È difficile liberarsi delle sensazioni provate durante la visione di un episodio di Doctor Who. Ed è altrettanto difficile identificarle tutte. Le avventure che abbiamo vissuto con il Dottore e i suoi compagni sono diventate le nostre avventure e le nostre battaglie, così come nostri sono diventati i valori e gli insegnamenti di questo mad man with a blue box. Eppure i tempi passano, le cose cambiano e, per alcuni di noi, ciò che prima era entusiasmante adesso non lo è. Non riconosciamo più le potenzialità di una storia che prima sapeva essere semplice ma anche solenne, gioiosa e allo stesso tempo dolorosa. Tutto in queste ultime due stagioni, salvo la felice e soddisfacente scelta di rendere il Dottore una donna, sembra riciclare il passato nel modo più monotono.
Siamo delusi perché pensavamo che una serie tv come questa avrebbe continuato a suscitare il nostro interesse. In fin dei conti Doctor Who è sopravvissuto a decenni di storia della televisione rivelandosi capace di attrarre le menti di qualsiasi generazione. Probabilmente ci sbagliavamo, anche se, forse, seguendo queste 5 regole potrebbe tornare il nostro amato telefilm di un tempo.
1) Rinnovare Doctor Who, ma con giudizio
Era ora che il Dottore fosse una donna. Dimentichiamoci della tradizione e gettiamo nel cestino tutte quelle idee secondo cui il Dottore sarebbe dovuto essere un uomo perché per decenni siamo stati abituati a vederlo tale. No. Il Dottore è camaleontico e può rigenerarsi in qualsiasi essere vivente. Proprio per questo motivo la scelta di renderlo una donna si presentava tra le migliori idee mai avute. Allora perché, nonostante sia interpretato anche dalla splendida e brava Jodie Whittaker (che sembra lascerà presto il cast) spesso l’interesse nei suoi confronti finisce sotto terra?
Ebbene, una risposta c’è e risiede nel fatto che il Dottore di Jodie non appaia per nulla nuovo. Non è genuino né tantomeno profondo ma è malamente costruito sull’ombra lasciata dal Decimo e dall’Undicesimo. Certo, non possiamo negare che sia sempre difficile cercare di affezionarsi al nuovo volto o al nuovo carattere del Dottore. In effetti, come Clara, provavamo diffidenza guardando proprio il volto del Dodicesimo. Eppure, puntata dopo puntata lo abbiamo amato perché abbiamo capito che, pur essendo diverso dai suoi sé passati, lui era una parte ancora nascosta del Dottore che dovevamo scoprire. Il Tredicesimo non lo è, è una copia che ancora risulta difficile inquadrare sebbene le basi per la resa di uno splendido personaggio fossero state poste all’inizio.