Ha fatto la storia degli anime intorno al ‘2000 e continua tutt’ora a essere una delle serie animate nipponiche più amate di sempre: composto da 37 emozionanti episodi, Death Note dona vita su schermo alle tavole dell’omonimo manga scritto da Tsugumi Ohba e illustrato da Takeshi Obata. Divenuta una vera e propria serie di culto a partire dal suo esordio all’interno della MTV Anime Night, Death Note è una serie davvero straordinaria che ha catturato diverse generazioni di appassionati puntando su una narrazione da thriller al cardiopalma, grazie a una sceneggiatura chirurgica e a tematiche complesse e adulte che sfociano nel filosofico. Una storia originale e appassionante, ma sicuramente non di facile comprensione in cui risulta abbastanza facile perdersi.
Per aiutare chi fatica a comprendere al meglio tutte le dinamiche e le svolte di trama e per far ripassare chi non mette gli occhi sull’opera da tempo, abbiamo pensato di stilare questa pratica guida che spieghi, in maniera semplice e concisa, tutti i nuclei fondamentali dell’opera e le principali regole che gestiscono il Quaderno della morte.
Nel presente articolo troverete pesanti spoiler su tutte le puntate di Death Note: siete avvisati!
Il riassunto dell’opera
Un quaderno della morte (il Death Note), gettato dallo shinigami (dio della morte) Ryuk come divertimento per distrarsi dalla noia che lo attanaglia viene trovato dal giovane Light Yagami, migliore studente del Giappone, ammirato da compagni e professori per il suo acume, e figlio e fratello amorevole. Il ragazzo ben presto comprende il potere di quello che sembrava un anonimo quaderno: scrivendoci sopra un nome di una persona e avendone ben presente il volto, questo porterà alla morte di tale individuo. Inizialmente restio, a Light basta poco tempo per decidersi a scrivere i primi nomi: il ragazzo infatti ha una chiara visione del bene e del male e sa che se vuole ripulire il mondo dalla corruzione che lo inquina, non deve esitare. Il ragazzo compie così una vera e propria strage di criminali, che muoiono per un colpo di cuore dal momento che non aveva specificato come dovessero morire. Ryuk, visibile e udibile solo a chi ha toccato il Death Note, a questo punto compare a Light, gli spiega meglio alcune regole, ma decide di voler rimanere solo spettatore per divertirsi e veder come si evolveranno le cose.
Allarmata da queste morti, l’Interpol decide di assumere il famoso investigatore privato noto solo con il nome di L (Elle), che con poche assennate deduzioni restringe il campo dei sospettati alla provincia di Light, noto ormai in tutto il mondo con il soprannome di Kira (una storpiatura dell’inglese killer). Attirato in una trappola da L che appare in televisione dichiarando guerra a Kira, Light conferma senza volerlo i sospetti dell’investigatore, già arrivato in Giappone per stanarlo, che capisce che il killer può colpire a distanza e che necessita di un nome e un volto per agire.
Si apre così una sfida all’ultimo colpo che vede queste due menti geniali contrapposte: il primo che riuscirà a scoprire l’identità dell’altro riuscirà a trionfare.
Light riesce a infiltrarsi nelle indagini sul suo conto sfruttando il padre, che lavora in polizia, ma L capisce presto che nella task force impegnata sul caso ci può essere una spia e incarica degli agenti del FBI di sorvegliarne le famiglie collegate alle persone informate sui fatti. Yagami però scopre facilmente l’identità di Raye Pember colui che era incaricato di sorvegliarlo e grazie a questo risale anche a tutti gli altri: tutti i nomi vengono scritti sul quaderno, anche quello della fidanzata di Pember, che iniziava a nutrire sospetti. L, ripercorrendo a ritroso i movimenti della ragazza, inizia a sospettare di Light, che viene fatto sorvegliare.
