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Doctor Who 15×01 – La Recensione dell’attesissimo ritorno: Stesso Dottore, nuova companion

Doctor Who

ATTENZIONE! L’articolo contiene SPOILERS del primo episodio della nuova stagione di Doctor Who.

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Doctor Who è tornato e noi siamo tornati sul TARDIS! Dopo lo speciale natalizio insieme a una companion d’eccezione con il volto di Nicola Coughlin, Ncuti Gatwa torna a vestire i panni del quindicesimo Dottore. Se possibile con outfit ancora più eccentrici e decisamente in linea con la sua personalità sopra le righe. Perché questo Dottore è quello della Gen Z. Verità innegabile con la quale meglio venire subito a patti, altrimenti rischiamo di farci male. Lo è nello stile, nell’estro, nei toni e nell’animo. L’alieno di Gallifrey alterna momenti di profonda emotività (la lacrimuccia facile di Gatwa sembra ormai il suo marchio di fabbrica) ad atteggiamenti di totale indifferenza. C’è l’infantilità del primo Eleven, ma manca quella ingenuità. C’è lo spirito di Ten, ma è assente il carisma. E poi si, c’è anche la serietà di Twelve, ma non lo stesso istinto protettivo.

Il quindicesimo Dottore è un pot-pourri di tutto, reduce di una lista sostanziosa di predecessori. Eppure non possiamo fare a meno di notare, a torto o a ragione, che gli manca ancora un certo quid, un elemento che lo distingua davvero da tutti gli altri. Persino nell’outfit, la scelta di non possedere un capo unico potrebbe far storcere il naso agli spettatori fedelissimi. In fondo il Dottore è stato anche questo. Dal gilet di Ten, al bow tie di Eleven, passando per la sciarpa a righe di Four e persino delle braghe di Thrirteen. Ncuti Gatwa ha fatto suo il Dottore, infondendolo di un innegabile fascino, forse mettendo così tanto di se stesso da rendere difficile da definire dove davvero finisca il primo e inizi il secondo.

Dopo la cesura netta compiuta da Russell T. Davies, Doctor Who riparte da zero.

La quattordicesima stagione segna la fine di un’era e l’inizio di una nuova, suggellata dall’accordo in esclusiva con Disney+. Gli episodi speciali capitanati da David Tennant dicono addio ai tempi bui della serie tv per abbracciare una rinnovata joie de vivre con Ncuti Gatwa. Ma sarà tutto oro quello che luccica? La quattordicesima stagione è, di base, una buonissima prima stagione. Vengono poste le basi per affezionarsi alla nuova versione del Dottore, ci sono tantissimi easter eggs, una lore che viene dal passato e una companion che guarda al futuro. Non mancano poi quei tipici episodi stand-alone, brillanti per antonomasia come in questo caso 73 Yards.

Peccato solo per quel finale (qui la nostra recensione) che ci ha lasciato con più domande che risposte e con la spiacevolissima sensazione che sia stato tutto scritto all’ultimo minuti. Il finale, infatti, ha introdotto Sutekh, dio della morte. Anzi sarebbe meglio dire reintrodotto, dal momento che il cagnolone infernale era già apparso durante l’era di Tom Baker. Solo che un’annunciatissima battaglia epica si è conclusa, in verità, in maniera molto scialba lasciandoci con l’acquolina in bocca e la speranza che il suddetto pantheon possa essere maggiormente esplorato. Magari proprio in questa quindicesima stagione.

Belinda Chandra nella nuova stagione di Doctor Who
Credits: Disney+

Stesso Dottore, nuova companion.

Dopo Ruby Sunday e il mistero del suo nome, sembra proprio che anche questa volta il nostro Time Lord avrà a che fare con una bella gatta da pelare. Belinda Chandra si unisce al viaggio attraverso il tempo e lo spazio, anche se sicuramente non era nelle sue intenzioni. L’infermiera, infatti, vorrebbe solo tornare a casa sua a Londra, ma sembra che qualcosa o qualcuno voglia impedirglielo a tutti i costi. Le avventure che ci aspettano nelle prossime puntate rappresentano la strada più lunga per ritornare al punto di partenza, alternando come sempre il passato storico e il futuro fantascientifico. Scritta da Russell T Davies e diretta da Peter Hoar, la prima puntata dà l’avvio alla quindicesima stagione di Doctor Who con la più classica delle avventure.

Ci sono i robot, un pianeta lontano, i ribelli, un cattivone segreto e il Dottore che corre a perdifiato, mentre tenta di tenere tutti al sicuro.

“The Robot Revolution” ci introduce Belinda Chandra, una infermiera decisamente sicura di sé che viene rapita da robot alieni, convinti che sia la loro regina. Diciassette anni fa, infatti, Belinda riceve in dono una stella dall’allora fidanzato Al che si scopre però ha lasciato poco dopo a causa di diversi e numerosi atteggiamenti tossici. Inutile dire che il caro Al per guarire il suo cuoricino spezzato, decide bene di fondersi con i robot e di dare inizio a una guerra. Anni dopo è quindi lo stesso Al, ormai totalmente fuso con le macchine, a inviare sulla Terra i robot per rapire Belinda e trasformare anche lei in un ibrido donna-macchina. E tutto questo per un rifiuto e una frattura temporale.

Infatti, è quest’ultima a creare un loop di azione e reazione che coinvolge non solo Belinda e Al, ma anche il Dottore. Ma perché il diploma di stella è finito inizialmente su Belinda-1? E chi ha chiesto al Dottore di cercare Belinda all’inizio? Nessuna di queste domande ha al momento una risposta, facendoci supporre che una storyline ben più grande sia nei progetti di Russell T. Davies per questa quindicesima stagione di Doctor Who.

Il Dottore, giunto sul pianeta circa sei mesi prima di Belinda proprio a causa della strana frattura nel tempo, si unisce alla ribellione. Cercando nel contempo di capire perché i robot siano interessati a Belinda. Il twist finale ammicca a tematiche per nulla leggere, però lo fa in maniera così sottile da farci lasciar correre. Il riferimento agli incel è il modo di Davies di dire “non mi sfugge cosa sta accadendo al mondo”, però certo approfondire in uno show per famiglie come Doctor Who non è una scelta da tutti.

Ncuti Gatwa torna nei panni del Dottore
Credits: Disney+

“The Robot Revolution” richiama, neppure tanto alla lontana, il ben noto episodio “Revolution of the Daleks”.

Gli acerrimi nemici del Dottore, che mancano da un po’ di tempo sul piccolo schermo, tornano alla memoria in questa punata. Dove, dulcis in fundo, troviamo anche un Davros versione Temu, con tanto di delirio di onnipotenza e carrozzina.

La vera differenza è data, piuttosto, dalla nuova companion. Belinda Chandra, che solo in apparenza potrebbe ricordarci una certa Impossibile Girl, nn ha alcun interesse a diventare l’ennesima companion del Dottore. Smascherando, praticamente da subito, lo charm e l’irrequietezza del Time Lord, Belinda si impunta per tornare a casa sua. Una piacevole scoperta e, sicuramente, un piacevole cambio di rotta rispetto al passato. Non possiamo che domandarci con curiosità quali risvolti prenderà questa quindicesima stagione di Doctor Who e quale minaccia sta fratturando le pieghe del tempo.

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