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Le 10 produzioni Disney meno famose nella storia del cinema

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Lo sappiamo tutti: la casa di produzione marchiata Walt Disney è una garanzia: dai suoi classici intramontabili ai tanti progetti odierni. La gran parte di essi, difficilmente sono anche solo passati inosservati, nel bene e nel male. Tuttavia, nella sua quasi centenaria storia, alcuni prodotti sono stati malvisti o del tutto snobbati dalla critica, riscuotendo una fama a posteriori poco redditizia, giustamente e ingiustamente. Le motivazioni di questi fallimenti sono da ascrivere alle grafiche troppo sperimentali per i loro tempi, una caratterizzazione dei personaggi talvolta sorpassabile – tutt’altro che memorabile – oltre alla lentezza delle narrazioni e la superficialità degli svolgimenti nell’intreccio della storia. Di quest’ultimi, dieci film Disney in particolare sono stati degli amari rimpianti per la casa di produzione e i suoi tanti operatori. Scopriamoli e rispolveriamoli insieme!

1) Ventimila leghe sotto i mari

Con un cast tutto al maschile, il lungometraggio è uscito nelle sale cinematografiche nel 1954. Diretto da Richard Fleischer, la sceneggiatura è stata scritta da Earl Felton e si basa sull’omonima opera dell’autore francese Jules Verne. I costi di produzione si aggirano attorno ai cinque milioni di dollari e gli incassi ai ventotto milioni, nonostante la poca notorietà riscossa nell’immaginario collettivo. La storia si concentra sul personaggio di Ned Land (Kirk Douglas, padre di Michael Douglas), che insieme alla sua ciurma ha l’obiettivo di portare la pace nei mari e uccidere il mostro marino che li infesta. Il coraggio, l’avventura e i valori trasmessi dai protagonisti, non sono riusciti comunque a salvare il progetto e renderlo una delle pietre miliari tra i film Disney.

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2) Basil l’investigatopo

Diretto da Burny Mattison, David Michener, Ron Clements e John Musker, Basil l’investigatopo è stato distribuito nelle sale cinematografiche nel 1986. Il film Disney ha subito purtroppo il calo di interesse da parte degli spettatori, cominciato con l’uscita de Le avventure di Bianca e Bernie (1977) e conclusosi grazie al notevole successo de La Sirenetta (1989); tuttavia, riuscì a salvare l’azienda, scossa dallo scandaloso fallimento commerciale di Taron e la pentola magica. Il soggetto del cartone animato si basa sulla serie di romanzi della scrittrice statunitense Eve Titus, a sua volta già parodia di quelle create da Sir Arthur Conan Doyle e che videro protagonista il celebre Sherlock Holmes. Tutto ruota attorno al topo investigatore Basil, che viene incaricato di trovare un costruttore di giocattoli rapito dal perfido Rattigan affinché costruisca un robot sosia della regina. Nonostante la storia sia spassosa, frivola al punto giusto e adatta a ogni tipologia di età, la pellicola è stata surclassata dai grandi successi degli anni a venire ed è per questo che purtroppo rientra di diritto nella classifica.

3) That Darn Cat! – Operazione gatto

Diretto da Robert Stevenson, la sceneggiatura si basa sul romanzo Undercover Cat, dei coniugi Gordon Gordon e Mildred Nixon Gordon, pubblicato nel 1963; dopo due anni venne sviluppato l’adattamento cinematografico. I protagonisti della pellicola sono Patricia “Patti” Randall (Hayley Mills) e Zeke Kelso (Dean Jones), alle prese con Darn Cat, un gatto criminale che darà filo da torcere alla coppia in più di un’occasione. Il progetto destò interesse al tempo della sua uscita per la trama e gli effetti visivi sperimentali, raggiungendo quasi i trenta milioni di dollari al box office, anche se ad oggi ha lasciato un segno fiacco e che nel corso degli anni ha imposto sempre meno la sua presenza nell’immaginario collettivo, divenendo dimenticato e del tutto sconosciuto alle nuove generazioni.

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4) Return to Oz

Nonostante siano in molti a conoscere questo film Disney, il seguente progetto è stato un fallimento su tutti i fronti, partendo proprio dagli incassi: con un budget stimato di ventotto milioni, ne incassò meno della metà, raggiungendo un ricavato di poco più di undici milioni. Il film non è nient’altro che un sequel non ufficiale del capolavoro The Wizard of Oz (1939) di Victor Fleming, uno dei film cardine del suo tempo e che vede brillare un’eccellente Judy Garland. Proprio questo suo ideale compito di fare da successore a uno dei film meglio eseguiti della storia del cinema moderno, ha portato al suo inevitabile fallimento commerciale e sociale: dal momento che nessuno degli aspetti originali viene emulato o anche solo raggiunto. Nonostante la Disney ne acquistò i diritti e tentò di fare del suo meglio nella realizzazione del progetto, agli spettatori è stata data una fotografia scarsa, tanto quanto la recitazione e la sceneggiatura, al limite del banale e del soporifero, tutt’altro che uno strabiliante viaggio nel mondo incantato di Oz, in compagnia dei suoi stravaganti abitanti.

