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Ho rivalutato il finale di Dexter

Dexter
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Un’opera che nasconde la morale sotto sembianze illusorie e mendaci può prendere strade apparentemente incomprensibili. È il caso del capolavoro targato Showtime, Dexter. L’epopea del sanguinoso perito ematologo ci ha di fatto sconvolto e divertito contemporaneamente, costringendoci a far nascere in noi spaventosi dubbi. Una Serie Tv, che ha l’ardore e la presunzione di fare ciò, deve essere necessariamente definita capolavoro. È senza dubbio il caso di Dexter.

Dexter

Fin dall’inizio della storia la precarietà della maschera indossata dal fascinoso perito ematologo è la costante che caratterizza gli eventi. Diventa sempre più palese la fallacità delle persistenti bugie che Dexter deve utilizzare per vivere. Certo, il Codice di Harry Morgan funge da deterrente affinché il peggio possa restare una chimera, ma il mondo è una brutale arena di gioco. Ed è in questo losco scenario che individui come Dexter sembrano essere spacciati; per il semplice fatto che non esiste redenzione nella menzogna eterna. Non può esservi pace in un’esistenza contorta, la via d’uscita non esiste. Crescendo impariamo questo principio, subendo la malvagia influenza del tempo e degli eventi.

Nella maggior parte dei casi quando si giunge nell’imminenza di un traguardo qualcosa va storto pregiudicando il percorso fatto. Il paradosso di tale principio risiede nel fatto che se per una vita assumi una certa indole, devi avere il coraggio di mantenerla integra incondizionatamente, nonostante tutte le variabili annesse e connesse. Nel caso di Dexter è molto difficile cercare di dare una spiegazione alle sue scelte ma se analizziamo ciò che è, accostandolo a ciò che vorrebbe voler essere, possiamo trovare la risposta. E in questa forbice si nasconde la scintilla che smembra il pianificato lieto fine.

Dexter

In pratica Dexter passa tutta la vita a fingere di essere “normale”, nascondendo al mondo la sua vera natura. Nonostante ciò, la sua sfera privata verrà sempre messa in pericolo e sarà perennemente condizionata dalla sua seconda vita. Tanto che ad un certo punto persino Dexter non riesce più a capire quale sia la sua vera dimensione.

Sangue e famiglia si mischiano in un vortice malsano e usurante per le fragili radici di bugie.

E quando la letale combinazione giungerà al punto di rottura, le devastanti conseguenze giungeranno nefaste. Dexter infatti compie la scelta più sbagliata nel tentativo di sembrare giusto. Dopo anni a uccidere, occultare, depistare indagini e agire nell’ombra senza conseguenze, l’unico azione compiuta secondo logiche etiche si trasformerà in una brutale punizione.

La rovina di Dexter risiede nella precarietà che caratterizza la sua scelta di risparmiare un uomo.

Mettendo da parte quel Codice che lo aveva protetto da sempre, anche solo per un attimo, Dexter si espone alla malvagità intrinseca del suo essere. Per una volta il suo oscuro passeggero gli si ritorce contro, come se fosse contrariato dal suo desiderio di voler essere “umano”. L’incoerenza scaturita dall’atto di risparmiare una persona idonea ai parametri del Codice genera il delirio di assurde conseguenze. Perché non bisogna mai reprimere la propria natura se non si è pronti a pagarne il prezzo.

Non si può essere semplicemente giusti o dannatamente sbagliati in un mondo come il nostro ed è per questo che dobbiamo subire le angherie dal destino. Perchè ogni scelta genera delle reazioni che per natura sono imprevedibili. Quante volte nella vita si fanno cose apparentemente inutili che possono stravolgere completamente una situazione? Sicuramente troppe volte. Tante di quelle volte che diviene impossibile quantificarle e classificarle. Quindi che male c’è in un finale che esaspera questo principio, sbattendoci in faccia la brutale indole imprevedibile della provvidenza?

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La vita è macchiata dalla tragedia e dalla malvagità del destino. Costantemente paghiamo le scelte che facciamo, rimettendoci talvolta tutto quello che abbiamo. Non possiamo scappare dai nostri errori, possiamo solo attendere di pagarne il prezzo. Nel caso di Dexter, il sangue reclama altro sangue. E la costante per cui egli finisce per distruggere tutte le persone a lui care raggiunge il culmine della ferocia, riscuotendo tutto in un colpo solo.

La tragedia di Debra segna l’ultimo passo del cammino di Dexter: per la prima volta il nostro protagonista diverrà completamente umano, scegliendo la strada della coerenza. Perché per salvare l’ultimo briciolo di cuore che gli rimane deve rinunciare alla sua unica ragione di vita. E per chiudere il cerchio deve mietere un’ultima vittima.

Dexter prova emozioni come un “normale” individuo e capisce che forse era meglio non farlo. Perché il dolore è l’unica vera certezza dell’umana esistenza. Il finale di questa Serie capolavoro cela un insegnamento maestoso e spaventoso al contempo:

la vita sa togliere molto di più rispetto alla morte; Dexter vivrà con questo fardello per sempre!

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