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Dexter Morgan ci ha conquistati subito. Ma come è stato possibile?

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Dexter Morgan ci ha conquistati subito. Lo ha fatto silenziosamente, senza costringerci a stare dalla sua parte. Eppure è proprio quello che è accaduto: abbiamo deciso di sostenere Dexter, un ematologo della polizia scientifica di Miami, accettando e mantenendo il suo segreto più profondo. L’essere un serial killer.

Affascinante ma non troppo, impulsivo ma socialmente timido, amante del suo lavoro ma con un hobby discutibile: come ha fatto Dexter a conquistarci?

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La risposta è semplice: la produzione ha fatto in modo che Dexter, nonostante i suoi difetti, non fosse il cattivo della serie. Questa strategia è stata sostenuta da diversi espedienti narrativi.

Ci è stato sin da subito presentato come un assassino a sangue freddo, ma presto abbiamo scoperto l’esistenza di un codice che guidava le sue azioni. Il padre Harry ha creato delle norme per regolare la sete di sangue del figlio. Avrebbe dovuto uccidere soltanto assassini, stupratori e altri mostri.

Dexter è un assassino, ma dalla parte della giustizia.

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Il personaggio, nel suo essere un antieroe, può essere paragonato ad altre personalità ambigue del piccolo schermo: Walter White, Saul Goodman e Hannibal Lecter. Lo stesso Michael C. Hall, che ha dato un volto a Dexter Morgan, ha accettato questo paragone. Questi personaggi, per quanto cattivi, hanno a che fare con persone che sono peggio di loro. Ecco le parole dell’attore nei confronti del suo personaggio:

Hai una sorta di permesso per identificarti con il personaggio, per stare dalla sua parte. Perché è l’unico responsabile dei suoi impulsi più oscuri e li sfoga sulle persone che lo meritano. Potremmo anche dire che previene più omicidi di quanti ne compia, perché uccide assassini.

Con il trascorrere degli episodi i fan di Dexter hanno poi maturato una certa tensione, divisa tra la sopravvivenza del protagonista e la sua fuga dall’attenzione sempre più viva della polizia. Il suo obiettivo è sempre stato quello di mantenere un certo equilibrio tra l’essere un padre, un fratello, un collega e l’essere uno dei serial killer più ricercati di Miami. Questo equilibrio è stato minato da eventi improvvisi e sbagli che hanno avuto un peso non trascurabile sulla sua vita.

Dobbiamo infine considerare il fascino della scoperta più intima e profonda di Dexter. Gli spettatori sono stati infatti coinvolti dai vari rapporti che il protagonista ha instaurato con i serial killer stagionali: ognuno di essi ha tirato fuori un aspetto da sempre nascosto del nostro antieroe. Episodio dopo episodio abbiamo imparato a conoscere il vero Dexter.

La presentazione come antieroe e i vari espedienti narrativi utilizzati nel corso delle stagioni hanno così permesso a Dexter di conquistarci quasi senza che ce ne accorgessimo.

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