Manca da tempo dalla scena seriale ed è quasi inutile dire che Dexter ha fatto da insegnante a molte delle serie originali moderne.
Al di là delle critiche sul finale e su come è stata gestita la trama nelle ultime stagioni, una cosa rimarrà sempre il fiore all’occhiello di questo prodotto: Debra Morgan. Interpretata e resa immortale da una straordinaria Jennifer Carpenter.
Il suo sembra essere un ruolo pensato ad hoc. Debra costruisce se stessa indipendentemente ma comunque sempre in relazione a suo fratello e al male che da sempre lo accompagna. Ne rimane all’oscuro per molto tempo e quando si accorge di essere stata al fianco di un uomo che non è mai esistito, esita e lotta. Si pone come la perfetta nemesi di Dexter e per certi versi invita molto di più del protagonista all’immedesimazione da parte del pubblico che ne rimane sempre e comunque meravigliato e sbalordito.
D’altronde era necessario dar forma a qualcosa che permettesse di fare da perfetto contrasto al protagonista. Ma nel tempo, durante la lettura del romanzo da cui lo show è tratto e nel corso delle stagioni, Debra quasi supera il protagonista, a volte prende il suo posto nonostante rimanga ignara della verità molto a lungo.
Le lodi a Michael C. Hall sono state tante e tutte giustificate e l’interpretazione di Jennifer Carpenter merita altrettanti lusinghieri attestati di stima.
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Cominciamo da qui, da un attestato di stima. Essere il coprotagonista non è mai così semplice, non sei al centro e neppure però così tanto distante. Devi lasciare il segno ma sei comunque legato al segno che lascia il protagonista. Devi necessariamente seguirlo e calcare le orme sempre più forte di chi è passato prima per farti riconoscere e apprezzare. Jennifer Carpenter ha saputo interpretare bene questi segnali trasformandoli in scene straordinarie dall’inizio della serie fino alla fine.
Inizialmente il suo personaggio sembra quasi stonare, la volgarità e l’apparente indifferenza lasciano il dubbio che rende la scoperta da parte del pubblico graduale e progressiva, intensa e piacevole. Si costruisce pian piano, con calma e accuratezza, dalla normalità scava sempre più in fondo per crearsi e creare per il pubblico una profondità caratteristica del personaggio.
Jennifer Carpenter presta il volto e il talento a un personaggio complesso, di personalità e di graduale evoluzione. Nel corso delle stagioni sembra crescere, così come la conformità dell’attrice a Debra. Non sembrano più esserci distinzioni, alla fine Jennifer Carpenter viene ricordata per questo ruolo e con cognizione di causa. Ed effettivamente non si può fare diversamente, le performance sono così eccellenti che non possono essere dimenticate e che necessariamente devono essere lodate.
Basta mettere a paragone, e perché no: confrontarle in un parallelismo, le sue scene nella prima stagione e nell’ultima. Così può essere apprezzata pienamente la capacità della Carpenter di essere vicina al personaggio, anzi, la sua capacità di essere il personaggio.
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Tra le tante possiamo ricordare quella in cui Debra confessa i suoi sentimenti a Dexter, criticata come parte di una trama perfetta, sembra stridere così tanto che non sembra vera, e al di là di questo Jennifer Carpenter è perfetta, non le si può dire nulla. E infatti rimane una delle scene più contestate per la trama ma sicuramente non per le doti attoriali che sono a dir poco insuperabili.
Non è solo Michael C. Hall, a questo punto possiamo dirlo, ad aver reso Dexter una delle serie più belle, intense, complesse che siano mai state prodotte nel panorama vecchio e nuovo. Nella lista degli attori a cui dare visibilità e merito c’è sicuramente anche Jennifer Carpenter, attrice che solo un anno prima ha raggiunto uno degli apici della sua carriera interpretando la protagonista in The Exorcism of Emily Rose.