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Django 1×05/1×06 – Sollevare la benda per guardarsi dentro

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ATTENZIONE: l’articolo contiene spoiler su Django 1×05/1×06, i nuove due episodi della serie western andati in onda venerdì su Sky!!

La cecità è retrospettiva, ma anche premonitrice. Insabbia le sensazioni sgradevoli, gli scossoni violenti, gli shock traumatici. Ci piazza in mezzo un’enorme benda scura, impenetrabile, che assorbe qualsiasi sagoma, qualsiasi ricordo, ogni colore. Chiudere gli occhi, privarli della luce, costringere a muoversi nel buio, a tastare con diffidenza la realtà, a guardarla da lontano, confusamente, attutendone l’impatto. Proteggendosi dalle sue inevitabili conseguenze. I personaggi di Django camminano nella vita con una benda stretta sulla fronte, impauriti e claudicanti. Si rifiutano di guardare indietro perché l’evidenza del dolore potrebbe trascinarli a fondo. Preferiscono l’offuscamento dei ricordi, l’oscurantismo e la chiusura, piuttosto che la collisione con una realtà in movimento, viva e sempre mutevole. Ciascuno di loro distoglie lo sguardo da ciò che potrebbe annientarlo, rinuncia a guardare per non sprofondare. La cecità è una forma di solitudine, scriveva Jorge Luis Borges. E i personaggi di Django sono individui solitari e schivi, che assorbono la realtà un cazzotto per volta.

Django 1×05/1×06 abbandona la panoramica e si focalizza sull’obiettivo. I personaggi sono il focus centrale, le loro vite sbilenche il perno attorno al quale si costruiscono le trame.

Django 1x05/1x06 (640x360)
Django 1×05/1×06 (640×360)

Passato e presente, errori e rimorsi si rincorrono per tutta la durata delle due nuove puntate sbarcate su Sky. Gli eventi meno recenti si intrecciano con il presente, complicando il puzzle e sbaragliandone i pezzi. Elizabeth e John Ellis, Django e la guerra, i padri e i figli, l’odio e la vendetta. La serie Sky scritta da Leonardo Fasoli e Maddalena Ravagli – e diretta per questi due episodi da David Evans (Domina, Downton Abbey) – è un racconto sui tormenti dell’uomo più che sull’azione western. Ogni personaggio vive un complesso rapporto con la realtà che lo circonda. Ciascuno di loro è oppresso da una rete di segreti indicibili, da impulsi contrastanti e ferite lasciate aperte. Nessuno di loro vuole guardare in faccia la realtà. Nessuno di loro vuole guardarsi dentro. Elizabeth è animata da una furia oscurantista che la porta a punire persino suo figlio per i traumi del suo passato. Il rapporto tra lei e John Ellis diventa pian piano più chiaro, si delinea con una certa nitidezza. Il passato li ha uniti e li ha divisi, spostandoli come pedine in balìa del caso, incapaci di guardare in faccia la realtà. Django invece prova a soffocare l’uomo che era, i rimorsi, le paure e le azioni terribili di cui si è macchiato. C’è un’enorme traccia che lega tutti i personaggi della serie Sky tra di loro. Ombre che minacciano di riemergere e stravolgere tutto.

Elizabeth, John Ellis, Django, Sarah, Seymour preferiscono essere ciechi piuttosto che guardare con chiarezza.

Django 1x05/1x06 (640x360)
Django 1×05/1×06 (640×360)

Rifiutano di chiamare le sensazioni con i loro nomi. Le nascondono, le inabissano sotto gli effetti di una furia cieca, a tratti inspiegabile se non con una profonda afflizione interiore. Sarah prova a prendersi cura di suo padre, ma non riesce a perdonargli l’abbandono a cui l’ha condannata. Seymour combatte con se stesso per non vedere la verità, per non guardare alla sorgente dei suoi sentimenti contrastanti per il padre e per Sarah, l’ossessione delle sue notti. Ogni rapporto, in questa serie, è influenzato dallo squilibrio dei sentimenti che i genitori provano per i figli e che i figli provano per i genitori. È un rapporto sbilenco, traballante, incerto. Ma è la conseguenza del duro fardello che ci si trascina dietro da un passato tumultuoso e denso di sconvolgimenti. Django 1×05/1×06 getta spiragli ulteriori su quel che è successo prima. I plot twist sulla relazione tra John ed Elizabeth, come pure quello sui trascorsi da soldato di Django, ci anticipano che le prossime saranno puntate piuttosto concitate.

La guerra è un altro tema secondario che viene infilato nell’intreccio di questa serie. Le difficoltà della vita al fronte, gli effetti di un conflitto fratricida, si delineano in maniera più impattante in questi due episodi. Django è una serie che porta a corredo anche un certo messaggio politico, che affonda i suoi terminali nello scempio della guerra e nelle vicende di intolleranza e razzismo che erano la prassi nel Texas intransigente e fanatico di fine Ottocento. Che un uomo di colore venisse arbitrariamente arrestato perché accusato di aver occupato abusivamente una terra era una consuetudine nel vecchio e intollerante West. John Ellis viene espropriato della propria eredità perché la città che ha fondato in una cava desolata è una minaccia allo status quo di quelle terre. New Babylon è un’utopia che, se alimentata, rischia di scardinare l’ordine costituito. Per questo va abbattuta, al di là delle vendette personali e delle faccende private. In tutto ciò, fa però la sua comparsa uno sconosciuto soldato gay che, per recuperare il rapporto con la figlia, combatte al fianco dell’uomo che gliel’ha portata via – e al quale anche lui ha tolto un figlio -. Faccende personali e grande storia si incastrano continuamente in Django 1×05/1×06 e lo faranno anche nei prossimi episodi.

Django 1×05/1×06 (640×360)

Queste due puntate – andate in onda venerdì su Sky e disponibili su NOW – sono più scorrevoli delle precedenti. I flashback si diradano e diventano più mirati, rendendo più armonioso il dispiegamento della trama orizzontale su quella verticale. Anche l’azione cresce, portando la serie a distaccarsi leggermente da quell’andatura lenta che aveva scandito il ritmo dei precedenti episodi. Django 1×05/1×06 è più centrata sull’intreccio principale, ma anche sui personaggi e loro legami. Vinicio Marchioni, il Freddo di Romanzo criminale, è la guest star di queste puntate. L’attore romano veste qui i panni di un capitano dell’esercito confederato con cui Django aveva stretto un rapporto di fiducia nella vita al fronte. Dopo Franco Nero e Manuel Agnelli, quella di Vinicio Marchioni è un’altra presenza italiana sul cast di una serie di respiro europeo, lontana da Corbucci e Tarantino e più calibrata sulle frequenze di un western moderno. Se nei precedenti episodi la penna degli showrunner aveva provato a scavare nei pozzi asciutti, in Django 1×05/1×06 prova invece a sollevare la benda dagli occhi dei suoi personaggi, costringendoli a guardare indietro per poter volgere poi lo sguardo in avanti. La domanda però è una: cosa succederà quando tutti si decideranno a guardare davvero?