5) La Bella Addormentata nel bosco
L’ennesima storia da bollino rosso è quella de La Bella Addormentata nel bosco, molto simile per il solo incipit alla versione Disney del 1959 ma altrettanto distante per il resto della narrazione.
Caduta in un sonno profondo lungo 100 anni, la Bella addormentata, secondo la versione di Basile del 1636, non verrà risvegliata dal bacio di un bellissimo principe, ma dalla violenza sessuale subita da un re di un regno vicino dalla quale nasceranno due gemelli, Sole e Luna.
Scoperta l’infedeltà del marito – ebbene sì, stupratore e fedifrago – la regina chiederà che le vengano cotti e serviti i figli nati dall’abuso e la stessa principessa affinché il re possa mangiarli a dimostrazione del suo pentimento.
Tutto fuorché pentito, il re suggerisce al cuoco di servire un capretto e un agnello risparmiando così i bambini e delineando quello che ai suoi occhi doveva apparire come un piano geniale.
La regina, manco a dirlo, si accorge della differenza e andando su tutte le furie ordina che la Bella Addormentata sia data alle fiamme, peccato che a finire tra le ardenti braccia sarà invece lei stessa, spinta dal marito.
La storia si conclude con un matrimonio riparatore e la certezza che sarebbe stato meglio rimaner schiave di un sonno comatoso anziché di un marito abusante.
Chi dice che non esistono più le fiabe di una volta ha proprio ragione!