Da quando faccio parte della redazione di Hall of Series mi è capitato in diverse occasioni di parlare – o meglio, scrivere – di Dr. House. Questa serie non si smuove dalla mia personale top three dei medical drama. Ma cosa lo posiziona così in alto in una classifica della quale fanno parte anche serie giganti come E.R. – Medici in prima linea e Grey’s Anatomy (quest’ultima puoi recuperarla qui, sulla pagina dedicata di Disney+)? Sono due i fattori da tenere in considerazione. Primo, il fatto che la parte sentimentale (che ovviamente ha avuto una sua rilevanza) non abbia mai preso il sopravvento su quella medica. In seconda istanza, la capacità di mettere fine alla serie senza portarla troppo per le lunghe. Prima, quindi, che fosse troppo tardi per renderla credibile e sensata agli occhi di noi spettatori.
Sono otto le stagioni sulle quali si struttura la serie. Ognuna con i suoi alti e i suoi bassi ma tutte con episodi incredibilmente forti che ci hanno tenuto con il fiato sospeso. O che comunque sono stati particolarmente significativi per l’andamento della storia. E se vuoi approfondire ancor di più quelli che sono i migliori episodi della serie, te li abbiamo elencati qui.
Oggi ripercorriamo insieme Dr. House stagione dopo stagione, focalizzandoci sulle puntate migliori. Quelle che hanno dato alla loro stagione di appartenenza il picco più alto che hanno vissuto e che le hanno rese una più valida dell’altra.
1×11 – Disintossicarsi
Scegliere il miglior episodio della prima stagione di Dr. House è stata una scelta difficile. Almeno quanto quella che si compie quando si deve scegliere tra mamma e papà. A spuntarla in questo caso è stata la 1×11, Disintossicarsi. Questo non perché fosse chissà quanto più bella rispetto alla seconda classificata – Il caso House – ma perché rappresentativa di una delle tematiche più ricorrenti della serie. Parliamo della dipendenza del protagonista. Può o non può House essere un grande diagnosta senza l’aiuto del suo inseparabile Vicodin? Vuole o non vuole almeno provare a esserlo? Disintossicarsi è il primo costretto tentativo di astinenza che gli vediamo intraprendere durante la serie, una settimana senza Vicodin in cambio di un mese senza ambulatorio.
La diagnosi del paziente di puntata diventa ancora più complessa del solito (qui vi abbiamo anche elencato le malattie più strane che abbiamo scoperto grazie ad House). Tra la difficoltà di comprendere cosa abbia e l’intrattabilità del medico che dovrebbe scoprirlo. Il dolore alla gamba cattura tutta l’attenzione di House, ed è così preponderante da portarlo a fratturarsi una mano pur di provare altro. La sua è una settimana fatta di dolore e astinenza. Una settimana che appena giunta al termine lo porta a riprendere in 0.2 secondi il suo amato Vicodin. Quando gli viene chiesto se abbia imparato qualcosa dall’esperienza la risposta di House è “Sì, che sono un drogato”. Ed è ciò che impariamo anche noi, cominciando a conoscere meglio un personaggio che in più di un’occasione metterà la dipendenza al centro di tutta la sua vita.
2×20 – Euforia – Parte 1
Quando un poliziotto si presenta al Princeton-Plainsboro con dei frammenti di proiettile nel cervello in preda a un tanto strano quanto inquietante stato di euforia, comincia una giornataccia che nessuno dei medici dell’ospedale avrebbe mai potuto immaginare. Una giornata che degenera quando non soltanto il paziente continua a peggiorare e non si capisce cosa abbia – cosa solita nella struttura degli episodi di Dr. House – ma quando anche Foreman comincia a manifestare i suoi stessi sintomi.
L’episodio dunque prende una piega diversa: ci preoccupiamo non più per uno sconosciuto personaggio di puntata ma per uno dei nostri, uno di noi, che per tutta risposta alla sua paura di peggiorare graffia Cameron con un ago usato per se stesso, aumentando la probabilità che anche lei sia stata esposta a qualunque cosa lui abbia. Vediamo un Foreman euforico, impaurito dal continuo peggioramento del poliziotto e pericolosamente arrabbiato, una Cameron preoccupata per il suo destino e per quello del suo collega, una squadra che non sa più dove mettere le mani. E quando sul finale il paziente originario muore tutto prende una piega ancora peggiore, rendendo anche negli ultimi minuti dell’episodio impossibile tirare un sospiro di sollievo.
3×20 – Una lezione per House
Tra un episodio e l’altro della serie l’equipe di diagnostica rifila ai pazienti diverse cure tra banali, pesanti e sperimentali prima di arrivare alla reale diagnosi, a volte senza pensare alle combinazioni create e dando priorità alla volontà – a volte bisogno personale – di trovare la soluzione al caso. Ma arriva sempre il momento di dover fronteggiare le conseguenze dei propri metodi, e nel caso di Dr. House il momento è la puntata 3×20. Una ragazza arriva in ospedale incapace di prendere decisioni con la sua testa a causa di un ictus e mentre i medici non capiscono cosa stia causando i suoi problemi lei continua a peggiorare. La squadra si divide in due soluzioni diverse, alle quali Foreman risponde con un’unica cura: la radioterapia.
