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Ed eccoci qui, dopo oltre due settimane da quando è finita la nona stagione di Doctor Who, con il lutto nel cuore e un vuoto nei nostri sabati sera. Sì, certo, abbiamo più tempo per uscire con gli amici, ma non raccontiamoci balle, preferiremmo di gran lunga passare la serata a guardare un nuovo episodio e poi a commentarlo, esaltandolo o distruggendo, e a bestemmiare Moffat perché – si sa – male non può fare, visto che in qualunque caso ci avrà calpestato il cuore. Quando va bene.
E allora, visto che Doctor Who ci manca così tanto e che, dopo lo speciale di Natale, dovremmo prepararci ad affrontare lunghi mesi senza il Dottore (parlo per voi, perché io andrò di rewatch pesante!), e visto che questo 2015 sta finendo ed è tempo di bilanci, ho preparato per voi le pagelle di questa stagione.
- DOTTORE 10
Volevo dargli un nove (sarei una professoressa cattivissima, di quelle che odiano tutti!), ma dopo averlo visto in Heaven Sent credo che non dargli il massimo sarebbe una vergogna. Questo voto lo merita innanzitutto Peter Capaldi per la sua straordinaria interpretazione, che non ha mancato una sola volta di farci emozionare. L’abbiamo visto arrabbiato, disperato, burbero, impacciato, furioso oltre ogni limite, ma anche spaventato, fragile, debole persino. E Capaldi non ha mai toppato, anzi ha reso questo suo Dottore più umano che mai, forse persino più di Ten (e i fan di Tennant non mi sbranino: sono troppo magra, sarei un magro pasto).
Gran parte del merito va sicuramente anche a Moffat, innanzitutto per avergli scritto un monologo di cinquantacinque minuti come quello di Heaven Sent, e poi per averlo utilizzato al massimo, spingendolo oltre ogni limite e facendosi perdonare per la prudenza dell’ottava stagione, in cui Twelve era quasi subordinato a Clara, vera protagonista di quelle puntate. Qui ormai il Dottore brilla di luce propria, facendosi amare come non mai.
Quindi, diciamogli ancora una volta: grazie Dottore, grazie Capaldi e, per favore, non rigenerarti tanto presto!