Nonostante telecamere nascoste, Light continua a scrivere nomi senza farsi cogliere in flagrante (mentre si gusta soddisfatto delle patatine). Quando L lo informa apertamente dei suoi sospetti, il possessore del Death Note propone un modo per scagionarsi dalle accuse, mentre medita su come prevalere sul rivale, in una lotta psicologica che non ammette errori.
Tutto si complica ulteriormente quando entra in scena un secondo Kira che uccide in diretta dei presentatori televisivi. Light mette a servizio del rivale le sue capacità deduttive e si unisce alla squadre di L. Si scoprirà che dietro a questo nuovo killer c’è Misa Amane, una idol che idolatra il primo Kira, volendone essere seguace. Dopo aver rivelato importanti informazioni sul mondo degli shinigami Misa si presenta da Light, di cui conosce l’identità avendo seguito una delle regole del Death Note: la ragazza, scegliendo di rinunciare a metà della propria vita ha ottenuto infatti gli occhi dello shinigami, un potere che le permette di scoprire il nome e l’aspettativa di vita di chiunque guardi. Misa confessa al ragazzo di averlo cercato e di aver seguito le sue orme perché lo ama.
Sfruttando il sentimento della ragazza per i suoi scopi, Light riesce a convincere Rem, lo shinigami di Misa, a uccidere L, ma la idol viene arrestata e poi torturata prima di mettere in moto il piano, così decide di rinunciare al possesso del Death Note e ne perde tutti i ricordi. Light stesso si fa rinchiudere per provare una volta per tutte la propria innocenza, rinunciando dopo una settimana al possesso del quaderno e perdendo tutti i ricordi ad esso legati. Ma il protagonista aveva pianificato tutto: era infatti riuscito a spingere Rem a dare il suo Death Note al noto dirigente corretto Kyosuke Higuchi, che, divenuto il nuovo Kira e continuando la sua opera, fa cadere le accuse ai danni di Light. L continua a non fidarsi del tutto del rivale, ma decide di concentrare i propri sospetti sull’azienda di Higuci. Da alleati, Light e L e Misa, cercano di incastrare il dirigente usando la ragazza come esca, ma quest’ultima riacquista i suoi ricordi grazie a Rem, che le rivela anche l’identità del nuovo Kira. Quest’ultimo viene smascherato e attirato in trappola durante un programma tv a seguito del quale viene arrestato. Il Death Note sequestrato, una volta toccato, rivela la verità a L e a Light, che riacquista i ricordi, in una delle scene più emozionanti dell’anime. Questi utilizza un frammento di quaderno che aveva precedentemente conservato per uccidere Higuci e fa scrivere agli shinigami delle finte regole sul quaderno che lo scagionino.
Il protagonista a questo punto incarica Misa di disseppellire il suo vecchio quaderno e di uccidere finalmente L, ma lei non si ricorda più il suo nome, così chiede nuovamente gli occhi dello shinigami (stavolta a Ryuk): Misa si metterà dunque in pericolo, rischiando di farsi scoprire per il bene del suo amato. Per evitare il suo arresto, Rem decide di uccidere personalmente L, sacrificando così la sua vita. Sconfitto finalmente il nemico, Light torna a ottenere il controllo su un quaderno ed entra in polizia, mentre continua a portare avanti la propria opera.
Con la morte di L tutto cambia e si apre una parte di storia decisamente meno apprezzata di quella iniziale.
