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10 Serie Tv presenti su Disney+ da vedere per forza almeno una volta nella vita

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7) The Americans, una Serie Tv da vedere su Disney+ ancora troppo snobbata in Italia

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The Americans

Ci risiamo. Ecco un altro grande nostro rimpianto tutto italiano. La bellezza delle Serie Tv risiede però nel fatto che qui i rimpianti possono in qualche modo essere scongiurati, riparando alle proprie mancanze. Fortunatamente, The Americans è sempre qua che ci aspetta, tra le Serie Tv da vedere su Disney+. Anche se l’abbiamo snobbata tutto il tempo, lasciandola in un silenzio che non avrebbe mai meritato. Ma forse è per questo che le Serie Tv spesso sono meglio della vita reale: sanno perdonare senza troppi giri di parole, anche se le abbiamo ignorate. Fortunatamente il pubblico estero e la critica non l’hanno mai fatto. La seconda ha, al contrario, deciso di premiarla con qualcosa come ben 10 Emmy. Meritatissime statuette che, dato la grandezza di questa storia, potevano anche essere il doppio.

Perché sì: The Americans è una Serie Tv da vedere su Disney+ per forza. E che merita ogni visione, soprattutto considerando il meraviglioso duo che ha messo al centro della narrazione. Lei, Keri Russell, e lui, Matthew Rhys. Due attori eccezionali, capaci di calarsi nei panni di chi deve fingere e recitare una parte proprio loro, dando vita a un paradosso che vede la recitazione nella recitazione. Un concetto ambiguo, che si snoderà però con la spiegazione della trama. Con una cornice storica straordinaria, The Americans ci catapulta negli anni della Guerra Fredda. Al centro delle vicende troviamo Elizabeth e Philip Jennings, due spie russe sotto copertura obbligate a trasferirsi in America fingendo di essere una coppia sposata.

Il duo mostra subito una chimica fuori dal comune, nonostante di fatto sia caratterizzato da due personalità diverse che vivranno in modo diverso questo inserimento nella società. Lei è radicale. Non ama l’America, patria di un consumismo in cui non si riconosce. E non ama neanche l’ammirazione e il senso di familiarità che i figli stanno cominciando a sviluppare nei confronti di quel posto. Non li vorrebbe mai assuefatti da quel sogno americano fittizio che, negli anni, ha ingannato già troppe persone. Lui, invece, è meno radicale. Più comprensivo e razionale. Philip è infatti più incline al cambiamento e all’equilibrio. Ma, soprattutto, comprende e accetta quel sentimento di fascino che i due figli provano nei confronti della cultura americana.

E così, sulle note della diversità, nasce The Americans. Una Serie Tv in cui non sempre esiste bianco o nero. Né nelle cose né nei personaggi, individui spesso sia vittime che carnefici. Supportati da un bagaglio emotivo che spesso li fa scontrare con una realtà invadente che non si piega ad assecondarli. Più si andrà avanti con gli episodi, più si comprenderà l’anima di questa Serie Tv, sempre attenta a non urlare troppo, concedendo alle cose il giusto tempismo. Niente colpi di scena telefonati o scene d’azione continue. Qui, il ritmo, si sposa con una tensione crescente che porta il telespettatore a vivere questa esperienza seriale in apnea. E le domande, sempre pronte a presentarsi, avranno bisogno di tempo per trovare risposte.

In The Americans non esistono infatti episodi autoconclusivi. Per lo più, la maggior parte dei dubbi che ci tormenteranno avranno bisogni di stagioni intere per trovare delle risposte, portandoci lentamente verso quel finale poetico che ancora oggi viene considerato come uno dei migliori nel mondo delle Serie Tv. Ma di questo non è il caso di parlarne, rischieremmo di minare il vostro graduale percorso con The Americans. Una Serie Tv in cui gli individui si ritrovano costretti a far parte di un vortice fatto di bugie e tormenti, una storia in cui la verità è preziosa e non può essere condivisa con nessuno. Neanche con i propri figli. E così facendo, presto ci ritroveremo parte di una Serie Tv che dimostra che non serva necessariamente un ritmo adrenalinico per tenerci con il fiato spospeso. A volte basta aspettare, rimanendo in un’apnea costante.

8) Lost, una Serie Tv da vedere su Disney+ a qualunque costo

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Lost

Via il dente e via il dolore. Sicuramente, guardando in giro, avrete sentito parlare del suo divisivo finale. La fine di un’era che si conclude con spettatori spaccati in due: chi lo apprezza e chi lo disprezza. Questa cosa dei finali spesso cela una minaccia per un ipotetico recupero della serie. Le convinzioni altrui potrebbero infatti ostacolare il nostro approccio, facendoci pensare di star solo perdendo tempo. Un discorso abbastanza pragmatico, ma che non sempre è funzionale. Ammesso che Lost abbia sbagliato qualcosa, questo non sarebbe comunque un buon motivo per non recuperare una Serie Tv di tale livello, una delle più importanti al mondo. E non c’è finale che lo metta in dubbio.

Ma a prescindere dall’idea che vi farete del finale, quel che è necessario dire è che – dolente o nolente – questo resta comunque un gran epilogo. Anche se non rispecchia le idee narrative che molti avevano immaginato. E’ comunque mistico, trascendentale, in perfetta linea con la narrazione di una Serie Tv che ha deciso di rischiare, forse per la prima volta nell’era delle produzioni seriali di quel tempo, per assecondare la sua natura.

Lost è qualsiasi cosa si possa immaginare. Filosofia, mitologia, fede e accettazione dell’ignoto. Quindi, quella trama che avete sentito in giro su dei sopravvissuti su un’isola deserta, è solo un mezzo. Uno strumento utilizzato da Lost per raccontare qualcosa che trascende le logiche terrene e sfida la razionalità, confezionando una storia in cui la vera protagonista è una e una soltanto: l’isola. Colei che tutto sa e tutto conosce, e che guarda i sopravvissuti mentre cercano di capire qualcosa. O almeno, il minimo necessario per trovare una via di fuga. Guardando Lost, ci si sentirà presto parte di quell’isola. Non è che si diventa una delle madri delle Serie Tv così, de botto, senza senso (una cit che vi preannuncia la prossima Serie Tv da vedere su Disney+). Te lo devi guadagnare, questo posto.

E Lost lo ha guadagnato mettendo in atto una narrazione che che non nasce per accontentare o accontentarsi, ma per mettere in discussione chiunque: sia il protagonista che il telespettatore. In questo senso la serie ha scritto una grandissima pagina di storia perché capace di mettere in crisi per la prima volta anche chi si limitava soltanto a guardare, anche chi viveva le Serie Tv come un mero intrattenimento. Lost ha cambiato le sorti della serialità, rivoluzionando un panorama che prima di quel momento era stato rivoluzionato solo da Twin Peaks e I Soprano, due colossi che di certo non hanno bisogno di presentazioni. E in questo olimpo, ecco qui anche questa.

Lost è e continuerà a essere sempre una Serie Tv che non ha bisogno di te, ma di cui tu hai bisogno. Ma fino a quando non ti deciderai a guardarla, questo non potrai mai saperlo davvero. E allora non ti tocca far altro che darle una possibilità, anche adesso che di anni ne sono passati. C’è un motivo per cui quel finale continua a essere discusso ancora oggi. Ha cambiato tutto, così come lo sviluppo dell’intera Serie Tv.

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