Dexter è stata una delle serie più premiate e rivoluzionarie nella storia della serialità, nonchè una delle migliori di sempre. L’universo Dexter è un grande contenitore di tematiche filosofico-esistenziali impressionanti, e questo articolo cercherà di proporne le più valide e decisive. La vita di Dexter Morgan è segnata da un trauma infantile, che il protagonista porterà con sè per l’intero resto della sua esistenza, questo trauma farà di Dexter un uomo apatico e con un grande appetito omicida.
Dexter viene adottato dalla famiglia Morgan, tramite l’agente Harry Morgan, diventandone un figlio amato e un fratello maggiore per la piccola Debra. Una serie tv dal fortissimo impatto e dall’ottimo riscontro di pubblico, portata all’apice del successo, non solo dalla perfetta e straordinaria performance recitativa di Michael C. Hall (Dexter), John Lithgow (Trinity) e altri componenti del cast, ma soprattutto resa eterna dall’immenso valore delle sue tematiche esistenziali e dall’esplosione di sentimenti che ha suscitato in tutti i suoi spettatori.
La vita come finzione
Se la finzione è spesso indispensabile in innumerevoli rapporti sociali, lo è ancora di più se si è contemporamente un perito ematologo forense della polizia di Miami e un feroce killer seriale. La finzione per Dexter è il vero motore dei suoi rapporti umani, anche il bellissimo rapporto con l’amata sorella Deb, e con la dolce Rita sono in parte corrotti dalla grande menzogna. Dex non può rivelare la sua reale essenza a nessuno, l’unico era il caro padre Harry Morgan, il protagonista non può avere un vero rapporto di sincera e incontaminata amicizia con nessuno, un vero strazio esistenziale, triste come poche cose. Dexter deve mimetizzarsi nella società, essere un camaleonte silenzioso. Pirandello sottolineava il ruolo decisivo delle maschere, comodo strumento da utilizzare per se stessi e per il contesto sociale. L’evolversi della conoscenza tra Miguel Prado e il perito ematologo Dex, subirà una preoccupante involuzione, con gli stessi colleghi Dexter, può solo essere gentile e disponibile. L’impossibilità di avere un’amicizia fraterna, e il buon Harry d’altronde, aveva già previsto tutto ciò nel suo famoso codice.