Il mondo delle serie tv nel corso del tempo ci ha regalato scene iconiche ed emozionanti, così come altrettanti momenti che ci hanno lasciato a bocca aperta. Colpi di scena che più che sorprenderci, si sono rivelati dei veri e propri traumi che hanno lasciato il segno in ognuno di noi. A proposito di questo, oggi vogliamo analizzare un personaggio in particolare, protagonista di momenti determinanti, e che è stato l’antagonista per eccellenza di una delle serie crime thriller più apprezzate di sempre, Dexter. Vogliamo parlare di un personaggio che è riuscito nell’impresa, anche in maniera indiretta, di stravolgere la storia e il prosieguo dello show.
Attenzione: proseguendo nella lettura potreste imbattervi in spoiler su Dexter.
Nella serie di Showtime, Dexter Morgan ha incrociato tutti i tipi di esseri umani malvagi e probabilmente uno dei suoi migliori archi narrativi è stato nella quarta stagione. Qui ha affrontato la sua nemesi Arthur Mitchell, meglio noto come Trinity Killer, interpretato magnificamente da un super John Lithgow (The Crown, The Old Man). Una performance di Lithgow nei panni di Mitchell che è stata ampiamente elogiata e gli ha permesso di vincere un Golden Globe e un Primetime Emmy Award.
Il personaggio di Trinity Killer è stato spesso definito il miglior antagonista di Dexter.
Arthur Mitchell, è il principale antagonista della quarta stagione, una delle migliori della serie tv di Showtime. Il suo personaggio si presenta apparentemente come un semplice padre di famiglia, per poi rivelarsi lentamente per la sua vera natura, quella di un serial killer. Un uomo che nella sua esistenza è riuscito nell’arduo compito di far sembrare Dexter relativamente una persona virtuosa, sfidandolo apertamente in maniera avvincente.
La cosa più curiosa e anche più interessante, rimane il fatto che Dexter in un qualche modo è arrivato ad identificarsi in Mitchell, attratto anche dalla sua metodologia e dalla sua capacità di bilanciare la vita segreta di serial killer e l’essere appunto un uomo di famiglia, proprio come lui. Due uomini più che simili, due uomini che vivono nell’ombra di ciò che sono realmente, due mostri. Ma se Dexter uccide chi secondo lui non merita di vivere, Mitchell lo fa scegliendo in base ad uno schema che comprende vittime innocenti.
E’ stato l’agente dell’FBI Frank Lundy ad affibbiargli il soprannome “Trinity Killer”. A causa dei suoi tre omicidi, basati su eventi traumatici dell’infanzia dello stesso Mitchell.
Sebbene il detective Lundy abbia scoperto il ciclo di uccisioni di Trinity, non è riuscito ad andare oltre la storia oscura del ciclo, che risale a quando Arthur Mitchell aveva solo dieci anni. Arthur sorprese accidentalmente sua sorella mentre faceva la doccia, provocandole una caduta fatale che le avrebbe tagliato l’arteria femorale, facendola morire in un bagno di sangue. La tragedia causò rapidamente il crollo della famiglia di Arthur poiché sua madre si suicidò lanciandosi da un ponte e il padre di Arthur, Henry, divenne sempre più aggressivo e violento nei confronti di suo figlio, finendo poi per essere picchiato a morte.
Ogni uccisione del suo ciclo riflette la tragedia familiare di Trinity, seguendo lo stesso ordine di eventi nella serie e ripete questo ciclo da circa 30 anni, spostandosi in varie città degli Stati Uniti, senza mai lasciare traccia. Dopo ogni uccisione, Mitchell posiziona un piccolo campione delle ceneri della sorella morta, vicino alla mano di ciascuna vittima.
La sepoltura di un bambino di dieci anni rappresenta la morte dell’umanità di Artù, mentre le giovani donne uccise rappresentano la morte di sua sorella. Le altre vittime sono quindi una madre e un padre di due figli, che rispecchiano la struttura familiare di Arthur prima che la tragedia colpisse la sua vita, quasi a voler garantire che queste famiglie possano subire un duro colpo altrettanto grande di quello che ha subito quando aveva dieci anni. Nel frattempo, nella sua vita familiare attuale, abusa segretamente e fisicamente anche della sua stessa famiglia, composta da due figli, un maschio e una femmina.
Trinity Killer è uno degli antagonisti di maggior impatto in Dexter. Il suo complesso ciclo di uccisioni lo ha visto mietere diverse vittime che hanno avuto un profondo impatto sulla storia a lungo termine.
Certo che Mitchell non è stato sicuramente l’unico antagonista di livello per Dexter, ma nessuno di questi cattivi ha guadagnato la popolarità del famigerato Trinity Killer. Dato che lo stesso Dexter era un serial killer, lo show doveva rendere i suoi nemici particolarmente malvagi per mantenere gli spettatori dalla parte del protagonista, di conseguenza questo fattore rispecchia pienamente ciò che ci viene mostrato attraverso il personaggio di Arthur Mitchell, che è stato molto probabilmente il miglior villain della serie.
Durante la quarta stagione, Trinity ha ucciso due persone al di fuori del suo modus operandi: Kyle Butler, che ha ucciso d’impulso per impedire all’uomo di chiamare la polizia, e, naturalmente, l’omicidio più scioccante dello show, quello di Rita Morgan, la cui morte si adatta al suo stile ma non soddisfa i requisiti del suo ciclo di uccisione. Che possa piacere o meno il personaggio, la morte di Rita è stato un momento sconvolgente, inaspettato, che oltre i fan, ha segnato perfino uno come Dexter, sfregiandolo più profondamente di quanto qualsiasi lama potesse segnare la carne umana, mettendolo di fronte alle proprie colpe.
Perché in fondo è anche a causa del suo egoismo che Rita viene uccisa. Un punto cruciale per la successiva narrazione dello show, che nonostante tutto, su certi aspetti ha portato la serie e il personaggio di Dexter a migliorare ulteriormente. Anche se i cattivi delle stagioni successive non hanno mai raggiunto il livello e la profondità che ha caratterizzato quel dualismo tanto contorto che abbiamo assistito tra Morgan e Mitchell. Quest’ultimo è risultato fondamentale nel loro confronto, tanto da far capire a Dexter di avere dei sentimenti umani, che suo padre aveva torto e che quindi può diventare una persona migliore.
E’ talmente forte la presenza di Trinity che è presente anche nello spin-off Dexter: New Blood. E non solo.
Il mondo di Dexter è sempre più in espansione. Abbiamo avuto modo di apprezzare il personaggio di Trinity anche nel recente spin-off di Dexter, intitolato Dexter: New Blood. Abbiamo potuto notare come la sua presenza all’interno della serie madre sia stato così importante da influenzare anche il figlio di Dexter, Harrison. D’altronde è a causa sua se Harrison da piccolo si è ritrovato in una pozza di sangue mentre sua madre moriva dissanguata nella vasca da bagno. E’ davvero incredibile come il personaggio di Mitchell sia stato capace di lasciare il segno in maniera così determinante e che lascia spazio a varie strade da intraprendere per gli stessi autori. Infatti, non a caso, a proposito di Trinity è in sviluppo un prequel di Dexter, basato proprio sulla storia di Arthur Mitchell. Noi intanto, non vediamo l’ora.