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Gargoyles è invecchiato benissimo

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L’arrivo di Disney+ ha sicuramente stravolto in positivo molti pomeriggi e serate di questo buio periodo. Tuffarsi nuovamente in quei prodotti che ci avevano letteralmente rapiti da ragazzini è un’esperienza estremamente suggestiva e, possiamo dirlo, meravigliosa. Ma nel ricco e coloratissimo catalogo della nuovissima piattaforma streaming c’è un prodotto tra le serie animate che spicca tra gli altri e che non solo ci farà rivivere tanti bei ricordi, ma risulterà sorprendentemente una deliziosa e gustosa visione per quelli un po’ più cresciutelli. Parliamo ovviamente di Gargoyles – Il risveglio degli eroi.

Beh… ora che i guerrieri alati sono di nuovo qui possiamo dirlo a gran voce… e con sommo piacere: Gargoyles è invecchiato benissimo.

gargoyles

Parliamo di un prodotto pregiato sapientemente e intelligentemente rispolverato dai dirigenti della Disney. Un colpo da maestro per stuzzicare quell’eterna nostalgia che attanaglia gli appena trentenni o gli aspiranti tali. Ma in un universo di cartoni fondanti nella nostra cultura animata ma che per forza di cose deludono per certi fattori a una seconda visione (pur restando leggendari), quanto cavolo è bello non solo crogiolarsi in una bella rimpatriata ma constatare che uno dei nostri cartoni preferiti non sembra sentire il peso degli anni?

Gargoyles è una storia cupa, a tratti triste, tosta, cruda, dalle tinte dark.

Una serie animata atipica della Disney che fece una fortuna immensa nel triennio che andò in onda (1994-1997) e che poteva vantare di un cast di doppiatori a dir poco mostruoso. Tra le voci originali troviamo nomi assurdi come Keith David, Tim Curry (il primo Pennywise) e quello che per i nerd puri è forse il nome più noto, ovvero John Rhys-Davies (Gimli ne Il Signore degli Anelli). Nella trasposizione italiana riscontriamo con piacere la presenza di voci illustri che ci accompagnano da anni e che magari all’epoca non avevamo la predisposizione e l’occhio critico da poter apprezzare pienamente: si sa, da ragazzini più che concentrarci sugli aspetti tecnici ci piaceva vedere i mostri prendere a ceffoni mostri più grandi. Come non riconoscere la potente, meravigliosa e profondissima voce di Alessandro Rossi (inutile stare a fare la lista dei suoi ruoli iconici: basta dire Thanos per mettere d’accordo tutti) nel ruolo di Golia, o presenze altrettanto prestigiose come Dario Penne, Sandro Iovino, Rossella Acerbo, Marco Mete, Nino Prester e tanti altri.

Insomma, se da un punto di vista tecnico Gargoyles – Il risveglio degli eroi non delude, da quello pratico e di trama, come già detto, accontenta nuovamente tutti.

Le avventure dei valorosi, agguerriti, ma pacifici mostri che si tramutano in pietra con lo spuntare del sole partono da molto lontano, in un temibile e violento Medioevo vichingo, in un’epoca dove il diverso (anche se un po’ di paura la farebbero anche a me se non li conoscessi) veniva classificato come “Diamogli fuoco!“. E infatti, nonostante la fedele guardia e inesplicabile lealtà della combriccola di Gargoyle, è quel che alcuni abitanti del castello fanno, vendendoli a un temibile vichingo con la voce di Francesco Pannofino. Non uno ma ben due tradimenti in una sera più il presunto omicidio della sua amata con una mazza chiodata non bastano per far imbestialire Golia che sceglie di sacrificarsi e farsi pietrificare definitivamente insieme ai suoi amici, almeno finché il “castello non si ergerà sopra le nuvole“.

Ovviamente dopo un millennio e qualcosa un magnate straricco e accecato dal potere di fare non si sa cosa con un nome che è tutto un programma, solo Golia poteva non accorgersi che uno che si chiama Xanatos è una grande figlio di buona donna, li risveglia e gli restituisce il loro castello issato sopra un grattacielo, portato quindi “sopra le nuvole“. Ma l’inganno dura al massimo due puntate poi il benefattore prova a sterminare i suoi nuovi amici con degli “imbattibili” Gargoyles robotici costruiti insieme alla rediviva fidanzata di Golia che ora si fa chiamare Demona.

E poi?

gargoyles

Il resto scopritelo da soli, io vi ho spoilerato l’incipit, ma il mio consiglio è quello di rewatchare, sì, rewatchare tutte le avventure di questa sorta di Peaky Blinders nottambuli e alati che tanto, tantissimo ci avevano fatto emozionare.

E al di là del sarcasmo con cui ve li ho ripresentati è quantomai opportuno ribadire che Gargoyles – Il risveglio degli eroi è uno dei più bei cartoni animati degli anni ’90 e che a differenza di altri NON È ASSOLUTAMENTE INVECCHIATO MALE, anzi ha conservato tutte le sue caratteristiche che lo hanno reso un cartone animato inusuale made in Disney e tremendamente affascinante.

Come se fosse stato pietrificato tutto questo tempo, in attesa di essere risvegliato da un incantesimo potentissimo, in questo caso l’arrivo tanto bramato di Disney+.

E questa è solo una delle tante sorprese che vi aspettano sul suo catalogo.

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