Stiamo parlando di una delle Serie Tv più viste in Italia. Un successo indiscusso che ha permesso la rinascita artistica del suo protagonista: Terence Hill. Stiamo parlando di Don Matteo. Chiunque, e vi sfido a dire il contrario, ha in mente l’immagine bonaria e determinata del sacerdote in bicicletta ormai divenuta una vera e propria icona. Ma come vedremo questa stessa iconica immagine poteva essere ben diversa.
Forse non tutti sanno quanti aneddoti e curiosità ruotano intorno a questa sorprendente fiction italiana che da quasi vent’anni ci tiene compagnia in prima serata. Oltre alle molteplici repliche estive che ci permettono di restare sempre legati al mondo del simpatico prete di provincia. È quindi giunto il momento di conoscerne un po’ di più insieme a voi e tuffarci ancora una volta nel “dietro le quinte” della televisione.
Apprestiamoci quindi a scoprire le 20 curiosità che forse non tutti sanno su Don Matteo!
1. Quando la produzione contattò per la prima volta Terence Hill per proporgli il ruolo di Don Matteo lui era già stato chiamato da Mediaset per valutare la messa in scena di un sacerdote investigatore e paracadutista. La Serie Tv targata biscione però non vide mai la luce proprio a causa dell’esistenza del progetto Don Matteo.
2. Inizialmente la Lux Vide aveva pensato per ricoprire il ruolo di Don Matteo a uno tra Lino Banfi e Giancarlo Magalli. L’impatto sul pubblico sarebbe stato senz’altro diverso.
3. Il nome pensato originariamente per il protagonista era Don Teodoro ma lo stesso Terence Hill, non convinto, chiese di cambiarlo.
4. In origine anche il titolo della fiction ambientata in Umbria doveva essere “Il diavolo e l’acqua santa”. Il nome però non piacque a Terence Hill che propose invece Don Matteo.
5. La prima puntata è andata in onda il 7 gennaio 2000 e i primi due episodi si intitolavano: “Lo straniero” e “Una banale operazione”.
6. Ormai siamo abituati all’immagine di Don Matteo in bicicletta, ma la produzione inizialmente intendeva metterlo in sella a una motocicletta. Poco dopo si decise di optare per un mezzo più sicuro e decisamente più ecologico.
7. Con il pilot di Don Matteo per la prima volta il grande pubblico italiano ebbe l’occasione di sentire Terence Hill recitare in italiano senza doppiaggio.
8. Don Matteo è liberamente (ma marcatamente) ispirato al protagonista dei racconti di G. K. Chesterton: Padre Brown. Anche su questo personaggio, ma nel 2013, è stata prodotta un’interessante Serie Tv dalla BBC.
9. Nonostante in Italia si importino una buona parte di format televisivi, programmi o Serie Tv, il nostro Don Matteo costituisce un’eccezione. Il format, che vede come coprotagonisti anche Nino Frassica e Flavio Insinna, è esportato in molti altri Paesi europei, come Francia, Germania e Finlandia.
10. Il successo ottenuto all’estero da Don Matteo ha permesso la nascita di un telefilm polacco: Ojciec Mateusz, in onda dal 2008. Il ruolo del prete investigatore balcanico è stato affidato ad Artur Żmijewski. La scelta dell’ambientazione è ricaduta sulla cittadina di Sandomierz, che secondo gli autori polacchi ricorda molto la nostra Gubbio.
11. Il format è stato inoltre esportato nel mercato russo. Qui, dal 2014, si è realizzato un adattamento in cui il parroco è invece un rappresentante della chiesa ortodossa. La serie si intitola Atec Matvey e il ruolo di Don Matteo, che diviene un pope della Chiesa ortodossa sposato e con due figli, è interpretato da Vladimir Kolganov. La città che accoglie la serie è Suzdal.
12. Dopo le prime stagioni, gli autori avrebbero voluto far avere una promozione a Don Matteo. È stato però lo stesso Terence Hill a chiedere di rimanere un semplice sacerdote. Questo ruolo infatti, secondo lui, è molto più gradito al pubblico. Contemporaneamente ha chiesto che venisse introdotta la figura di un vescovo. Egli infatti avrebbe reincarnato proprio quelle regole che Don Matteo ogni tanto infrange.
13. L’1 ottobre 2002 Edizioni San Paolo pubblicò un libro dal titolo “Don Matteo: la strategia dello scorpione – La rosa antica“. Il romanzo scritto dalla sceneggiatrice Alessandra Caneva contiene una prefazione dello stesso Terence Hill e riporta la trasposizione letteraria dei due episodi omonimi.
14. Dalla primavera del 2004 il settimanale Il Giornalino pubblica delle strisce a fumetti che si ispirano alla Serie Tv.
15. Nonostante la produzione abbia spostato il set a Spoleto dopo otto stagioni, Terence Hill ha ricevuto la cittadinanza onoraria dal comune di Gubbio. Qui infatti sono stati girati tutti i primi anni delle altre stagioni.
16. In tutti gli episodi andati in onda, Don Matteo non ha mai usato la parola peccato. Questo perché, per Terence Hill, è un termine che potrebbe creare ansia negli spettatori. Invece, secondo lui, il sacerdote deve trasmettere serenità. Quando gli autori avevano iniziato a usarla nella sceneggiatura, l’attore ha deciso in autonomia di sostituirla con sbaglio o errore.
17. Dal luglio del 2016 è nato uno spin-off dal nome “Complimenti per la connessione“. In questi episodi molti dei protagonisti di Don Matteo cercano di far capire allo spettatore, con l’uso di parole semplici e ironia, il linguaggio e i mezzi impiegati per l’utilizzo di Internet. La durata degli episodi è di circa 6 minuti.
18. Nel 2004 il ritorno di pubblico fu così alto da permettere a Don Matteo di superare ampiamente in ascolti il programma Il Grande Fratello che fino a quel momento aveva dominato l’audience della prima serata.
19. Nonostante la grande popolarità della Serie Tv della Rai, ci sono anche alcuni illustri detrattori. Secondo il celebre critico televisivo Aldo Grasso: il telefilm è espressione di un buonismo efferato.
20. A fine riprese di ogni singola stagione, Terence Hill regala a tutta la troupe un capo di abbigliamento con la scritta Grazie e la sua firma.