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Selena Gomez: My Mind & Me – La Recensione del nuovo documentario sulla salute mentale

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Che non sarebbe stato un documentario leggero me lo aspettavo. Questo perché ho sempre ammirato molto Selena Gomez e per questo ero anche al corrente di tutti gli alti e bassi che la cantante ha dovuto affrontare nel corso della sua vita. My Mind & Me, però, mi ha davvero colta alla sprovvista, riuscendo a fare a meno di aneddoti inutili e arrivando a colpire dritto al cuore.

Un’ora e mezza di documentario che vola e vorremmo non finisse mai. Una sorta di viaggio mentale confuso, che da una parte mi fa provare compassione per lei, dall’altra mi apre gli occhi su quel sogno americano che spesso viene idealizzato dall’industria cinematografica. Selena Gomez non si nasconde più e decide di parlare, laddove molti altri hanno taciuto portandosi addosso un fardello troppo pesante che ha finito per schiacciarli. Un esempio? Robbie Williams.

La fama è tutto? In My Mind & Me scopriamo che non è così

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Selena Gomez (640×360)

Il documentario inizia nel 2016 con Selena Gomez alle prese con la preparazione del suo tour. Appare già profondamente turbata, scontenta di un corpo che definisce ancora esile e troppo da bambina, inconsapevole che pochi anni dopo l’avrebbero offesa per il motivo opposto.

Il vestito non va bene, la sua performance neanche, ma questi giudizi non arrivano dal pubblico, tantomeno dal manager. Sono i sussurri che Selena sente costantemente nella sua testa, convinta di non essere mai abbastanza.

La Gomez si scusa, piange spesso, si arrabbia e poi sembra invece la persona più pacata del mondo. Anche a questi atteggiamenti darà un nome: bipolarismo. Disturbo per il quale la cantante continua tutt’ora a curarsi e che a causa dei farmaci non le consente di realizzare uno dei suoi sogni: quello di diventare madre.

La malattia

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Selena Gomez: My Mind & Me (640×360)

A far compagnia a Selena, oltre che alla fidata amica Raquelle e alla cugina Priscilla, è il Lupus, una malattia autoimmune dal carattere cronico (che fa sì che il sistema immunitario, invece di proteggere e difendere, aggredisca l’organismo), che la porta ad avere spesso forti dolori. Questa compagna di viaggio indesiderata non le porta via solo l’energia, ma la costringe a un trapianto di rene, avvenuto nel 2017 grazie alla donazione dell’allora migliore amica Francia Raisa.

Selena Gomez ci porta con sé durante le interminabili 5 ore di cura, ci porta con sé nei giorni in cui non riesce neanche ad alzarsi dal letto, ci racconta di quando non vede una soluzione al problema.

Solo di recente, inoltre, la cantante ha rivelato in un’intervista di aver pensato al suicidio.

My Mind & Me, letteralmente

Selena Gomez: My Mind & Me (640×360)

Come si legge dal titolo, Selena ci racconta (o almeno prova a farlo) ciò che succede nella sua testa. La cantante è costantemente insoddisfatta, e ammette proprio di non voler essere famosa ma che se proprio deve esserlo sente di dover dare un senso a ciò che fa.

È proprio questo pensiero che la porta a voler far del bene, impegnandosi attivamente nel volontariato in Kenya, periodo molto felice della sua vita in cui si sente libera dagli impegni da star. Tuttavia, come le ricorda Raquelle, non basta spegnere il cellulare e cambiare continente, i problemi l’avrebbero aspettata senza dubbio a casa.

Come promesso, al ritorno l’impatto brusco con una realtà evitata la fa sprofondare nuovamente nella depressione, aggravata dai dolori del lupus. Selena sembra non voler reagire e aggredisce l’amica che cerca di spronarla a fare qualcosa al di fuori degli impegni lavorativi che la seguono da quando ha solo 7 anni.

L’infanzia di Selena Gomez

Selena Gomez: My Mind & Me (640×360)

L’infanzia di Selena Gomez è un tassello molto importante per comprendere al meglio il suo stato mentale. Tralasciando la relazione turbolenta con Justin Bieber e i problemi con sostanze e alcool che nel documentario vengono volutamente tralasciati, la salute mentale di Selena è messa a dura prova fin da subito.

Il divorzio dei genitori e il nuovo matrimonio del padre l’hanno fatta sentire abbandonata, sentimento che traspare dal suo volto quando ricorda i bei momenti passati con il padre. Nonostante ciò, Selena riceve tutto l’amore dalla sua famiglia, ma continua a sentirsi profondamente sola.

Tornando nella sua scuola ricorda di quando pranzava da sola, e ci tiene a far presente di come le cose non siano poi tanto cambiate con la fama, essendo che (cito le sue parole) la sua unica amica nell’industria è tutt’oggi solo Taylor Swift. A causa di questa affermazione, l’amica Francia Raisa si è sentita profondamente offesa al punto di defolloware la Gomez sui social.

My Mind & Me, un viaggio nei ricordi

Selena Gomez: My Mind & Me (640×360)

Il documentario AppleTv+ è triste, autentico e grazie a immagini di repertorio ci svela qualcosa di più su una star di cui pensavamo di sapere ormai tutto. La cosa più interessante, a parer mio, è che pensando a Selena Gomez abbiamo sempre attribuito argomenti comprendenti Justin Bieber, Hailey Bieber e i vari gossip che la circondano.

Ho trovato importante la scelta di evitare di parlare di tutto ciò, partendo probabilmente dal momento in cui la cantante ha toccato il fondo, per poi risalire. Selena ripercorre le strade in cui giocava da piccola, va a trovare una vecchia e malata vicina (lacrime assicurate), saluta la vecchia compagna di scuola e i suoi bambini. Questa attività, a detta sua, l’aiuta a tenere le radici con il suo passato. Momento di amore e odio.

Torna poi nella casa d’infanzia e trova le dediche che faceva alla sua crush dell’epoca: Cole Sprouse. Narra i suoi stati d’animo, probabilmente presi da un diario scritto durante la rehab.

Perché vi consiglio questo documentario?

Selena Gomez: My Mind & Me (640×360)

Il nuovo documentario AppleTv+ My Mind & Me su Selena Gomez è qualcosa che tutti dovremmo vedere. Un po’ come quando nei miei articoli vi consiglio This is Us (di cui purtroppo hanno fatto un remake italiano), anche My Mind & Me è un’ottima attività di introspezione.

L’argomento che forse appare più evidente è il “non sentirsi abbastanza”. Selena Gomez, tra le più seguite sui social, con un patrimonio stimato di oltre 80 milioni di dollari, una bellezza naturale come poche: continua a non sentirsi abbastanza. Il tutto aggravato da un ambiente tossico che la vede protagonista di interviste inutili e umilianti.

Si sente quasi in colpa per la sua fama, ammettendo di voler aiutare a tutti i costi il prossimo per sentire di potersi meritare ciò che ha. Il documentario porta a riflettere sul valore dei soldi e della fama che sì, possono rendere apparentemente la felicità, ma si tratta pur sempre di una felicità effimera. Perché se manca l’amore e manca la salute, nessun soldo al mondo può restituirti la salute mentale.