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Le 10 Migliori Miniserie da vedere su Disney+

7) In Nome del Cielo, miniserie da vedere su Disney+ con Andrew Garfield

Miniserie da vedere su Disney+ (640x360)
In Nome del Cielo

Distribuita nel 2022 e candidata ai Golden Globe, In Nome del Cielo è una miniserie ispirata a eventi realmente accaduti. Con Andrew Garfield, Sam Worthington e Daisy Edgar-Jones, In Nome del Cielo è di certo una delle produzioni più ambiziose presenti su Disney+. Un’opera molto complessa, mirata a far luce sul fanatismo religioso e sull’impatto che questo ha avuto nelle varie epoche. A farci da guida in questa narrazione troviamo Jab Pyre, un detective estremamente legato alla sua comunità mormone e sempre pronto a dare una mano a chiunque ne abbia bisogno. Le cose sembrano andare nella solita direzione di sempre, nella pace e nell’accoglienza. Ma questo senso di quiete verrà presto interrotto da un evento sconcertante e oscuro.

Vengono infatti ritrovati i cadaveri di Brenda Lafferty e di sua figlia. Sui loro corpi sono tangibili i segni di una gravissima violenza, che immediatamente allerta la comunità e il detective. Qualcosa di oscuro sta tramando, ed è a piede libero. Da questo momento, la quiete si interrompe e la tempesta si presenta più feroce che mai, mettendo tutto in discussione. La comunità è sconvolta, anche considerando i protagonisti di questa tragedia. Una famiglia in vista, all’esterno perfetta, capitanata da Ammon Lafferty, un predicatore sempre pronto a fare il bene del prossimo. Con il tempo però le verità vengono pian piano fuori, gettando delle ombre anche su quella che era sempre considerata come una realtà perfetta.

Attraverso questo espediente narrativo, In Nome del Cielo lascerà al telespettatore la possibilità di riflettere non soltanto sul ruolo della religione quando estremizzata, ma anche sulla violenza psicologica e sulla misoginia. Un thriller psicologico di cui non si è mai parlato troppo nonostante la sua presenza ai Golden Globe, complice forse anche l’anno in cui è stata distribuita. Un anno in cui i nostri occhi erano totalmente concentrati su miniserie come Mostro: la storia di Jeffrey Dahmer, The Watcher e The Dropout. Forse un momento sbagliato che, però, non dovrebbe condizionarci ancora adesso. In Nome del Cielo è una Serie Tv che non ha nulla da invidiare, e vi aspetta su Disney+.

8) A Murder at the End of the World

A Murder at the End of the World

Un thriller psicologico degno di nota, ma anche in questo caso non troppo conosciuto in Italia, quasi silente. Eppure è lì che aspetta, sul catalogo Disney+. Una storia fatta di indizi e di verità che ci hanno sempre guardato dritte negli occhi, ma che non sempre abbiamo voluto ascoltare. Credevamo che qualcosa potesse scombinare le carte. Il thriller a tinte noir presente su Disney+ non ha avuto il successo sperato, neanche grazie alla presenza di una meravigliosa Emma Corrin. Conosciuta soprattutto per la sua interpretazione straordinaria nei panni della Principessa Diana in The Crown, l’attrice ha dato prova di grande ecletticità, diventando la detective perfetta in A Murder at the End of the World.

Durante un ritiro in un resort di lusso si verifica infatti un violento omicidio ai danni di Bill Farrah. A quel ritiro, però, parteciperà anche l’autrice di best seller true crime Darby Hart, con cui la vittima condivideva un rapporto intimo. La scrittrice, che rappresenta una specie di Agatha Christie, non crederà troppo alla versione dei fatti che le verrà fornita, e così comincerà a indagare per conto proprio, venendo a contatto con verità non facili da accettare. Nonostante questa copertina, A Murder at the End of the World non fa del suoi colpi di scena il suo punto centrale.

Al contrario, utilizza questo mezzo per raccontare il rapporto tra l’uomo e la tecnologia o il peso dei rapporti umani. Attraverso questo espediente, la miniserie depista inconsapevolmente il telespettatore. Concentrato su indizi o verità celate, non si accorgerà di avere tutte le risposte davanti e di essersi concentrato su elementi futili.

Ma è una parte della medaglia. Uno specchio sulla vita che ci ricorda ancora una volta quanto sappiamo fuggire bene dalle verità quando ci convengono o quando ci sembrano troppo semplici. Ci obblighiamo a guardare oltre, lasciando da parte tutto quello che invece sappiamo e che rappresenta una certezza. Plauso anche alla dimensione psicologica dei personaggi principali, qui trattati con un perenne senso di sospensione che li rende delle sfumature, e mai dei colori definiti. Complessi e fragili, si muovono in punta di piedi in una storia che li rende tutti vittime e carnefici, angeli e demoni. Attraverso flashback e importanti salti temporali, A Murder at the End of the World scrive così la sua storia, restituendoci una miniserie di cui non si è parlato molto, ma che avrebbe tutto il diritto di venire considerata come una delle più interessanti degli ultimi anni.

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