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Le 5 regole d’oro che Doctor Who deve assolutamente rispettare per tornare quella di una volta

3) Il Pathos in Doctor Who è necessario

Doctor who

Soffermandoci sul revival iniziato nel 2005, possiamo considerare una serie tv che sin dai primi episodi ha puntato sulle emozioni, non curandosi degli orribili effetti speciali che all’inizio accompagnavano la storia. Si tratta quindi di un prodotto umile il cui successo si deve tutto alle capacità di Russell T. Davies di creare puntate come La fine del Viaggio o Natura Umana, o allo stesso Steven Moffat creatore di episodi come Mandato dal cielo, da inserire tra i 10 migliori episodi dell’era di Capaldi. Le azioni di ogni protagonista, persino i dialoghi più semplici e ironici, come quelli di Jack Harkness nella prima stagione, sono inseriti con criterio perché il successo si ottiene solo col provocare nello spettatore qualsiasi forma di emozione che porti ad affezionarsi ai personaggi, anche ai cattivi come il Maestro.

Tutto ciò non accade nelle nuove puntate di Doctor Who. Unica eccezione è rappresentata dall’episodio dedicato a Rosa Parks, in cui i nostri sentimenti sono più che altro scatenati dal fatto che già conosciamo la storia ed empatizziamo per il soggetto protagonista.

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