Prede e cacciatori! Cacciatori e prede! Il mondo è prevalentemente composto da queste due categorie. C’è chi corre per fuggire e chi per cacciare, ma sostanzialmente corrono tutti. Sta a noi scegliere il ruolo che vogliamo impersonare, quale sia la strada da seguire. Maria LaGuerta è una predatrice Alpha, un’eccellente corritrice, un’imperterrita macchina da guerra. Una vampira nel sanguinoso mondo di Dexter.
Il tenente LaGuerta è l’affascinante capo della squadra omicidi di Miami. La sua carriera, basata su un inganno inscenato assieme a James Doakes, è l’unica cosa che conta ed è l’unico bene da preservare. Non importa se la sua scalata lavorativa sia la conseguenza di un immane bugia perché la sete arrivista della bella Maria è inestinguibile, come quella di sangue di Dexter. Entrambi sono simili sotto certi punti di vista perché faranno di tutto per assecondare il proprio inusuale bisogno. Per raggiungere quel che più brama, LaGuerta è pronta a giocare ogni carta possibile. Tutto è lecito nel suo gioco arrivista e ogni mezzo plausibile e giustificato per la causa, persino fingere una relazione o allestire un colossale ricatto.
Poche le certezze della vita. Una di esse: se Maria LaGuerta vuole qualcosa, di sicuro la otterrà!
E che Dio salvi quel poverino che vorrà sfidarla, o quell’assassino che vorrà sfuggirgli. A meno che quest’ultimo non sia il suo innocente amico James Doakes.
Il teatrino inscenato da Dexter per affossare la reputazione di Doakes non convince la sexy tenente. Lei ha visto dentro Doakes, avverte che ciò che è palese per altri è menzogna per lei. Sfida tutto e tutti per provarlo, non arrendendosi neanche di fronte l’evidenza. Lundy e tutta la polizia di Miami hanno già espresso la sentenza, e rincorrono il famigerato serial killer mentre lei gira in lungo in largo per smantellare il più grande malinteso della storia. Sola con il suo istinto insegue una verità che al momento sembra non esistere. Solo per una volta la carriera passa in secondo piano e il detective in lei prende il sopravvento.
La crociata solitaria di Maria LaGuerta per salvare la reputazione di Doakes è la manifestazione che in lei c’è molto più di quello che gli altri credono.
Perché agli occhi di tutti lei è soltanto una crudele, scaltra ed egoista arrampicatrice sociale. Non una che si mette in discussione e rischia per salvare un amico. Lei è quella che antepone l’etica alla sua carriera. Ma talvolta deve rischiare qualcosa pur di preservare quei legami fragili che la rendono umana. E quando rimarrà sola a piangere un compagno morto imparerà la dura lezione …
L’etica torna ad essere una chimera. Etica inesistente che emerge soltanto per singole battaglie personali. Perché non avrà paura di sporcare la sua reputazione pur di difendere l’amato compagno Batista. Si presterà all’ennesima recita pur di salvare da una carriera compromessa il suo futuro marito. Colui che si frapporrà fra lei e il suo lavoro diventando la scelta prediletta. L’amore può attraversare persino il suo cuore ma anche questo puro e fortissimo sentimento dovrà rassegnarsi a sbattere contro un muro.
Il muro della chiusura e della sete di LaGuerta. La promozione a Capitano preclude persino il suo matrimonio e lei ritorna la macchina da guerra di un tempo. Quella che non si arrende davanti a niente, quella capace di intavolare un ricatto assurdo verso Matthews, colui che osò ostacolarla. Ed è questa la vera benzina che muove la sua esistenza, correre per vincere, correre per conquistare tutto.
Ma il triste epilogo cui andrà incontro è la logica conseguenza di tutte le sue azioni. Arrivare in cima per poi perire miseramente è il più triste dei destini. Quando avrà ottenuto tutto ciò che ha sempre desiderato si imbatterà in un sussurro lontano, una lieve parvenza di Doakes.
Vecchi fantasmi tornano a tormentare la vita di LaGuerta. Vecchie paure, sepolte verità e orribili segreti riemergono dalle tenebre. Basta un singolo vetrino insanguinato per spalancare definitivamente una porta mai chiusa. L’unica in grado di riaprire un caso chiuso da tempo immemore.
LaGuerta è decisamente il miglior detective della sua squadra perché ha il dono di fiutare la verità come gli squali fanno con il sangue. Le basta un singolo appiglio per scatenare l’inferno.
Non ci mette niente a riordinare i tasselli del puzzle e a redimere il ricordo del compianto Doakes. Non impiega più di un attimo a smascherare il mostro dietro la maschera di Dexter! Ed è ironico che in mezzo ad una carriera di sgarri, scorrettezze e amorali metodi, sia l’unica battaglia giusta a portarla alla rovina. Lei lo sa… ma ignorare il pianto dall’oltretomba di un amico sarebbe stato un sacrilegio.
Colei che fu l’unica a piangere Doakes diviene una sfortunata vittima di un gioco di inganni che non sembra avere mai fine. Il cristallino sentimento per un fraterno amico si scontrerà con un legame enigmatico e confusionario. Un legame destinato a fiorire nel sangue: quello tra Debra e Dexter.
In una vita di soprusi, inganni, subdoli metodi, cospirazioni e ricatti non vi è redenzione, se non nella morte. Unica via d’uscita per un’anima eroica soppressa dalla sete di potere.
LaGuerta muore per un ideale, per dimostrare al mondo di essere la migliore, per fare giustizia, per redimere un amico, per smascherare un mostro e per aver ascoltato un sussurro di un fantasma.
Nessuno può fermare una donna così! Nessuno può sognarsi di nasconderle qualcosa! Nessuno può scappare per sempre!