Vai al contenuto
Home » Dexter

Dexter: New Blood 1×09 – Di padre in figlio

dexter new blood
Ma prima di continuare con la lettura abbiamo entusiasmanti novità da condividere con te. A breve sarà disponibile Hall of Series Plus, il nostro servizio in abbonamento che ti permetterà di accedere a moltissimi contenuti esclusivi e in anteprima.

Inserisci il tuo indirizzo email e clicca su ‘Avvisami’ per essere notificato quando Plus sarà disponibile.

* campo obbligatorio

Due mesi. Sono passati due mesi dal grande ritorno sui nostri schermi di Dexter, con un revival che tutti temevamo come il peggiore dei nostri nemici. Non tanto per paura che ci rovinasse il finale della scorsa volta, quello del 2013, da cui la maggior parte dei fan della serie sono usciti delusi, quanto piuttosto per timore che si passasse da un finale deludente ma comunque narrativamente coerente con la stanca evoluzione della serie nelle sue ultime stagioni a un ritorno raffazzonato e forzato, che avrebbe peggiorato in modo consistente la nostra percezione anche futura di una serie che, comunque, è stata tra le migliori e le più significative di tutti i tempi. Sono passati due mesi e due mesi fa, quando abbiamo iniziato questo nuovo percorso, non avevamo idea di quanto ci sbagliassimo ad avere tutte queste paure, tutti questi sospetti. Perchè ora che è vicina alla conclusione – almeno della sua prima stagione, più probabilmente di tutto questo nuovo ciclo – possiamo dirlo ad alta voce: Dexter: New Blood è stata una figata pazzesca. E il penultimo episodio, The Family Business, lo ha confermato ancora una volta.

La penultima puntata si apre in modo iconico: Dexter, dopo l’accenno avvenuto nell’episodio precedente, racconta al figlio chi è veramente. Gli spiega che dà la caccia ai cattivi per contenere un oscuro passeggero che lo tormenta, e che probabilmente affligge lo stesso Harrison essendo quest’ultimo nato nel sangue, proprio come lui. Ci vengono mostrati dei frame di Dexter all’opera contro il criminale di turno: il taglio di capelli, l’abbigliamento, l’andatura, tutto grida Miami. Vediamo rappresentato su schermo il vecchio Dexter, quello che esisteva prima dell’avvento di Jim Lindsay, e qualche brivido lungo la schiena inevitabilmente ci sale.

Su suggerimento della sua coscienza Debra, però, l’ex ematologo forense omette alcuni fondamentali particolari a Harrison: dirgli tutto insieme che suo padre non solo ha delle turbe mentali che lo portano a voler fare del male alle persone, non solo segue un codice deontologico del buon criminale, ma alla fine uccide pure un sacco di gente, sembrava decisamente troppo. Così Dexter spiega tutto – compresa la caccia ai criminali pericolosi sfuggiti alla legge – tranne questo, raccontando che alla fine, dopo averli spaventati a morte, convince i cattivi a non commettere più reati. Credibile fino a un certo punto, ma un ingenuo Harrison sembra cascarci, o più probabilmente sembra volerci cascare.

Dexter: New Blood

Dopo la rivelazione, comunque, il rapporto tra padre e figlio sembra finalmente decollare una volta per tutte, tant’è che Dexter fa ad Harrison anche un apprezzatissimo regalo di Natale. Un bel fucile gigantesco, ma da una famiglia di killer non potevamo certo aspettarci la playstation. Il perfetto scenario natalizio aggiunge un tassello ulteriore con l’invito a casa di Angela, dove la poliziotta e sua figlia aspettano Dexter e Harrison per dar vita a un bel quadretto familiare, con tanto di maglioni a tema. Ma non siamo in una puntata di Modern Family quindi come è giusto che sia arriva l’elemento disturbante a far saltare il banco: Kurt non è scappato, è ancora in città e va a far visita a casa Bishop per consegnare i regali di Natale. Dexter si comporta come se niente fosse e Kurt anche, parlando davanti ad Angela e figlia come se il giorno prima non avessero provato reciprocamente a uccidersi. Harrison però non è del mestiere, o almeno non ancora, e lascia trasparire una lancinante tensione quando il suo wannabe padre putativo lo saluta affettuosamente mimando il gesto del fucile. Quando Kurt va via, Dexter si inventa una scusa e scappa con suo figlio: non c’è più tempo da perdere, è arrivato il momento di uccidere Kurt prima che lui uccida loro.

