House M.D., volgarmente conosciuta in Italia come Dr. House, è una serie che ha visto la sua conclusione nell’ormai lontano 2012. Eppure, anche a distanza di tutti questi anni, la sua influenza sul panorama televisivo americano e internazionale rimane un fatto evidente (trovi qui un approfondimento sulla serie). Il merito è quasi del tutto attribuibile al carisma senza tempo del suo dispotico protagonista: Gregory House, un medico drogato, geniale e sofferente. Un uomo capace di lasciare il segno nell’animo dei fan in un modo indelebile.
Lo showrunning di David Shore e la viscerale interpretazione di Hugh Laurie (che gli ha anche causato dei problemi fisici) hanno saputo creare un personaggio unico. Uno di quelli che merita ancora oggi di essere indagato fin nel profondo. A fronte di ben 8 stagioni composte nel complesso di 177 episodi (il più dei quali auto-conclusivi), però, lo sforzo richiesto all’aspirante binge-watcher è tutt’altro che indifferente.
Per venire incontro a chiunque voglia cimentarsi in questa impresa monumentale, noi di Hall of Series abbiamo stilato una lista. Qui elencheremo 6 episodi perfetti per introdurre un nuovo spettatore al diagnostico mondo di Dr. House. Si tratta di puntate auto-conclusive, ben scritte, senza troppi spoiler e che restituiscono un’idea forte circa l’identità della serie.
Prima di cominciare, vi diamo un indizio: non è mai lupus. (Come? Hai già visto la serie? Bene allora, eccoti 5 buoni motivi per fare un bel rewatch)
1×11: Disintossicarsi
Gregory House è un medico, ma è anche un tossicodipendente. In Disintossicarsi, una scommessa lo forza a sospendere per una settimana l’assunzione di vicodin. Si tratta del medicinale di cui fa uso per risolvere almeno in parte il dolore cronico che prova alla gamba. L’espediente narrativo è semplice, ma le sue ripercussioni sul personaggio sono devastanti. Mentre i sintomi dell’astinenza si fanno sempre più intensi, infatti, la vita di un paziente rimane appesa a un filo.
Disintossicarsi è un’introduzione perfetta al personaggio di Gregory House. Un episodio capace di mettere in scena come pochi altri episodi la dicotomia tra il genio della sua mente e le debolezze del suo corpo e del suo animo. La serie ritorna poi sulla tossicodipendenza del protagonista in diversi punti. Lo fa approfondendo il rapporto tra House e il Vicodin, e mostrando situazioni sempre più estreme. Disintossicarsi rimane però un punto di partenza in questo senso fondamentale. Un racconto lucido in una tematica tanto difficile quanto centrale per la caratterizzazione del personaggio.
2×17: Tutto per tutto
House e gli altri dottori del Princeton sono impegnati a giocare a poker in una serata di beneficenza. Intanto, un ragazzino appena dimesso con una semplice diagnosi di gastroenterite cattura l’attenzione di House. 12 anni prima, infatti, una sua paziente presentava gli stessi sintomi. Ma in quell’occasione l’anziana signora morì prima che il medico potesse raggiungere una diagnosi. La donna si chiamava Esther Coyle, un nome che è diventato per House una vera ossessione.
Tutto per tutto è un manifesto all’anarchia di House, un personaggio disposto a disobbedire a tutto e tutti pur di provare la sua ragione. Anche quando ogni elemento del caso sembra dargli torto. Il contrasto tra l’anarchia del protagonista e il sistema di regole ospedaliere in cui è costretto ad inserirsi è uno dei punti cardine della serie. Può una mente geniale disobbedire agli ordini di un suo diretto superiore? Si tratta di un conflitto chiave per le vicende di House, e Tutto per tutto ne rappresenta un esempio perfetto.