Siano lodati i sottotitoli! Vi sembrerà strano ma è questo il modo migliore per iniziare un elogio a Doctor Who non in quanto Serie Tv fantascientifica, divertente e profonda ma in quanto insegnante madrelingua d’inglese. Credo che il nostro rapporto con questa materia scolastica sarebbe stato ben diverso se in classe ci fosse stato Tennant o Capaldi. O sbaglio?
Spesso ci sono cose che – prese per il verso sbagliato – proprio non riescono a essere digerite. E questo capita sempre di più con le lingue che vengono insegnate a scuola.
Sarà perché i professori non riescono a far appassionare i ragazzi, o forse dover studiare contemporaneamente tante materie non permette di approcciarsi correttamente allo studio della lingua, ma conosco tante persone che quando erano a scuola odiavano l’inglese. Uscite da scuola invece, grazie alla passione per le Serie Tv, queste stesse persone hanno raggiunto con il tempo livelli davvero straordinari. Compiendo un percorso progressivo, quindi dal guardare Serie in originale con i sottotitoli in italiano, poi con quelli in inglese, sono riuscite a far proprie le regole della lingua, i suoi suoni e soprattutto le frasi idiomatiche. L’inglese che impariamo a scuola non è di certo quello che parlano nel Regno Unito! A parte le varie sporcature determinate dalla proprietà linguistica anche dei singoli parlanti nativi, ci sono alcune costruzioni ipercorrette che non vengono usate quasi mai nella vita di tutti i giorni.
Le Serie Tv britanniche, essendo specchio della realtà, riportano anche esempi di un linguaggio più sporco e meno vicino alle regole del british english che pensiamo di conoscere.
Decidere di guardare una Serie Tv in lingua originale non è una cosa semplice, soprattutto quando la Serie in questione è britannica. Infatti se l’americano è più facilmente comprensibile, perché le parole vengono scandite bene e c’è maggior corrispondenza tra grafia e pronuncia, in inglese le cose sono ben diverse.
Quanto è celebre il Doctah urlato dai vari compagni proprio in Doctor Who? “Doctah” sta per Doctor… semplice da intuire ma solo perché è il titolo della Serie! Sono molte le difficoltà che si incontrano guardando questa pietra miliare della tv britannica, ma devo dire che si affrontano con piacere. Chi potrebbe mai sapere cos’è uno screwdriver, a meno che non faccia l’elettricista in UK? Un fan di Doctor Who ovviamente! Il sonic screwdriver è il cacciavite sonico che il Dottore usa per fare tantissime cose: aprire serrature, amplificare suoni, per fare diagnosi mediche… Quindi, guardando una Serie di fantascienza, si imparano cose inaspettate.
Guardare qualsiasi Serie in inglese arricchisce il nostro vocabolario di termini che appartengono al lessico base di ogni parlante. Spesso impariamo a comunicare grazie al fatto che i personaggi parlano tra di loro e descrivono la realtà che li circonda. Il caso di Doctor Who è abbastanza anomalo perché la realtà che circonda i nostri protagonisti deve essere descritta con un lessico tecnico-scientifico. Lo spettatore di Doctor Who potrebbe finire per avere maggiore competenza linguistica settoriale di un bravo studente di inglese. Infatti, non è detto che uno straniero che parli bene questa lingua conosca i termini relativi all’universo, alle navicelle spaziali e alla fantascienza.
Questa Serie però non è solo scienza, tecnica e viaggi nel tempo e nello spazio. Doctor Who ha la sua bella dose di filosofia con cui dobbiamo fare i conti.
Si parla della vita, della morte, dell’immortalità. Si affrontano conflitti mondiali e più intimi, situazioni rischiose per l’universo o per un singolo individuo. Il Dottore poi ha sempre una perla di saggezza da dispensare, nascosta a volte da battute goffe. Indimenticabili anche i discorsi di Eleven, soprattutto quelli fatti durante i momenti di estrema tristezza.
Tra una risata e una lacrima, i Whovers (i fan del Dottore) riescono quindi a imparare e affinare una seconda lingua.
La cosa bella è che l’inglese non è tutto uguale! Lo accennavamo prima parlando dell’americano, ma in realtà anche negli stessi confini del Regno Unito – ma che dico, della stessa Inghilterra – i dialetti, e di conseguenza gli accenti, sono molto diversi.
Basti pensare che Peter Capaldi è scozzese, Jodie Whittaker dello Yorkshire, Matt Smith è di Northampton; sono zone molto diverse tra loro e con specifiche particolarità linguistiche. Chiaramente stiamo parlando di attori – quindi professionisti che hanno studiato dizione – ma è certo che ognuno di loro abbia delle peculiarità date dalla loro provenienza. Lo stesso capita per gli attori italiani, ma a meno che questi non parlino in dialetto stretto noi riusciamo a capirli senza problemi perché comunque parlano la nostra lingua. Quando si tratta di dialetti di una lingua straniera, le cose si complicano e si presenta allo spettatore una sfida in più.
Alla fine, però, è nel modo in cui la sfida è accolta che sta tutta la differenza.
Se si impara divertendosi, qual è il problema? Se vedere Doctor Who stimola la fantasia e la creatività, se vi fa leggere fanfiction in lingua inglese, vi fa vedere su youtube video fanmade o interviste c’è solo da guadagnarci. Probabilmente una ricerca approfondita vi farà trovare perle non ancora doppiate o sottotitolate, e la curiosità vi spingerà a testare ancora di più le vostre capacità… e come si dice: “dove c’è gusto non c’è perdenza!” Sforzarsi per interpretare l’ultima news sulla nostra Serie preferita non è di certo paragonabile a leggere e comprendere un articolo sull’inquinamento!
Quindi, lunga vita a Doctor Who che potrà rendere tutti i suoi spettatori dei perfetti english speaker, oggi e negli anni a venire. E – perché no? – potrà insegnarvi anche un po’ di francese… quindi sottotitoli alla mano, cuffiette pronte per cogliere ogni parola e allons-y!, il re-watch ci aspetta.