5) Il pianeta del tesoro (2002)
L’isola del tesoro di Robert Louis Stevenson è da sempre fonte inesauribile di ispirazione. Ben prima di Black Sails (serie tv gioiello di Showtime e prequel migliore del libro) anche la Disney aveva immaginato un film molto originale. Il pianeta del tesoro, così, combina animazione tradizionale con effetti computerizzati per creare un mondo immaginario. Un mondo che rispecchia il fascino del romanzo originale di Stevenson, adattandolo in modo creativo alla fantascienza. Il film racconta la storia di Jim Hawkins, un ragazzo ribelle e curioso che scopre una mappa segreta per il leggendario “Tesoro del Capitano Flint”. Insieme alla ciurma dell’astronave R.L.S. Legacy, Jim parte per un viaggio nello spazio alla ricerca del tesoro trovandosi ad affrontare il temibile pirata John Silver.
Ambientato in questo universo futuristico, il film d’animazione mescola avventura e sci-fi: astronavi dotate di propulsori spaziali, battaglie nello spazio, alieni, protesi meccaniche e molto altro.
Grandissima influenza per la realizzazione della pellicola lo ha giocato il genere steampunk. Lo steampunk è una forma di narrativa che mescola elementi storici, tecnologici e fantastici, dando vita a un universo immaginario che riflette spesso un’epoca vittoriana o edoardiana alternativa, ma con tecnologie avanzate alimentate dal vapore (steam appunto). Questo genere prende spunto dalla rivoluzione industriale e dalla tecnologia dell’epoca, combinandole con l’estetica dell’epoca vittoriana e spesso con elementi fantastici o avventurosi. Arcane è un altro progetto pieno zeppo di elementi del genere, ma anche buona parte di Disincanto trae spunto dallo steampunk.
Oltre all’avventura e all’azione, Il pianeta del tesoro esplora temi universali come l’amicizia, la lealtà e il coraggio. Il rapporto tra Jim Hawkins e John Silver, che oscilla tra amicizia e tradimento, è al centro della narrazione e aggiunge profondità emotiva alla storia. Proprio come avviene nel romanzo d’avventura di Stevenson. Il film insegna anche l’importanza di seguire i propri sogni e di affrontare le proprie paure. Elementi che sono fondamentali nel percorso di crescita di Jim come personaggio principale.
6) I Guardiani della Galassia (2015)
Nel 2015, l’MCU era ormai un universo cinematografico che aveva preso piede e che si faceva strada tra pellicole stand-alone e ensemble movie come Avengers. Nel 2015, con la regia di James Gunn, arriva quindi il primo film, dai tempi degli X-Men, che aveva per protagonisti non un singolo personaggio ma un gruppo. Un gruppo anche piuttosto eterogeneo e disadattato, se vogliamo dirla tutta. Ventisei anni dopo essere stato portato via dalla Terra, Peter Quill è un ladro intergalattico conosciuto come Star-Lord. Sulle tracce di una misteriosa sfera, Peter si renderà ben presto conto di non essere l’unico che le ha messo gli occhi addosso. La sua strada si incrocia ben presto con una serie di personaggi bizzarri: Gamora, un’assassina letale figlia di Thanos; Rocket, un procione geneticamente modificato; Groot, un albero umanoide e Drax il Distruttore.
Questi improbabili alleati si ritrovano uniti per fermare Ronan l’Accusatore, un fanatico Kree che intende usare la sfera per distruggere pianeti. La sfera si rivela essere una delle Gemme dell’Infinito, potenti artefatti che governano aspetti fondamentali dell’universo. Insieme, i Guardiani della Galassia devono proteggere la Gemma e impedire che cada nelle mani sbagliate.
Se gli Avengers sono i bellocci quaterback e cheerlader del liceo americano di turno, di certo i Guardiani sarebbero i nerd seduti da soli al tavolo.
Ed è proprio questa loro caratteristica di outsider a renderli tanto unici e rari. Il film di James Gunn rappresenta una boccata di aria fresca in quel piano a lunga scadenza della Marvel che rimane pressoché sempre uguale. I Guardiani della Galassia, nessuno escluso, sono un accozzaglia di fuori di testa senza una casa o una famiglia che si ritrovano a combattere una battaglia più grande di loro. Non sono supereroi o miliardari high tech o divinità nordiche ma dei disadattati che trovano un senso di appartenenza e scopo l’uno nell’altro.
Guardiani della Galassia vol.1 ha cambiato radicalmente le regole del gioco in casa Marvel. James Gunn ha infuso sapientemente il film con un umorismo tagliente e scene di azione spettacolari, creando un equilibrio perfetto tra risate e adrenalina. La colonna sonora, composta da brani classici degli anni ’70 e ’80, gioca un ruolo cruciale, fornendo una colonna sonora emotiva e nostalgica che accompagna le avventure dei personaggi.