Attenzione l’articolo non solo è pieno di spoiler sull’ultima stagione di Dexter ma anche sullo Spin off Dexter: New Blood
Nel 2013 Sky ha trasmesso l’ultimo attesissimo episodio di Dexter. I finali di stagione si sa, sono spesso un duro colpo per il pubblico che oltre a dover dare l’ultimo saluto ai propri personaggi preferiti, dovrà accontentarsi anche delle risposte ottenute alle varie storylines. E se in qualche caso il finale è degno dell’intero percorso creativo, altre volte gli ultimi episodi sono stati delle fucine di polemiche e disillusione, tanto che, in alcune situazioni estreme, hanno fatto completamente ribaltare l’opinione dell’intera serie (se vuoi qualche esempio di finale deludente dai un’occhiata qui).
In molti hanno ritenuto che Dexter non avesse avuto un finale degno dell’intera serie che, per gli amanti del genere, costituisce un piccolo cult. In pochi sono riusciti a capire come fosse possibile risolvere l’esistenza di un personaggio così complesso, trasformandolo in un boscaiolo disperso fra le montagne dell’Oregon. In pochissimi sono riusciti ad accettare che quel mostro che vive dentro Dexter si fosse addormentato per sempre, con solo un po’ di forza di volontà. Quasi nessuno ha davvero ritenuto possibile che tutto potesse finire semplicemente fingendo la sua morte. E si potrebbe andare avanti, polemizzando sulla scelta di lasciare il piccolo Harrison fra le braccia di una pazza omicida o sulla davvero magra figura fatta dalla polizia di Miami.
In ogni caso l’ultimo episodio è stato trasmesso diversi anni e fa e, come accade anche nelle migliori storie d’amore, il tempo guarisce ogni cosa, così i fan di Dexter hanno smesso di soffrire già da un pezzo per la morte di Deb.
Nel 2021, a sette anni di distanza da quella delusione, Showtime ha riservato una gradevole sorpresa ai fan della serie. Viene infatti annunciata l’uscita di una nuova stagione di Dexter, ambientata a qualche anno di distanza dagli avvenimenti conclusivi dell’ottava. Chiamarla una nuova stagione in realtà non è esatto: Dexter New blood è più propriamente uno spin-off, o ancor meglio una nuova serie in (quasi) tutto e per tutto. Il protagonista rimane il vecchio Dexter che conosciamo (vecchio si fa per dire, considerando che Michael C. Hall deve aver capito come fare a fermare il tempo), che però non fa più parte della polizia, ci flirta soltanto. Siamo piacevolmente sorpresi anche nell’incontrare Harrison al suo fianco, in quel paesino freddo e nevoso in cui si è nascosto per ricominciare con una nuova identità. Infine, siamo quasi rassicurati nell’apprendere che il nostro protagonista non è poi così tanto cambiato, sopratutto quando lo vediamo chiacchierare amabilmente con Deb, allucinazione della sorella sottoforma di sua coscienza, a cui lui stesso ha staccato la spina diversi anni prima.
Con questo Spin-off Showtime ha in un certo senso realizzato il sogno di molti autori. Chi non vorrebbe poter riscrivere un finale che ha deluso i fan? Chi non vorrebbe avere la possibilità di dimostrare che le scelte fatte allora, non erano poi così insensate e anzi sono talmente plausibili da permettere alla produzione di aprire un nuovo ciclo di episodi?
Ma liquidare così questa serie tv sarebbe riduttivo perchè Dexter: New Blood è anche un nuovo punto di partenza. Chiude bene i conti con il suo passato certo, ma ha anche un nuovo sguardo sul futuro. Insomma, come si suol dire, chiude una porta e apre un portone. Questo revival infatti ci mostra quello che è successo dopo la finta morte di Dexter, che ora si fa chiamare Jim ha un nuovo lavoro e una nuova fidanzata, ma ha mantenuto le vecchie, cattive abitudini. Gli impulsi e il personalissimo codice morale di Dexter non sono cambiati, ma ora ha anche moltiplicato i segreti da tenere. Allo stesso tempo però è anche una serie a sé stante in cui sottili, ma costanti differenze dalla quella dei primi anni 2000, hanno dato nuova linfa a questa storia che sembra aver mantenuto alta la qualità, ma sopratutto le aspettative per possibili colpi di scena memorabili.
Non sarebbe affatto male se questa seconda chance concedesse ai fan di avere il finale che hanno sempre sognato, ma sarebbe ancora meglio se un vero e proprio finale non ci fosse e che questo Spin off aprisse la strada ad un nuovo ciclo di stagioni, magari con nuovi protagonisti. In fondo la quarta puntata ci spinge a pensare che, in questo caso, il detto “tale padre, tale figlio” sia vero e ci apre la porta all’eventualità che Harrison abbia le stesse deprecabili inclinazioni paterne. E la nona puntata ce lo conferma. D’altra parte non ci si può certo aspettare che un bambino venuto al mondo circondato dal sangue, possa essere esente dall’andarselo a cercare una volta cresciuto. Harrison si propone a tutti gli effetti come un degno seguace del lavoro del padre e a ben pensarci non è poi così strano che la storia si ripeta. O meglio vada avanti, sviscerando ancora un po’ di più la tematica del doppio: l’eterna lotta fra il bene e il male, che però si delinea come un conflitto interiore, perché nessuno può dirsi davvero del tutto buono o del tutto cattivo. Il paradosso di Dexter Morgan sta perfettamente in piedi anche sul personaggio di Harrison: una faccia da bravo ragazzo che, come una maschera, nasconde un’anima disturbata da una famiglia disfunzionale. Alla luce di tutto questo, non sarebbe per niente forzato se anche lui fischiettasse fra sé e sé The passenger qualche volta.
Questa nuova serie ha una grossa responsabilità sulle spalle: da una parte ci permette di riscattare quello che è stato un finale deludente della stagione originaria, dall’altra ci apre la strada verso un quasi naturale prosieguo della vicenda, con quella che appare come la più ovvia conseguenza delle azioni di Dexter senza però vederla snaturarsi. Non ci è ancora dato di sapere se esisterà mai una seconda stagione di questa serie, ma l’accoglienza della critica e del pubblico per ora è piuttosto positiva. Inoltre l’uscita “alla vecchia maniera” proposta da Sky (che regala un episodio alla settimana), ci permette di tornare un po’ indietro nel tempo, allontanandoci dal binge watching, per affezionarci poco alla volta a questi personaggi.
Dexter: New Blood ha davvero molti aspetti positivi e possiamo ben sperare di vedere nuove storie diramarsi da quella radice comune nata sotto al sole di Miami nel lontano 2006. Che poi, per la cronaca, il rosso sangue sulla neve spicca decisamente di più.