Caro Diario, sono un fiume in piena di ansie. Io, ipocondriaca since 1997, mi ritrovo dentro un loop infinito fatto di masochismi che si palesano ogni giovedì sera. Sto guardando Doc – Nelle tue Mani 3 caro diario, e questo fino a pochi giorni fa ha significato diagnosticarmi numerose malattie in piena autonomia. Oggi, però, qualcosa è cambiato. In peggio. Ho capito che non posso solo limitarmi a me, devo anche pensare a tutta la mia settima generazione. Ogni qualvolta Andrea Fanti visita qualcuno, infatti, si scopre che bisogna capire chi della famiglia ha passato questo scettro. In sostanza, caro diario, domani porto i miei familiari a fare un check-up completo e, se possibile, cerco di capire come far risorgere il mio trisavolo per avere una visione chiara delle cose. Ero così felice fino a qualche ora fa. Provenivo dalla Settimana santa di Sanremo. Il mio unico problema era capire se John Travolta si fosse ripreso dal Ballo del Qua Qua, e invece eccomi QUA (non ho mai detto di essere quella simpatica della ciurma) a prenotare visite su visite a genitori e parenti sparsi che non sanno di dover svegliarsi alle 06:00 del mattino di domani senza neanche poter prendere un caffè. Ma perché io continuo a guardare i medical drama se sono costituita al 70% da ansie? Non posso limitarmi a guardare TerraAmara come chiunque?
Fino a quel momento, però, non posso esimermi dal dar vita alle mie settimanali pagelle di Doc – Nelle tue Mani 3 senza risparmiarmi. D’altronde, loro mi fanno salire la pressione ogni giovedì. Che si becchino almeno questo
Martina – E adesso Salsa!
Voto: 6
E’ più o meno con questa faccia che Martina continua a vagare nel policlinico di Milano improvvisando anche una salsa con un paziente dai metodi di rimorchio opinabili. La nostra Pablo Escobar della medicina continua a tenere al sicuro il suo segreto, salvo poi rivelarlo al paziente che ha in cura. Pensate che gioia scoprire che la dottoressa che ha in mano la tua vita non s’è presa mezza laurea. Io più o meno ho cercato di indagare la faccenda scrutando il volto del paziente e credo, almeno secondo la mia modesta opinione, di aver capito cosa pensasse: ‘Oh Ca**o’.
Andrea Fanti – Il medaglione di Salasar Serpeverde
Voto: 4
Per la prima parte della puntata Andrea Fanti sembra posseduto da Patriota di The Boys. I suoi colleghi, piuttosto che preoccuparsi della condizione mentale di un tipo che non si ricorda se è o meno un criminale, concentrano tutta la loro attenzione sulla cravatta che indossa. Fino a quando ce l’ha, infatti, rimane un grandissimo str*nzo. Quando la toglie, invece, tutto ritorna alla normalità. Qualcuno adesso deve dirci di più perché, a occhio e croce, quell’indumento rappresenta un Horcrux, il medaglione di Salasar Serpeverde che, indossato, ha fatto diventare Harry Potter un bullo e Ron Weasley un esaurito.
Riccardo Bonvegna – Non t’azzardà
Voto: 7
Delirio in corso, chiamate i soccorsi. La paziente con cui Riccardo sembra star stringendo rapporti ambigui ha infatti consigliato a quest’ultimo di abbandonare il suo lavoro da medico per diventare allenatore di nuoto. MA SEI IDIOTA? Io non voglio riesumare i vecchi scandali Sanremesi, ma se Riccardo ti dà retta io il prossimo anno vado a fare come si faceva nei primi anni 2000: entro all’Ariston e minaccio di buttarmi giù dalla galleria. E non ci sarà alcun Pippo Baudo capace di evitarlo. Ma fatti i fattacci tuoi, ragazzina. Che cosa sei, la responsabile delle risorse umane?
Lin e Federico – Due cuori e una capanna
Voto: 8
E’ successo. Dopo mesi di apatia nei confronti delle ship, ci sono cascata di nuovo. Lin e Federico, detto tra noi amici, sono la coppia di cui non sapevo di aver bisogno, e questo è un casino. ‘Sti due ci stanno mettendo più di Andrea e Giulia a quagliare. Neanche abitare nella stessa casa ha smosso le cose. Che dobbiamo fare per smuoverci, portarli all’altare di forza come farebbe Don Salvatore? Insomma, io provengo da una maratona di Mare Fuori. Due secondi fa vedevo Federico entrare all’IPM e ora lo vedo salvare vite. Almeno qui possiamo essere meno tragici e concederci semplicemente una ship come ai vecchi tempi? La bambina che è in me ne ha bisogno per distrarsi da tutte le presunte malattie che potrebbe aver avuto il mio trisavolo.
Enrico – Fortuna che fa lo psichiatra
Voto: 9
La professione di Enrico non è solo un lavoro, ma istinto di sopravvivenza. Tra Andrea Fanti che ha le allucinazioni e l’assistenza ossessionata da lui che pensa che toccare un vasetto di Yougurt equivalga a voler toccare lei ‘sto ragazzo non sa più che pesci pigliare. Speriamo solo che in mezzo a sti qui Enrico non rischi di cambiare postazione passando da medico a paziente. Enrì, io sono con te. Tieni duro.
Giulia Giordano – La donna che vorrei essere
Voto: 10
Giulia, quando vede Andrea, vorrebbe solo urlargli CADI DAL CIELO COME UN CAPOLAVORO sulla scia sanremese, ma invece si limita a sentirsi dire che non sei tu sono io, c’è bisogno di tempo, a farsi trattare come la scema del villaggio per poi offrire il suo aiuto da crocerossina. E’ evidente: io vorrei essere così. E non solo per la sua evidente figaggine, ma anche per la pazienza. Fossi stata trattata io in questo modo, probabilmente avrei detto qualcosa come Ora ti mando a fanc*ulo, fammi sapere se questo te lo ricordi.
Agnese – Call Me Maybe
Voto: 7 1/2
E’ partita con un 3 ed è arrivata a un 7 1/2: ve l’ho già detto che la mia più grande arte è la coerenza? La verità è che la nostra call center dell’Ambrosiano di Milano sta cominciando ad avere per me una lettura diversa. Da villain attaccata al professore, sta diventando colei che vuole salvare Andrea a costo di rimetterci il suo rapporto con lui. Insomma, da Chica Mala a Madre Teresa di Calcutta il passo è breve, e Agnese sembra averlo compiuto. Nota di merito: dice al professore che il non recupero della memoria di Andrea è importante perché non così non riceverebbe più alcuna chiamata. Ma allora lo vedi che ‘sto 7 1/2 così sudato te lo sei meritato?
Considerazioni Sparse
Quando ho visto Andrea Fanti arrivare sul palco di Sanremo 2024 ho subito capito: Doc stava per mandarli tutti a quel paese per diventare il nuovo direttore artistico di Sanremo 2025. Ci avevo creduto. Ho detto sì, vai, fai bene, son d’accordo, hai la mia benedizione. E invece nulla, nessuna menzione all’accaduto. Doc è tornato al policlinico di Milano senza mostrare alcuna intenzione di abbandonare il camice e quei pazzi per prendersi la gloria attraverso la Settimana Santa dell’anno. Poteva scegliere i cantanti, le canzoni, denunciare sul palco Martina, e invece nulla. Eppure, qualcosa è successo. Non è stata un’allucinazione. D’altronde Andrè, Riccardo valuta di mandarvi tutti al diavolo per fare l’allenatore, che ci fa se tu diventi il nostro nuovo Pippo Baudo?