7) The Black Hole – Il buco nero (1979)
Quasi sicuramente si tratta del film Disney meno conosciuto di questa lista ma anche quello che è stato in grado di unire, nel migliore dei modi, sci-fi e horror.
La vicenda si svolge nello spazio profondo, dove un’astronave di ricerca, la USS Palomino, scopre una gigantesca nave spaziale, la USS Cygnus, vicino a un misterioso buco nero. A bordo della seconda, i protagonisti fanno la conoscenza del dottor Hans Reinhardt, un geniale scienziato che afferma di essere l’unico superstite dell’equipaggio originale. La nave sembra aver resistito all’assorbimento nel buco nero grazie a un misterioso campo di forza mentre ma qualcosa non quadra.
Contrariamente ai toni classici del film Disney, Il buco nero si discosta per la presenza di un’atmosfera cupa e inquietante che sfocia persino in un finale onirico di stampo dantesco. Un’impronta decisamente dark che abbraccia sia i toni che il contenuto della pellicola. Il film, infatti, esplora temi profondi come l’eternità, la sopravvivenza, la mente umana contro la tecnologia. La presenza degli androidi al posto degli esseri umani e il buco nero incombente aggiungono una dimensione di mistero e spavento, rendendo il film più adatto a un pubblico più maturo rispetto ai tradizionali film animati della Disney.
Reinhardt è un antagonista complesso, spinto dall’ambizione di diventare il primo essere umano a viaggiare attraverso un buco nero e scoprire i segreti dell’universo, anche a costo della vita e dell’integrità degli altri. La sua sete di potere viene aspramente punita nel finale, lasciandolo intrappolato all’interno di un simil girone infernale. Il buco nero stesso è una metafora dell’ignoto e del destino. Attraversarlo è visto come un punto di non ritorno, un viaggio verso l’inimmaginabile, che rappresenta sia una minaccia che una possibilità di scoperta.
Uno dei primi e migliori film della Disney a ricevere l’etichetta “parental controlo” ha anche segnato un punto di svolta in termini di innovazioni tecniche e di effetti speciali.
Ha dimostrato il potenziale delle nuove tecnologie nel migliorare la narrazione visiva e ha influenzato il modo in cui i film di fantascienza successivi sarebbero stati realizzati. La tecnologia di motion control, in particolare, è diventata uno standard nel settore, utilizzata in film iconici come “Star Wars” e “Blade Runner”. Questa tecnologia consente di controllare i movimenti della telecamera con precisione tramite un computer, permettendo di replicare esattamente lo stesso movimento più volte.
8) Strange World (2023)
Torniamo a parlare di eco sci-fi con una delle produzioni più recenti di casa Disney e tra le migliori degli ultimi anni. Il film segue le avventure della famiglia Clade, noti esploratori che vengono catapultati in un misterioso mondo sotterraneo pieno di creature straordinarie e paesaggi surreali. Al centro della vicenda c’è dunque il clan Clade e tre generazioni a confronto: Jaeger, il nonno diventato leggenda e noto per le sue incredibili imprese di esplorazione; Searcher, il padre, famoso esploratore che ha abbandonato la vita avventurosa per diventare un agricoltore; Ethan, il figlio adolescente che si trova diviso tra il desiderio di seguire le orme avventurose del nonno o la vita tranquilla del padre.
Tre punti di vista in contrasto tra loro e messi duramente alla prova nel mondo sotterraneo in cui loro malgrado si trovano. Strange World è un’avventura che richiama molto da vicino il classico Viaggio al centro della Terra, unendo al contempo tematiche più attuali come, appunto, l’attenzione all’ecologia. Senza farvi spoiler, il finale del film riserva molte sorprese e ci spinge soprattutto a non fidarsi mai delle apparenze ma a guardare il mondo con cuore e mente aperti.
L’avventura nel misterioso mondo sotterraneo serve, d’altronde, come metafora per l’esplorazione interiore dei personaggi. Ogni membro della famiglia Clade deve affrontare le proprie paure e insicurezze per trovare il vero significato della loro esistenza e del loro legame. Strange World nasce così da un amalgama di ispirazioni letterarie e cinematografiche, temi familiari e un approccio innovativo alla narrazione. Le influenze dei classici della fantascienza e dell’avventura, insieme alle dinamiche familiari complesse e alla visione creativa di Don Hall, hanno dato vita a un film che è sia un omaggio alle storie di esplorazione del passato che una nuova e colorata avventura.