ad avvicinarsi alla polizia e aiutarli a consegnare alla giustizia Kira Per caso o per semplice ironia della sorte incontra Light Yagami, proprio Kira, e spiega il suo scopo e quella che ormai è diventata la sua missione di vita.
Ovviamente non poteva avere vita lunga.
Dopo un primo tentativo fallito, Light scopre il vero nome di Naomi e lo scrive sul Death Note. A questo punto il sadismo di Yagami viene completamente alla luce. Non è soddisfatto dalla semplice vittoria e dalla conseguente sicura morte della sua rivale.
Light le confessa di essere Kira, per puro divertimento, e Naomi, vincolata dal Note, non può far altro che allontanarsi per porre fine alla propria esistenza con mezzi sconosciuti. Vediamo, quindi, la ragazza dirigersi verso l’oblio.
Così vicina a sconfiggerlo, così vicina a smascherarlo e catturarlo, eppure fallimentare nella sua impotenza nei confronti dell’antieroe per eccellenza.
8. La risata di Light
Le scene finali di Death Note sono caratterizzate dai momenti più inquietanti che una serie tv animata abbia mai presentato.
Sia il manga, che poi l’anime, sono arrivati a rappresentare Light come l’incarnazione del male stesso.
In queste scene Light spera di riuscire a sconfiggere Near e gli altri investigatori. Tuttavia, un contrattempo da parte di Teru Mikami porta il piano di Light a fallire miseramente e a rivelare la sua vera identità: Kira.
A questo punto Light è messo alle strette e soffre di un blackout mentale. Invece di cadere a pezzi, distrutto dalla situazione che lo circonda, scoppia in una selvaggia e maledetta risata e si proclama apertamente come Kira.
Una risata che raggela il sangue a chiunque la sente e la vede.
I personaggi sono tutti sconvolti, fatta eccezione per Near che non si impressiona nemmeno quando Light tenta di spiegare le sue motivazioni in quanto Kira.
Tralasciando ciò che succede dopo, una delle parti più inquietanti di tutta la serie è chiaramente questa risata, che si mescola al demoniaco, immergendosi nell’estremismo della pazzia.
Light diventa Kira apertamente e dimostra la sua instabilità agli occhi di tutti.
9. I Fedeli
Per queste scene dobbiamo immergerci nel manga, perché purtroppo non è stata fatta una riproduzione animata anche di questa parte. Purtroppo, perché avrebbero dato al finale della serie tutto un altro sapore.
Dopo che tutto è stato detto e fatto, e Near si è finalmente assicurato la fiducia come il prossimo L, scopriamo che l’idea di Kira non è morta con Light.
Infatti, si vedono innumerevoli adoratori vestiti di bianco in processione a lume di candela attraverso alcune montagne.
Questi sono sempre adoratori di Kira e di tutto ciò che rappresentava e rappresenta ancora.
Una giovane donna, di cui non conosciamo l’identità, prega al cielo in memoria di Kira e lo chiama “il loro salvatore”.
Le persone muoiono. La carne svanisce. Le idee No!
10. La mossa di Ryuk
Un’altra scena che possiamo trovare solo nel manga. Tuttavia non c’è una scena che supera questa in quanto a emozioni e sensazioni, in tutto l’anime.
Ryuk che, guardando Light ormai messo alle strette come Kira, decide che è abbastanza. Come ha fatto Light in passato, anche questo demone si risveglia dal sonno e mostra finalmente tutta la sua potenza.
Ryuk è stato una guida, alle volte un comico sollievo al proseguo ritmato della serie e persino un aiuto in molte occasioni, ma ora dimostra di non aver mai smesso di essere un dio della morte. Uno Shinigami.
Light non può nulla contro la forza e il potere di Ryuk.
Lo Shinigami scrive il suo nome sul suo Death Note e il destino di Kira è segnato. Anche la polizia tenta invano di fermarlo, ma essendo un essere soprannaturale non può essere ucciso o fermato da proiettili che lo attraversano senza colpirlo.
I suoi occhi sono di un bianco assente e ogni vago e sperduto senso di umanità, caratteristica sempre avuta durante la serie, è svanito.
Qui Ryuk rappresenta la morte, il destino, il fato. Rappresenta l’impotenza umana contro tutto questo ed è a mani basse la scena più opprimente ed inquietante della serie, nonché la più bella in assoluto.
La scena che fa quadrare tutta la trama, che rende tutto reale, nella sua irrealtà.