Doctor Who.
Quando sento parlare di Doctor Who sui social, sono due le domande che sento fare più spesso da chi si affaccia per la prima volta alla serie. Da dove iniziare? Di che cosa parla?
La prima è abbastanza semplice: prima stagione del cosiddetto New Who (2005). La risposta alla seconda è altrettanto scontata: parla di un alieno che viaggia per tutto il tempo e lo spazio su una cabina blu accompagnato da dei compagni. Chiunque segua la serie può però concordare con me quando dico che illustrare così la trama di Doctor Who è riduttivo e non rende affatto giustizia alla serie. Ed ecco il perché di questo articolo: spiegare di cosa parla Doctor Who e soprattutto perché dovreste assolutamente guardarlo (qui potete trovare anche una splendida lettera d’amore di un fan alla serie).
Su qualsiasi sito troverete scritto che Doctor Who è una serie di fantascienza, questo è vero, ma fino a un certo punto. Proviamo a paragonarla con un altro prodotto dello stesso genere, Star Trek ad esempio. Vi renderete conto che sono estremamente diverse. Quest’ultima trova la sua ragion d’essere esplicitamente nella fantascienza. Ogni episodio è a sfondo fantascientifico, si viene sempre a contatto con nuove forme di vita, nuovi pianeti e nuove civiltà, nuove avventure per arrivare là dove nessun altro è mai giunto prima.
Per Doctor Who invece la fantascienza è un pretesto per parlare di qualcosa di diverso: legami.
Esatto, può sembrare semplice, ma se dovessi descrivere Doctor Who con una frase direi che è una serie che parla di legami. Di emozioni. Ecco il suo fulcro: ogni rapporto che si instaurerà nella trama riuscirà a colpirvi e a restarvi impresso per qualche motivo. Ogni companion che metterà piede nel Tardis sarà a modo suo unica, così come unico sarà il legame che questa creerà col Dottore. Non si tratta solo di rapporti romantici o amicali, alcuni sono molti più complessi di così, basti pensare a quello del nostro Signore del Tempo col suo amico d’infanzia, il Maestro.
Un’amicizia più vecchia della tua intera civiltà ( = umana), e infinitamente più complessa.
Ogni episodio ha una sua particolarità e un personaggio che riuscirà a colpirvi, a impressionarvi, a restare nel vostro cuore per un motivo o per un altro.
Un ulteriore punto forte di Doctor Who è la profondità e l’umanità dei suoi personaggi, così veri da sembrare compagni dello spettatore, oltre che del Dottore stesso. La storia di Rose Tyler e di Ten riuscirà a fare emozionare molti di voi, altri invece rimarranno colpiti dalla favola di Amy Pond e dell’amore di Rory per lei. O, ancora, si invaghiranno della ragazza impossibile: Clara Oswald.
I legami sono talmente profondi e radicati da risultare più reali di qualsiasi altra cosa, e attorno a essi ruota l’intera serie.
Un’altra particolarità del prodotto britannico è che, e qui riprenderò una frase pronunciata da Peter Capaldi (interprete del Dodicesimo Dottore): “Tutti creano Doctor Who”. Più volte mi è capitato di rivedere un episodio ad anni di distanza e interpretarlo, o farlo mio, in maniera completamente diversa rispetto alla precedente visione. In base alla vostra età, alla vostra sensibilità, o in base al vostro umore, riuscirete a cogliere dei significati differenti rispetto ai miei, o a quelli di altri.
Ogni episodio ha dei suoi insegnamenti che fanno da sfondo, dei concetti, delle perle che gli autori cercano di consegnare agli spettatori, o anche soltanto degli spunti che li guideranno verso altre riflessioni. Doctor Who è una serie in grado di starvi vicino e aiutarvi di fronte a qualsiasi problema. Non è facile divertire e allo stesso tempo far riflettere su temi come la depressione, l’amore, la speranza, la guerra e tanti altri.
Insomma, tutto ciò che è successo e che accadrà, tutto il tempo e tutto lo spazio, si trovano al di là delle porte di quella cabina blu. Da dove volete iniziare?