Alieno di 2000 anni circa, munito di due cuori, cacciavite sonico, cabina telefonica spazio-temporale (più grande all’interno!) e provvidenziali abilità trasformistiche cerca compagni di avventure. Risate assicurate. I pianti pure. A spiegare Doctor Who in due parole ci vuole poco. Vogliamo provare a dare qualche dettaglio in più in due minuti?
Prima di proseguire, una raccomandazione: attenzione agli spoiler!
Il Dottore, ultimo Signore del Tempo di Gallifrey, viaggia nel tempo e nello spazio a bordo del TARDIS. Affronta pericoli e risolve situazioni impossibili con incredibile intelligenza, parlantina a mitraglia, un cacciavite che funziona su tutto eccetto il legno e con l’aiuto di vari compagni di viaggio. E di una donna che è sua moglie, ma lo scoprirà dopo. E che in teoria doveva ucciderlo. Dettagli.
Tra i suoi nemici abbiamo gli avversari dei Signori del Tempo nella guerra che li ha spazzati via: i Dalek. Invincibili polpi spaziali in armature che sembrano caffettiere equipaggiate di sturalavandini prensili e fruste da cucina a laser. Hanno un temperamento alla nitroglicerina e una passione per lo sterminio.
Ci sono gli angeli piangenti, alieni-statua che ti spediscono indietro nel tempo (se mi mandassero a un quando di mia scelta, quasi ci starei). Troviamo il Silenzio, nemico inquietantissimo e di cui si fatica a serbar memoria.
C’è il Maestro, altro Signore del Tempo e nemesi storica del Dottore. Scopriremo che i Gallifreyani non sono poi così estinti come credevamo. Ops.
Dulcis (si fa per dire) in fundo, abbiamo i Cybermen, alla cui nascita abbiamo assistito la scorsa stagione, maledicendo quel mostro senza cuore di Moffat per la 26362millesima volta. (Doctor Who ti strazia l’anima un episodio sì e l’altro pure, fateci il callo). In seguito a quest’ultima battaglia c’è stata l’ultima rigenerazione del Dottore.
Eh sì, perché i Signori del Tempo sono duri a morire. Quando qualcosa potrebbe ucciderli parte il processo di rigenerazione. Peccato che ogni volta il Dottore cambi aspetto. E personalità. Quindi non muoiono ma è come se morissero. RIPETUTAMENTE. E ogni volta soffriamo come disgraziati. Bella fregatura!
La nuova stagione è ormai alle porte, e con essa un nuovo Dottore. Dopo lo straziante addio di Capaldi speriamo che i nostri cuori vengano conquistati ancora. Come ogni volta.