Entriamo in una macchina del tempo e torniamo al 2016. Netflix ha appena acquisito i diritti di una strana serie. La trama non è molto chiara ma, hey, c’è Elijah Wood nel cast, proviamo a guardare il primo episodio! Dirk Gently – agenzia di investigazione olistica; nulla avrebbe mai potuto prepararci al caos di questa serie tv che ha dello straordinario, ma che sorprendentemente non conosce quasi nessuno.
Nonostante il notevole carisma dei suoi personaggi e della sua storia, la serie ibrida creata da Max Landis non ha mai spiccato il volo, rimanendo un tesoro che in pochi riescono a scovare nel catalogo della piattaforma. Quindi se siete tra i pochi impavidi che già l’hanno divorata e – probabilmente – amata è normale che vi sentiate come se ad averla vista foste solo voi. Ma non disperate, siamo qui apposta per dare a Dirk Gently ciò che è di Dirk Gently. Se invece ancora non la conoscevate non vi resta che correre a guardarla!
Prima di tutto: chi è l’investigatore olistico
Samuel Barnett dà vita sul piccolo schermo a Dirk Gently, strampalato tizio inglese che si definisce investigatore olistico. Il personaggio, nato originariamente dalla penna di Douglas Adams (l’autore di Guida Galattica per Autostoppisti) è uno Sherlock Holmes che non investiga e non indaga seguendo i metodi tradizionali. Dimenticate quindi impronte e indizi, perché l’unica abilità di Dirk è di essere “una foglia nel flusso della creazione”. Detto in altre parole, l’unica disciplina a cui si affida è l’osservazione olistica, ovvero la credenza che tutto sia correlato e mai casuale.
Dirk capita – o meglio, è destinato a capitare – nella vita di Todd nel momento più sbagliato – o forse più giusto – di sempre. Nella vita del giovane musicista e fattorino squattrinato interpretato da Elijah Wood, infatti, iniziano a verificarsi strani eventi che apparentemente non trovano una spiegazione. Quando poi si ritrova sulla peculiare scena di un delitto, a Todd non rimane che affidarsi alle olistiche mani di Dirk Gently, che si autoincarica di risolvere il caso.
Cosa rende Dirk Gently una serie speciale
Cercare di spiegare cosa succeda in Dirk Gently senza fare spoiler e confusione è davvero un’ardua impresa perché, esattamente come i protagonisti, sembra seguire anch’essa il principio dell’olismo. All’inizio ci sono solo una valanga di informazioni sconnesse e personaggi che sembrano agire completamente a caso. Scienza e fantascienza si mescolano in questa produzione a dir poco singolare, che si tinge dei toni tipici delle storie crime e mistery. Non mancano nemmeno i momenti d’azione, in cui la tensione è costruita magistralmente per poi essere esorcizzata dal tipico humour inglese di cui è costellata questa serie dall’inizio alla fine.
Nonostante il guazzabuglio di elementi però, Dirk Gently rimane incalzante. Lungo gli otto episodi che compongono la prima stagione racconta una storia che non annoia mai, con un ritmo serrato e moltissimi personaggi particolari, che sono un po’ il fiore all’occhiello di questa serie. L’ibridazione di generi la rende accattivante, lo storytelling la eleva oltre l’immaginabile. Il risultato è una produzione che funziona, che è capace di creare qualcosa di completamente nuovo e che fa del caos il suo punto di forza, mantenendo un livello di coerenza che non sarebbe stato facile da osservare nemmeno con una trama lineare.
La scrittura perfetta dei personaggi
Si sa, molto spesso la differenza tra una bella e una brutta serie sta semplicemente nei personaggi. Dirk Gently sotto questo punto di vista è imbattibile. I suoi protagonisti non hanno solamente ognuno una caratterizzazione precisa, ma sono parte integrante della storia in maniera funzionale ad essa. Innanzi tutto, Dirk e Todd, l’uno intraprendente e scanzonato, l’altro incerto e titubante. La loro interpretazione della classica coppia investigatore-assistente è del tutto irriverente e lascia spazio anche a momenti di insicurezza che non solo gli donano tridimensionalità, ma permettono di svelare, con introspezione e riflessione, gli aspetti del loro carattere che motivano più profondamente le loro azioni.
A “disturbare” le indagini della strana coppia troviamo Amanda, sorella di Todd affetta da una rarissima malattia, la pararibulite, che causa dolorose allucinazioni. Si aggiunge alle indagini anche Farah Black, cazzutissima guardia del corpo con la strana abitudine di parlare da sola, incaricata di cercare una ragazza scomparsa. C’è poi il Trio Chiassoso, sorprendentemente formato da quattro membri che sembrano limitarsi a girare a caso spaccando cose. A rendere il tutto ancora più caotico c’è una sfilza di poliziotti, alcuni agenti dell’FBI e una banda di brutti ceffi pelati che sembrano rincorrere e cercare tutti le stesse persone, ma per motivi diversi.
Parallelamente alle vicende di Dirk e Todd ci sono poi Ken e Bart: il primo, un hacker, che viene rapito dalla seconda, una specie di assassina olistica. Bart Curlish si rivela forse uno dei personaggi più particolari e meglio riusciti dell’intera serie. Il suo abbracciare completamente il modo di vivere olistico, che la conduce esattamente dove deve essere, l’ha resa una specie di animale selvatico che si lascia trasportare fino in fondo dai segnali dell’universo, uccidendo (quasi) chiunque si trovi sul suo cammino.
L’inspiegabile insuccesso di Dirk Gently
Purtroppo Dirk Gently – agenzia di investigazione olistica ha un difetto: è stata cancellata. Dopo la produzione di una seconda stagione la serie si è fermata e Netflix ha deciso di non rinnovarla per una terza. Durante l’ultima stagione in Dirk Gently il fantasy prende il sopravvento e le nuove avventure dell’investigatore olistico si trasferiscono nel reame fantastico di Wendimoor. In questi dieci episodi la serie assume toni più parodistici che però non limitano la profondità e la riuscita coerente di un viaggio dei personaggi che non è solo fisico, ma soprattutto interiore.
La follia di fondo che accompagna la narrazione di Dirk Gently è stata tanto il suo punto di forza quanto la sua debolezza. In un mondo estremamente caotico, ma al tempo stesso perfettamente ordinato, ogni cosa raggiunge il suo posto e lo scorrere degli eventi acquisisce senso solo se questi ultimi vengono visti nel complesso. Come tutti i grandi prodotti di fantascienza, e qui si nota lo zampino di Adams, Dirk Gently parla innanzi tutto dello straordinario nel quotidiano: come nella vita accada tutto senza alcuna spiegazione, lasciandoci spiazzati e dubbiosi. La meraviglia di questo viaggio, però, è tangibile solo ai pochi che hanno il coraggio di lasciarsi attraversare dal proprio destino.