E lo capisce anche Harrison, che smette di fare il finto tonto e fa vuotare il sacco al padre, il quale finalmente gli racconta tutta la verità: i cattivi non li minaccia e basta, li uccide anche. Harrison sembra tutt’altro che turbato, e asserisce con fermezza che anche Kurt deve fare una brutta fine. Così i due si preparano, e inizia una partita a scacchi tra le due fazioni: Kurt brucia la loro casa, ma Harrison e Dexter gli tendono un tranello e scoprono i sotterranei segreti del serial killer delle donne di Iron Lake. Un inquietante museo con volti di donne imbalsamati, di cui fa parte anche la podcaster Molly Park.

Alla fine Dexter ed Harrison ce la fanno, catturano Kurt e danno inizio al macabro rituale che fa da preambolo all’uccisione del mostro di turno. Dexter spiega a Harrison ogni passaggio, accertandosi premurosamente del fatto che il figlio non venga troppo turbato da tutto quel che sta succedendo e chiedendogli ripetutamente se se la sente. Quando il sangue di Kurt comincia a sgorgare però, a omicidio commesso, Harrison esce dal luogo del delitto visibilmente scosso dalla visione. Pur essendo nato nel sangue, proprio come suo padre, il giovane Morgan non sembra averci lo stesso rapporto che ha Dexter. O forse semplicemente non è ancora pronto per tutto quel che sta affrontando pur essendo un serial killer predestinato, come aveva detto poco prima anche a suo padre rivelandogli che sì, aveva provato a uccidere Ethan qualche tempo prima. Proprio come l’ex ematologo forense aveva sospettato.

La puntata si chiude con Dexter e Harrison che, dopo essersi sbarazzati del corpo del mostro di Iron Lake, scoprono al loro ritorno che la casa in cui vivevano è stata bruciata: verranno ospitati da Angela, in attesa di evoluzioni. Ma presumibilmente non sarà una convivenza duratura e armoniosa, perchè Angela è ormai sul punto di smascherare Dexter Morgan. Il vero Dexter Morgan.

Una penultima puntata intensa e scoppiettante dove tutto è calibrato alla perfezione, e che raggiunge il picco assoluto nel momento dell’uccisione di Kurt, col battesimo di fuoco di Harrison. La sensazione sempre più netta è che la serie andrà a chiudersi con questa prima e unica stagione, contrariamente a quanto avremmo potuto pensare solo fino a un paio di episodi fa. Ed è un peccato colossale, perchè Dexter: New Blood sembrava avere davvero il potenziale per aprire un nuovo lungo ciclo narrativo. Se così non fosse però, se la serie dovesse effettivamente continuare, allora riteniamo l’eliminazione del personaggio di Kurt un passo falso da parte degli sceneggiatori: il dualismo tra lui e Dexter, tra il vero padre e l’aspirante padre di Harrison avrebbe potuto regalarci momenti di altissima televisione. Il rapporto tra Kurt ed Harrison si dipanava infatti su più possibili piani di narrazione, perchè Kurt per il giovane Morgan si collocava sempre a metà tra un padre putativo, un allevatore di serial killer e uno che semplicemente voleva uccidere il figlio di Dexter per vendicare il suo, di figlio. Opzione, quest’ultima, che poi si è rivelata quella giusta: peccato solo che tutto sia avvenuto così in fretta.

Se invece questo penultimo episodio dovesse essere il preambolo alla definitiva conclusione, bisognerà capire come si chiuderà – stavolta definitivamente – la storia di Dexter, e in questo caso le opzioni sono solo due: o con la sua morte, o con l’arresto di lui e suo figlio, ma quest’ultima ipotesi la riteniamo troppo banale per un prodotto di questo livello. Non ci resta che attendere: domani scopriremo la verità e forse, dopo ben 16 anni dalla prima volta in cui l’abbiamo conosciuto, saluteremo definitivamente Dexter Morgan e il suo oscuro passeggero. Prepariamoci, perchè potrebbe essere pesante.

LEGGI ANCHE – Dexter: New Blood aprirà un nuovo lungo ciclo narrativo o resterà umile?

Tag: