NB. Distopia, assieme ad altre rubriche e tanti altri nuovi contenuti esclusivi che usciranno giornalmente, verrà presto trasferito su Hall of Series Plus: un nuovo sito gemello di Hall of Series dove con un piccolo contributo mensile o annuale potrete usufruire di tanti contenuti premium a tema serie tv.
Cosa accadrebbe se a un certo punto, senza nessun motivo apparente, i personaggi di Game of Thrones che abbiamo perso durante il cammino risorgessero per dire quello che pensano ai sopravvissuti? Supponiamo che ritornino tutti nell’ultima puntata dell’ultima stagione, così alla spicciolata, più vivi che mai, per dare la loro versione dei fatti.
Tyrion è stato portato da Grey Worm al cospetto del Consiglio: c’è Edmure Tully, Yara Greyjoy e Robin Arryn; Sansa, Arya e Bran; c’è Samwell Tarly, Gendry Baratheon, Brienne di Tarth, Davos Seaworth e il nuovo Principe di Dorne. Hanno parecchie questioni da dibattere e di certo quello che sta per succedere ribalterà la situazione. Samwell si alza in piedi per illuminarci sulla possibilità di formare un governo democratico quando da lontano sentono una voce impetuosa urlare:
«Dov’è Jon Snow!?»
Una figuretta bassa, piena di fuliggine e visibilmente furiosa si dirige con passo deciso verso di loro: è Daenerys Targaryen. Senza nemmeno sorprendersi, Torgo Nudho si inginocchia davanti alla sua Regina. Gli altri fanno un balzo indietro, pietrificati. Samwell ha la voce tremante, è bianco di terrore – come se non avesse mai visto un morto tornare – e risponde che Jon non è lì in quel momento. «Allora portatelo da me» dice la Regina. Tyrion sta per dire qualcosa ma Daenerys lo blocca subito: «a te penserò dopo». Sansa le fa notare che essendo morta non ha più nessun diritto, ma lei inizia con la tiritera dell’albero genealogico ricordando a tutti che lei è Daenerys Nata dalla Tempesta e nella sua vita ha avuto un solo obiettivo: il trono di spade. Silenzio e qualche colpetto di tosse, poi Arya le dice che il trono non esiste più perché il suo fedelissimo drago l’ha squagliato. Dany sta per eruttare come un vulcano quando da lontano una voce esclama: «ve lo avevo detto o non ve lo avevo detto che questa qua un giorno avrebbe portato solo problemi?» Anche Robert Baratheon è tornato! Chiede da bere e si mette comodo. I “vivi” non riescono a capire cosa stia succedendo. Non appena Robert e Daenerys iniziano a litigare ecco che arriva qualcuno a placare gli animi: è Eddard Stark!
Sansa, Arya e Bran sono in preda alla gioia, corrono ad abbracciare il loro amato padre, ma la situazione si fa troppo incandescente per distrarsi. Robert e Daenerys sono ai ferri corti, lei continua a urlare perché non capisce proprio dove ha sbagliato; dice che sono sempre tutti pronti a criticare, ma nessuno fa mai niente: «cosa avreste fatto al posto mio? Se sei troppo buona allora sei una debole, se sei troppo dura sei un’isterica acida: ho dovuto far capire una volta per tutte chi comandava». Arriva Jon che ribatte con fermezza ricordandole che ha bruciato un’intera città popolata di innocenti. Ned Stark interviene preoccupato facendo notare che non c’è tempo per litigare perché l’inverno sta arrivando.
«Ned, l’inverno è già arrivato» lo aggiornano gli altri.
Un grido isterico interrompe i presenti: «Il mio trono non esiste più?» Ad aggravare la situazione ecco che arriva Joffrey Baratheon. Daenerys gli ricorda che non è mai stato suo, del resto lui non è nemmeno un Baratheon. «Forse dovresti chiedere a tuo “padre”» dice Dany facendo il gesto delle virgolette. Robert esclama annoiato: «Joffrey, per l’ennesima volta, io non sono tuo padre, tuo zio è tuo padre». Tutti ridono facendogli notare che è il solo a non averlo ancora capito. Da lontano arrivano anche Jon Arryn e Olenna Tyrell chiaramente divertiti e a quanto pare stranamente affiatati.
Samwell richiama tutti all’ordine spiegando che quello che sta succedendo, per quanto assurdo, è un segno, una seconda occasione per ripartire da zero. «Stai zitto!» urlano Jon e Dany che per la prima volta stanno avendo una conversazione alla pari senza che Snow dica continuamente My Queen o bend the knee. Tyrion dà supporto a Sam dicendo che quella è la loro occasione per riparare al male che ognuno ha provocato. Ned esclama «Ma cosa avete combinato?». Allora Bran gli propina uno spiegone veloce, gli spiega che ora è lui il Three-Eyed Raven, che contrariamente a quanto pensava i Dothraki hanno attraversato il mare e gli rivela che a mettergli lo sterco di asino negli stivali durante la Battaglia del Tridente era stato Robert… ma ecco che arriva qualcun altro.
Brienne di Tarth sente un tuffo al cuore: c’è Jaime Lannister che avanza verso di loro, corre come un pazzo mentre blatera qualcosa sul fatto che Cersei starebbe arrivando. Robert gli ricorda che a complicare le cose ci ha già pensato la sgualdrina bionda. Un’ombra minacciosa lo sorprende da dietro. «Come hai chiamato la mia Khaleesi?» Khal Drogo – che ora parla andalo – è pronto a frantumargli la mascella, ma Daenerys lo abbraccia felice di rivederlo. Lui la scansa e le ricorda che è colpa sua se è diventato una carota e poi è morto. Drogo la osserva e le chiede chi sia quel nano vicino a lei. Dany risponde che si tratta di Tyrion, ma Drogo non si riferisce a lui ma a Jon. «Vedi Shekh ma shieraki anni, lui è mio nipote…» sussurra timidamente Dany. «Sì, con il quale sei andata a letto» aggiunge Tyrion. Drogo si accende di gelosia, ma in quel momento arriva Daario Naharis – il quale nessuno ha mai più rivisto – ribadendo che anche lui la ama ancora. La situazione diventa bollente.
Ned Stark realizza di aver aspettato troppo a lungo a rivelare a Jon la sua identità e si rende conto che forse è per quella omissione che è scoppiato il putiferio. Ma non fa in tempo a chiarire che arrivano Lyanna Stark e suo marito Rhaegar Targaryen. «Ora ci spiegate questa cosa!» esclama scocciato Robert che prosegue: «Lyanna, hai idea di che cosa hai scatenato fingendo il tuo rapimento? Io ho messo a ferro e fuoco Westeros quando avrei potuto starnamene bello comodo a bere vino, ma soprattutto non avrei mai sposato quella megera complottista. A proposito, non è ancora arrivata?!» Joffrey salta al collo di Robert in difesa di sua madre, ma Jamie li separa ribadendo che hanno poco tempo perché Cersei sta arrivando.
Jon si ricongiunge con i suoi veri genitori e ha inizio così una lunga serie di presentazioni imbarazzanti: il non più bas**rdo introduce al padre la sua fidanzata – che ha anche ucciso – ma lei è la sorella del padre… insomma la confusione è tanta. In quel momento Catelyn Stark si scaglia furiosa contro Ned per averle negato la verità . Se lo avesse saputo avrebbe mantenuto il segreto, ma almeno non avrebbe trattato così male il povero Snow. Si intromette anche Ygritte: «spostati panzone» dice a Robert «Jon, hai promesso che avresti amato solo me. Per fortuna che avevi fatto un voto di castità » prosegue la bruta. Jon si difende: «non è come sembra!». Tyrion commenta: «no, infatti è molto peggio».
La terra inizia a tremare.
Da lontano spuntano l’esercito dei Dothraki, quello degli Immacolati, tutti i morti in battaglia, gli Estranei e tantissimi altri caduti lungo il cammino. Tutti si dirigono impetuosi verso di loro farfugliando cose incomprensibili. A guidarli c’è The Night King che irrompe prepotente e dichiara: «prima che qualcuno di voi possa solo pensarlo, io non sono morto. Cioè tecnicamente lo sono, ma non è stata quella piccoletta impertinente a farmi evaporare. Non avrete mica pensato che potevate annientarmi così come se niente fosse?! Me ne sono andato perché avevo bisogno di una vacanza, sapete quanto è dura guidare un esercito di decerebrati?». Jaqen H’ghar, che era rimasto in disparte, si congratula con Arya perché ora è finalmente diventata “qualcuno”. Arya è talmente sconvolta e sbalordita che non riesce a capire cosa stia succedendo. La confusione aumenta e tutti litigano con tutti. Ramsay Bolton e Petyr Baelish fanno fronte comune per difendersi dalle ire della famiglia Stark, ora al completo.
Sembra impossibile venire a capo della situazione. Nella confusione volano frasi incomprensibili: «come hai potuto farmi la Golden Bucket Challenge!?» dice Viserys. Oberyn Martell confessa che forse quello era proprio il giorno in cui sarebbe morto. Anche Ramsay ci tiene a precisare che quelli là non erano i suoi mastini perché i suoi non gli avrebbero mai fatto del male. Lady Lyanna Mormont è amareggiata e commenta che sembrano essere tutti dei bambini che litigano per un po’ di latte. Tormund, che si trovava nei paraggi, esclama: «qualcuno ha detto latte?», così Lord Robin Arryn si ricorda della sua usuale poppata mattutina. Tywin Lannister è infuriato come non mai e tra la folla cerca Tyrion che si nasconde tra le sottane. Qualcuno mormora che Rickon Stark avrebbe dovuto correre a zig zag per schivare le frecce.
Jamie sale su una rupe per zittire tutti e ribadire che Cersei sta arrivando.
Neanche Brienne lo ascolta, ora che è tornato Renly non ha occhi che per lui e decide di confessare il suo amore.
A quanto pare Cersei ha fatto un accordo con un tipo che governa l’Aldilà – il quale dice di chiamarsi Satana – e insieme vogliono annientare tutti. High Sparrow gli risponde: «ma chi è questo Satana? Esistono solo i Sette Dei». Si fa largo Melisandre stizzita: «Vecchio, ma non dire sciocchezze, esiste solo il Signore della Luce». Ma qualcuno ribadisce che l’unico dio è quello dai Mille Volti. Tra la Donna Rossa – supportata da Beric Dondarrion – Jaqen H’ghar e l’Alto Passero inizia una lite furiosa su quale sia la religione legittima. La lite viene interrotta da Stannis Baratheon, Davos e sua moglie Selyse che vogliono incendiare Melisandre per aver provocato la morte della figlia, la quale ancora manca all’appello. Margaery Tyrell se ne va in giro a tirare i capelli di chiunque le capiti a tiro, piena di rabbia non riuscendo a trovare Cersei. Intanto Robb, Lady Catelyn e Talisa stanno torturando Walder Frey ingozzandolo di cibo.
Ci sono però anche coloro che sono contenti di rivedersi come Missandei e Grey Worm oppure Tyrion e Varys, i quali si scambiano un abbraccio fraterno. Sandor Clegane è contento di rincontrare Arya, ma in fondo è lieto di rivedere anche suo fratello Gregor con il quale ha fatto pace dopo essersi buttato insieme a lui dalla Fortezza Rossa. Ed è proprio Sandor che stanco di quel caos mette tutti a tacere:
«Ora basta, fatela finita»
Sandor non aveva mai fatto un discorso prima. Stanco di vivere sempre accecato dall’odio, il Mastino illumina i presenti spiegando che non vale la pena continuare a farsi la guerra: questa è l’occasione giusta per ripartire da zero. Tutti sono stupiti. Sam e Tyrion stizziti fanno notare che ripetono quel concetto ormai da ore. Finalmente gli animi si placano, molti di loro sono sollevati mentre alcuni sono lividi e gonfi per i calci ricevuti, come Ramsay e Baelish, i quali le hanno prese da tutti, soprattutto da Theon Greyjoy, il quale da quando è arrivato non ha detto una parola ma ha menato come un toro. Tra i presenti si fa strada un sentimento nuovo e la voglia di seppellire l’ascia di guerra. Tyrion non può esimersi dal fare grandi discorsi, quindi prende la parola e per primo dà il via a una serie di confessioni intime. Su proposta di Robert decidono di giocare al gioco alcolico chiamato: Non ho mai. Robert solleva il calice e dichiara: «non ho mai giaciuto con Bessy, oppure era Mary…no, Wylla!» Ned beve, Catelyn lo schiaffeggia, ma tra la folla si fa largo la vera Wylla che risentita dichiara di non aver mai visto Ned, di non avere niente a che fare né con i figli illegittimi né con le guerre.
Ora però è arrivato il momento di conoscere la verità su ciò che conta davvero e in coro chiedono di sapere una sola cosa:
Tyrion, cosa fa un folletto dentro un bordello con un asino e un nido d’ape?
Non appena the Imp inizia a raccontare la barzelletta, ecco che dal cielo arrivano Cersei, Shireen e Myrcella sul dorso di Viserion che sputa fuoco seminando panico e sgomento. Si salvi chi può, e chi non può, beh ci rivediamo alla prossima resurrezione.