5 anni dopo, infatti, entrano in gioco i successori di L, Mello e Near, provenienti dal suo stesso orfanotrofio. Mello, senza alcuno scrupolo, fa rapire il capo della polizia e poi la sorella del protagonista per scambiarli con il Death Note, mentre Near collabora inizialmente con Light. Lo Shinigami Shido desidera riappropriarsi del proprio quaderno, uno dei due già comparsi, e giunge nel covo di Mello, rivelando al ragazzo importanti informazioni sul da farsi, ma arriva la polizia, che, dopo uno scambio con Kira, possiede ora un quaderno. Il padre di Light ottiene il potere degli occhi dello Shinigami e sta per uccidere Mello, ma viene a sua volta colpito alle spalle e muore, mentre Mello riesce a procurarsi una fuga . Shido riottiene il suo quaderno. Near, confrontandosi con Mello capisce che Light è Kira, che ormai ha sottomesso perfino gli USA e ha passato il suo quaderno all’aiutante Teru Mikami. Grazie a una serie di inganni durante i quali Yagami fa uccidere Mello da una sua ex, Takada, che puoi muore, arriviamo alla risoluzione finale. Near e Light infine si incontrano: un membro della squadra di Near riesce a sostituire il quaderno di Mikami con una copia fasulla, così, quando Mikami scrive i nomi prescelti non succede nulla. Messo alle strette, Light ammette la sua identità e confessa i propri crimini.
Colpito dai proiettili di Matsuda, il ragazzo tenta una fuga, ma muore dopo che Ryuk scrive, seguendo le regole, il suo nome sul quaderno.
Shimigami
La mitologia di Death Note è oltremodo affascinante, così come la precisione delle regole che ne determinano il raggio d’azione e costituisce, probabilmente, uno degli aspetti che ha spinto lettori e spettatori ad appassionarsi tanto al prodotto. Come ben sappiamo, nel mondo di Death Note esistono gli shinigami, personificazioni della morte ed equivalenti della figura del tristo mietitore occidentale. Essi sono responsabili della morte di tutti gli esseri umani, che usano per evitare la propria e vivono in una dimensione separata dalla nostra scrivendo i nomi sul Death Note. Quando il loro quaderno entra in possesso di un umano, essi devono raggiungerlo entro tot giorni: resteranno in compagnia di tale possessore fino alla sua morte o alla distruzione del quaderno. Teoricamente immortali, gli shinigami possono scegliere di sacrificare la propria vita per un umano a cui tengono (come fa Rem con Misa). Un altro loro potere è quello di scambiare i propri occhi con quelli di un umano: così facendo quest’ultimo perde metà della propria vita rimanente ma ottiene la capacità di scoprire il nome di un persona e quanto gli resta da vivere.
Ogni dio della morte ha un carattere e delle motivazioni ben diversi, infatti, come asserisce lo stesso quaderno: “Un dio della morte non ha obblighi nel fornire spiegazioni esaurienti riguardo l’utilizzo del quaderno e le sue regole, all’umano che l’utilizzerà”.
Il Death Note
Ma veniamo ora a riepilogare i principali poteri e usi del quaderno (il cui regolamento completo potete trovare qui) più famoso della cultura pop. In grado di provocare la morte istantanea o meno a seconda dell’uso che il suo possessore sceglie di farne, questi quaderni della morte seguono delle regole ben precise, che vengono spiegate dall’anime poco per volta in appositi intermezzi. Sappiamo bene qual è il principio di base: se di scrive (con qualsiasi tipo di inchiostro) un nome sulla sua carta (che può essere anche strappata dal quaderno senza che essa la propria efficacia) avendo ben presente un volto, la persona che corrisponde alla descrizione morirà 40 secondi dopo per arresto cardiaco. Il possessore può però decidere di specificare la causa della morte. “Dopo aver scritto la causa della morte, i dettagli della morte dovranno essere scritti nei seguenti 6 minuti e 40 secondi”. Inoltre” il momento della morte può essere manipolato, e il tempo può entrare in vigore entro 40 secondi dopo aver scritto il nome.”
Cosa altrettanto importante è inoltre che “Le condizioni della morte indicate sul Death Note non si verificheranno qualora queste non siano possibili da realizzare fisicamente per la persona indicata o che non sia ragionevolmente presumibile che venga effettuato da tale umano“.
Tutto chiaro? Speriamo che questa nostra guida possa esservi risultata utile!