Adesso che mi sono un po’ ripresa dallo shock che la notizia che il prossimo Dottore sarà una donna – nientemeno che Jodie Whittaker, già nota a molti di noi per aver interpretato Beth Latimer in Broadchurch, Serie Tv scritta dal nuovo showrunner di Doctor Who Chris Chibnall (vabbè, ragazzi, lo sappiamo che la BBC fa tutto in famiglia, dai!) – mi ha procurato, ne posso finalmente parlare.
Shock perché onestamente non mi aspettavo che la BBC volesse un Dottore donna, specialmente visti i pareri fortemente contrari che già c’erano molto prima che questa idea diventasse concreta. Inoltre, era stata diffusa la notizia che la BBC cercasse, per interpretare la tredicesima rigenerazione, un attore caucasico maschio sui 30 anni, e che volesse in qualche modo riproporre quello che è stato il binomio vincente Ten/Rose.
Mi risulta davvero difficile spiegare a parole l’emozione che ho provato mentre guardavo la diretta dell’annuncio (dopo essermi sorbita quasi tutta la finale di Wimbledon), solo vagamente curiosa e molto triste perché non voglio lasciar andare né Twelve né Peter Capaldi. Ma poi hanno inquadrato il suo profilo, e Jodie Whittaker ha abbassato il cappuccio, rivelandosi.
E sono rimasta lì a fissare lo schermo, attonita, incredula, tremendamente felice. Un Dottore donna. Dopo ben 54 anni e quattordici rigenerazioni (non dimentichiamoci mai né del War Doctor né di Ten che è riuscito a rigenerarsi in sé stesso), la quindicesima rigenerazione è una donna. Dire “finalmente” sarebbe d’obbligo, eppure…
Eppure, come del resto era tristemente prevedibile, quest’annuncio ha portato a una vera e propria shitstorm (lo scrivo in inglese perché è più elegante del nostro “tempesta di merda”) nel fandom.
Perché sembra proprio inconcepibile che un alieno di fantasia che inganna la morte rigenerandosi “infinite” volte possa assumere sembianze femminili. Ed ecco che volano insulti sessisti su insulti sessisti.
Ora, giusto per precisare, non bisogna fare di tutta l’erba un fascio. Perché è legittimo e naturale esprimere perplessità sulla scelta di Jodie Whittaker come Tredicesimo Dottore. Vuoi perché può non piacere lei come attrice (personalmente l’ho molto apprezzata in Broadchurch, ma è normale che non per tutti sia così), vuoi perché deve andare comunque a sostituire un Dottore molto amato e il cui addio molti di noi avrebbero sperato arrivasse tra almeno altre dieci stagioni.
Insomma, quello che voglio dire è che, in fondo, anche quando è arrivato Matt Smith l’abbiamo guardato in cagnesco perché non eravamo pronti a lasciar andare Ten, così come quando è arrivato Capaldi abbiamo storto il naso perché troppo “vecchio”, soprattutto rispetto a un Matt Smith che non aveva ancora trent’anni. Eppure entrambi ci sono entrati nel cuore, ognuno a modo suo.
Quindi qual è il problema con il Tredicesimo Dottore, con Jodie Whittaker? Il problema è che sono iniziate subito battute veramente tristi e squallide, come: “eh, ma tanto già non sapeva parcheggiare la TARDIS” (davvero, ancora questo stereotipo? Non l’abbiamo superato abbondantemente??) o “adesso lo show dovrà chiamarsi Nurse Who” (perché giustamente le dottoresse non esistono, le donne sono solo infermiere e i dottori sono uomini. Infatti, l’infermiere uomo Rory Williams in Doctor Who, probabilmente me lo sono sognata!) o ancora “la TARDIS ha una cucina?” (perché le donne dobbiamo rispedirle nel posto a cui appartengono: la cucina. Bentornato, Medioevo!)
E poi c’è il commento dei commenti: “il cacciavite sonico adesso diventa rosa e verrà usato per procurare piacere”. Il riferimento alla masturbazione femminile è più che palese e sembra quasi che ora che il Dottore diventerà una donna, Doctor Who da show per famiglie si trasformerà in un porno.
Sensazione che ha anche una famosa testata italiana, che, a quanto pare, è andata a scovare foto “osé” di Jodie Whittaker, scene di film e serie in cui mostra il seno e il culo. Peccato che quando i protagonisti erano i vari Christopher Eccleston, David Tennant, Matt Smith e Peter Capaldi, nessuna testata giornalistica ha fatto una ricerca del genere (né prima né dopo). Eppure, Christopher Eccleston ha recitato nudo in Lennon Naked, David Tennant ha recitato nudo in teatro, Matt Smith ha mostrato varie volte il sedere in The Crown. Non è sessismo questo?
E questi sono solo alcuni dei motivi per cui alla domanda “avevamo davvero bisogno di un Dottore donna?” mi vedo costretta a rispondere che sì, ne avevamo bisogno. Ne abbiamo bisogno perché forse è ora di smettere di definire una donna per il proprio corpo, per il ruolo sociale che una società vecchia e patriarcale le ha imposto secoli fa, per questi commenti sessisti e le battutine che imperversano sui social da giorni.
Insomma, è più che lecito avere dei dubbi su Jodie Whittaker come Tredicesimo Dottore, anche perché l’abbiamo vista solo camminare e scoprirsi il volto. Non ha ancora detto una battuta, non ha ancora fatto assolutamente nulla. Ed è normale essere affezionati alla figura del Dottore come un uomo, perché siamo stati abituati per 54 anni a vederlo così.
Ma questa Serie è improntata sul cambiamento e non darle neanche un’opportunità, dire che si vuol smettere di guardare Doctor Who senza neanche prima vedere qualche puntata dell’undicesima stagione, vi sembra davvero la cosa migliore?