5. La sua non morte (6×13)
BUONI LÌ! State fermi un momento, che già vi vedo corrermi incontro con fiaccole e forconi. Ora vi spiego per quale motivo questo momento può essere considerato un errore, e che ci crediate o meno, alla fine mi darete ragione… O almeno spero… Vabbè.
Eleven sta rischiando la vita. Ormai sembra essere arrivato alla fine, i suoi nemici stanno complottando contro di lui così tanto da mettergli contro la sua stessa moglie, River Song. È lei, infatti, l’astronauta impossibile che deve ucciderlo, con un colpo anche durante la sua rigenerazione. Con questi presupposti, sembra davvero che la morte del Dottore sia imminente. Ma lui in realtà non muore. Perchè? Fortunatamente, tentando di fermare River dall’uccidere Hitler, è venuto in contatto con una specie aliena che replica l’immagine di un essere umano: l’esterno appare umano, ma all’interno lo schermo è governato da altri soggetti molto più piccoli. Il Dottore si inserisce in uno di questi involucri e riesce a fingere la sua morte, rendendola esterna e fittizia invece che totale. L’errore, in un certo senso, sta proprio in questa sua non morte. Non che a noi non faccia piacere vederlo in vita, beninteso, ma ha comunque alterato un evento storico che sarebbe dovuto accadere.