Le prime due puntate della terza stagione di Doc – Nelle tue Mani 3 ci hanno lasciato con più domande che risposte. Il buon Andrea sta cominciando a riavere qualche ricordo, ma la strada da fare è ancora lunga e non tutti sono entusiasti del fatto che lui la stia percorrendo. In sole due puntate è infatti stato possibile già decretare i personaggi potenzialmente più insopportabili di questa terza stagione, ma anche quelli che più potrebbero confermarsi come i nostri fari nel buio. Insomma, speriamo che per ogni Agnese possa sempre esserci anche un Riccardo capace di farci dimenticare il lamento che abbiamo appena sentito. Senza offesa, nulla di personale, o forse sì. Dobbiamo ancora decidere. Non adesso, non oggi, ma lo faremo.
Tra Andrea che decide di occuparsi dell’orto mentre il reparto minaccia di chiudere e uno specializzando che lavora come se facesse sport, ecco le folli pagelle delle prime due puntate di Doc – Nelle tue Mani 3
Andrea Fanti: I Don’t Care! I Love It!
Voto: 9
Che qualcuno ci dia quel che ha preso Andrea Fanti prima di subito. Senza memoria, con un reparto che collassa, un’ex moglie instabile, un’ex dittatoriale e comunque nonostante tutto ciò riesce a trovare la spinta per essere più entusiasta del 96% degli abitanti del pianeta. Mentre il reparto collassa a lui frega cavoli: l’importante è andare sopra in terrazza e curare l’orticello. Il vero problema, purtroppo, è dei suoi pazienti che sanno quando entrano in ospedale ma non hanno idea di quando potranno andare via. Obbligati a rimanere sotto sequestro anche per un accenno di mal di testa, devono stare attenti ai loro movimenti perché il buon Doc nota tutto, e per un movimento sbagliato è pronto ad apparecchiare il tavolo e sistemare il letto per un buon soggiorno presso il Policlinico Ambrosiano a Milano. Lie to Me o OZ?
Agnese Tiberi: L’ex moglie che sembra una suocera
Voto: 4
Pur di non prendersi le sue responsabilità altera i ricordi di Andrea facendolo sentire uno squinternato ben lontano dalla ripresa, poi aggrava la situazione con la sua aria perennemente lamentosa. Che la vita non sia stata una disgraziata con lei non si può dire, ma rimane il fatto che si sta riprendendo tutto con gli interessi. Insopportabile come l’orticaria, Agnese passa le sue giornate cercando di remare contro i ricordi di Andrea perché non sia mai si prenda qualche responsabilità. Meglio lasciarlo vivere nell’illusione che lei sia stata perfetta e che il matrimonio sia in realtà concluso perché non sono io ma sei tu o perché, come la maggior parte delle coppie, si sono ascoltati troppo e a un certo punto non hanno più potuto far a meno di sentire le stron*ate che uscivano dalla bocca dell’altro.
Damiano Cesconi: La delicatezza prima di tutto
Voto: 6
Sì, molto bello che Andrea stia guarendo dall’amnesia, ma quindi andiamo a bere una birra? E’ più o meno questa la priorità di Damiano Cesconi, il medico ossessionato da Giulia che la osserva anche quando mentre dorme, respira, esiste. La sua unica domanda di fronte al recupero della memoria di Andrea è che cosa accadrebbe se quest’ultimo ricordasse la sua storia con Giulia. Cosa dovrebbe accadere, Damiano? Lo sappiamo già. Più o meno quello che accade sempre: Giulia prenderebbe la palla al balzo per ricordare i tempi andati mantenendo comunque un’aria sostenuta da donna forte e indipendente, sperando sotto sotto che l’unico motivo per cui non ha due figli e un cane con Andrea sia la cantonata in testa che s’è preso. E’ così per tutti amico. Lui ama lei, ma lei ama un altro. E’ la ruota della vita.
Giulia Giordano: L’importante è fingersi indifferenti
Voto: 6 1/2
Il motivo per cui non ha due figli e un cane con Andrea è la sua amnesia. Sotto sotto, Giulia si ripete questa frase ogni giorno, e chi siamo noi per non capirla? Condividere lo stesso posto di lavoro con il tuo ex che ti ripete ogni ora quanto tu sia fondamentale nella sua vita non è una passeggiata, soprattutto se consideri che la sua ex moglie è un’arpia e comunque tu sei rimasta forever alone a guardarli separarsi senza neanche poter provare soddisfazione perché s’è sfiorata nel frattempo una tragedia. La forza di Giulia è necessaria amici, e il fatto che voglia far le valigie per emigrare più lontano possibile da quel covo di pazzi appare normalissimo. Ma lo sappiamo noi e lo sai anche tu Giulia: alla fine non te ne andrai da nessuna parte. E’ una legge scritta delle Fiction italiane.
Federico Lentini: Passavo di qua
Voto: 5
Adesso è un 5, ma se tutto va come le fiction Rai hanno stabilito dall’alba dei tempi presto questo sarà un otto. Il nostro Ciro ha fatto i bagagli lasciando Mare Fuori per diventare uno specializzando a cui della medicina non potrebbe fregar di meno. Il suo intento è solo quello di presentarsi a lavoro, firmare il cartellino e aspettare che il padre lo accolga nel suo studio oculistico così da poter cominciare a parlare di stipendi fissi importanti e attici nella Milano bene. Se le Fiction ci hanno insegnato bene, però, tra qualche puntata il nostro Federico dovrebbe diventare uno dei medici più empatici mai visti sulla faccia della terra, roba che Andrea Fanti – se confrontato – sembrerà il Joffrey Baratheon della sanità italiana. Attendiamo quel momento: fino ad allora, però, cinque. Non ci facciamo intenerire dai ricci qui.
Riccardo Bonvegna: Menomale che Riccardo c’è
Voto: 10
Un faro in mezzo al buio, un bastone nella tempesta: Riccardo è e rimarrà sempre uno dei nostri punti saldi in Doc – Nelle tue Mani, e con ragione. Apre la puntata pensando al passato, e in quel caso la voglia di sfondare lo schermo per andare ad abbracciarlo sale sempre di più. I più attenti hanno già cominciato a sentire odore di ship potente con una delle specializzande, ma i suoi veri fan sperano che non finisca in nessuna relazione e che, semplicemente, diventi il pilastro della medicina. Tu, faro nel buio, puoi fare tutto quel che vuoi, e d’altronde lo fai già. Riesci a stare in una stanza con Andrea che non si ricorda una ceppa, con l’ego di Federico, con il sistema dittatoriale di Giulia e l’amore ossessivo di Damiano senza richiedere per nessuno di loro un TSO. Il potere magico? Riesce a non impazzire neanche lui. Che uomo, che medico, che divinità.