6) Martin Hart (True Detective)
Il partner di Rustin Cohle è tutt’altro che un personaggio sopra le righe. In questo universo Marty rappresenta il tipico “brav’uomo”: padre di famiglia, buon poliziotto, collega affabile amato da tutti. Eppure più lo conosciamo più scopriamo lati controversi della sua persona. Marty rappresenta il maschio alpha insito nell’uomo “medio”. Conservatore abbastanza da essere piuttosto maschilista, più volte infedele, cattolico non praticamente ma difensore della fede cristiana. Addirittura poliziotto un po’ fascista che pratica abusi di potere su chi crede se lo meriti.
Ma è nella foresta, con l’omicidio di quello che crede sia il Re Giallo, che viene fuori l’espressione massima del suo lato oscuro. Quello che risiede nella sua incapacità di ragionare lucidamente, in questo caso, di fronte all’orrore.
L’istituzione del suo ruolo viene meno per far spazio all’uomo, in tutta la sua umanità, che di fronte all’orrore desidera di pancia solo che questo venga punito. In modo analogo è così che Marty ragiona anche negli altri scompartimenti della sua vita. È un brav’uomo, vittima dei suoi stessi impulsi. Di certo non giustificabile, ma quantomeno umano nella sua genuinità.