5) Le avventure di Rocketeer

Uscito nel 1991, il cast di questo lungometraggio è tutt’altro che dimenticabile, a discapito del trattamento che effettivamente continua a ricevere: Billy Campbell, Jennifer Connelly, Alan Arkin e Timothy Dalton, sono solo alcuni dei nomi a spiccare tra i molti. La narrazione sfocia nel genere fantascientifico ed è tratta dall’omonimo fumetto di Dave Stevens: parla del pilota acrobatico Cliff Secord, che entra casualmente in possesso di uno zaino a razzo sperimentale; l’oggetto è però ricercato dal divo di Hollywood Neville Sinclair, un agente segreto della Germania nazista. Questo presupposto porterà le dinamiche a incrinarsi e scoppiare in un turbinio d’azione e adrenalina, del tutto passati inosservati al pubblico e scomparsi dalla memoria nello scorrere del tempo; ecco perché oggi gli spetta un posto tra i film Disney meno noti.

6) The Black Hole – Il buco nero

Tra i tanti progetti caduti nel dimenticatoio tra i film Disney, uno dei più sconosciuti è proprio il seguente. Uscito nel 1979, venne diretto da Gary Nelson e il cast è composto da attori più o meno noti del loro tempo: Maximilian Schell, Robert Forster, Joseph Bottoms, Yvette Mimieux, Anthony Perkins ed Ernest Borgnine. La trama, ambientata in un lontano futuro, si incentra su un’astronave di ritorno sulla Terra, che si imbatte in un altro veliero cosmico dato per disperso da anni; quando l’equipaggio sale a bordo del relitto vengono accolti da creature insolite (doppiate da Roddy McDowall e Slim Pickens). Il suo gradimento al box office fu neutro, tanto che ricoprì alla perfezione il budget utilizzato, ricavandone giusto qualcosa in più.

7) Il pianeta del tesoro

Uscito nel 2002, nonostante sia tra questi il più conosciuto, rimane tra i film Disney più incompresi e sottovalutati. Diretto da Ron Clements e John Musker, il materiale di partenza prende spunto dall’omonima opera di Robert Louis Stevenson, secondo delle note volutamente fantascientifiche e steampunk. La storia narra dell’adolescente Jim Hawkins (Joseph Gordon-Levitt), che attraverso l’aiuto di una mappa olografica e di alcuni amici, si dirige alla ricerca del Pianeta del Tesoro. Tra i compagni del protagonista troviamo John Silver (Brian Murray), Amelia (Emma Thompson), il dottor Doppler (David Hyde Pierce) e Sarah Hawkins (Laurie Metcalf). Niente è mai banale in questo progetto, partendo proprio dalla colonna sonora e la trama, che però non sono mai riuscite del tutto a farlo rientrare tra i classici della casa di produzione, a differenza dei suoi predecessori e, tutto sommato, successori.

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8) Taron e la pentola magica

Uscito nel 1985 e diretto da Ted Berman e Richard Rich, il seguente film Disney si basa sulle opere dello scrittore statunitense Lloyd Alexander. Taron e la pentola magica si rivelò il più grande fallimento del suo tempo, incassando neppure la metà del budget stimato (quarantaquattro milioni di dollari circa), un traguardo aspro e che portò la casa di produzione a licenziare gran parte degli operatori coinvolti nella realizzazione del cartone animato. La pessima ricezione della critica è perdurata nel tempo, mostrando un’omertà da parte del pubblico che conferma il suo destino: quello di rimanere nell’ombra, sconosciuto ai tanti. Sicuramente ha giocato la sua componente dell’orrore e gli ornamenti grotteschi utilizzati per decorare le varie ambientazioni. Le vicende seguono un aspirante guerriero, Taron (Grant Bardsley), che deve custodire un animale speciale lontano dalle grinfie del malvagio re Cornelius (John Hurt); un viaggio al quale si unirà pure la principessa Ailin (Susan Sheridan), in un secondo momento.

9) Heavyweights – Pesi massimi

Uscito nel 1995 e diretto da Steven Brill, il seguente film Disney non può che essere parte della lista a causa del trattamento riservato dalla critica e del pubblico. Il progetto subito dopo la sua distribuzione, che portò un guadagno di diciotto milioni di dollari, venne accartocciato e lasciato nel dimenticatoio, dove tutt’oggi si trova. La trama ruota attorno a Gerry Garner (Aaron Schwartz), che non è molto entusiasta dell’arrivo delle vacanze estive, visto che dovrà passarle in un campo speciale per ragazzini in sovrappeso. Per sua fortuna c’è Tony Perkis, interpretato da Ben Stiller, che farà in modo che il processo di dimagrimento sia divertente e rilassante, a modo suo.

10) Flight of The Navigator

Distribuito nelle sale cinematografiche nel 1986, il seguente film Disney è stato diretto da Randal Kleiser. A suo tempo, riuscì ad attirare a sé diversa curiosità per via delle sue tendenze futuristiche e fantascientifiche: il box office si rivelò proficuo, ricavando il doppio rispetto al budget di partenza (sui nove milioni di dollari). Anche se, il passare degli anni l’ha portato a vivere di rendita pur rimanendo nel quasi completo anonimato, rimane interessante grazie agli effetti visivi sperimentali ed embrionali, rispetto agli odierni. La narrazione segue il dodicenne David Scott Freeman (Joey Cramer), che passeggiando nel bosco si addormenta per poi risvegliarsi otto anni dopo: un evento surreale e che porterà alcuni scienziati della Nasa a investigare sull’accaduto.

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