Quando però si rendono conto del fatto che il problema è causato da un’infezione dovuta a un semplice graffio è già troppo tardi: le radiazioni hanno già annullato il sistema immunitario della donna, ormai destinata alla morte. I sensi di colpa di Foreman sono forti sia per aver trattato male la paziente – che gli ricordava molto se stesso prima della scelta della Facoltà di Medicina -, sia per l’avventatezza delle decisioni mediche. Le sta vicino fino alla morte, ma contemporaneamente mette sul piatto uno dei topic che più rappresentano il suo percorso nella serie: il fatto di star diventando sempre più insensibile ai pazienti, sempre più simile ad House.
4×16 – Il cuore di Wilson
Tutti sappiamo quale sia la portata del rapporto tra House e Wilson, e quanto sia difficile per House (anche se non lo ammetterebbe mai) concepire un mondo nel quale il suo amico mette al centro qualcun altro. Con questi presupposti ogni storia di Wilson parte con il piede sbagliato, a maggior ragione quella con Amber, con cui fin dal principio House ha un rapporto complicato. Ma in un contesto nel quale qualcosa stava effettivamente cambiando, succede il peggio: Amber e House sono vittime di un incidente mentre sono in autobus, dopo che la prima era andata a recuperare House dopo una sbronza al bar. Amber sta molto male e nell’episodio 4×16 di Dr. House è proprio lei – fidanzata per Wilson, amica per alcuni, persona molto conflittuale ma comunque ammirata per altri – la paziente della quale non si riesce a comprendere il problema.
House, con tutte le conseguenze dell’incidente che si vedono anche su di lui, cerca come suo solito una soluzione all’enigma del corpo della paziente, ma contemporaneamente affronta il senso di colpa per aver messo Amber in quella situazione e la paura che per questa stessa colpa Wilson possa allontanarsi da lui. La diagnosi arriva, ma è troppo tardi. Amber viene svegliata dal coma per passare gli ultimi momenti di vita insieme alla persona che ama e noi, che prima forse la odiavamo ma abbiamo ormai imparato ad amarla, soffriamo un po’ insieme a loro.
5×20 – Una spiegazione semplice
A morire nelle serie tv sono sempre e solo i personaggi che mi piacciono, e Dr. House non fa eccezione. La morte in questione è quella di Kutner che, nel corso dell’episodio Una spiegazione semplice, viene trovato da Foreman e Tredici senza vita in casa sua a causa di un autoinflitto colpo alla testa. Il suicidio di Kutner sconvolge tutta la squadra del Princeton-Plainsboro: i medici non riescono a capacitarsi di non aver colto la sofferenza dell’amico e House arriva addirittura ad affermare che si sia trattato di omicidio pur di non accettare la verità dei fatti. Ognuno di loro si relaziona al dolore per la perdita di una persona cara ma anche alla difficoltà di affrontare l’idea del suicidio.
Mentre in ospedale due pazienti, marito e moglie, stanno per morire, House è ossessionato dalla morte del collega, accusando i suoi genitori adottivi di non averlo lasciato essere se stesso solo per non considerare l’idea di non essere riuscito a prevenire il suo atto, e di stare forse per questo perdendo il suo dono. House osserva le foto di un Kutner felice e sorridente, ma trovandone una in cui il suo volto è malinconico si rende conto del fatto che la sua depressione potesse essere presente anche se nascosta da tempo. Ciò però non toglie che la difficoltà nell’accettazione di quanto successo continui ad avere ripercussioni, rappresentate dal fatto che proprio lui e Amber risultino in più occasioni successive la personificazione della mente di House o l’oggetto delle sue allucinazioni.
6×16 – Buco nero
Se la maggior parte degli episodi l’abbiamo scelto per ciò che succede, con Buco nero non è così.
Qui ad aver influenzato la scelta è soprattutto il finale. Quello di un’emotiva A Whiter Shade of Pale prima suonata da House, poi colonna sonora nella sua traccia originale. La canzone conclude un episodio nel quale le bugie sentimentali sono un elemento di sostanziale importanza. La paziente tradisce il suo futuro marito con il padre di lui. Taub cerca di migliorare le cose con sua moglie e le chiede di sposarlo di nuovo. Anche se in realtà ha anche una storia con un’infermiera.
La 6×16 è una puntata che ha molto da dire sulla personalità di Taub. Personaggio che soprattutto in questo contesto ma anche in molte altre occasioni prima e dopo dimostra di non essere quello che si può definire un uomo di sani principi. Altrettanto importante è la sottotrama che si sviluppa tra House e Wilson, amici e coinquilini. Proprio loro, alle prese con le difficoltà dei compromessi del vivere insieme, ma anche con quelle personali. Le note di A Whiter Shade of Pale fanno da sottofondo a un finale che conferma come il protagonista della serie abbia ragione a dire sempre che Tutti mentono. Anche se ciò non sempre significa che la menzogna prima o poi punisca chi la dice.
7×23 – Andare avanti
Andare avanti, il finale della settima stagione del medical drama, è uno degli episodi più forti della serie, nonché quello che segna la definitiva fine della relazione tra House e la Cuddy. L’episodio alterna momenti del racconto attuale – Wilson e la Cuddy sconvolti che parlano con la polizia – con scene di un flashback cominciato tre giorni prima. Mentre Taub prende consapevolezza del fatto di star aspettando due figlie da due donne diverse, House fa fatica ad accettare la fine della relazione con la Cuddy. I dialoghi tra i due non portano a niente, lui è geloso all’idea che lei possa frequentare qualcun altro e vengono messe sul tavolo tutte le carte che porteranno poi al tragico epilogo.
House e Wilson sono fuori casa della Cuddy per riportarle una spazzola lasciata in casa del suo ex, quando vedono che in salotto lei è tra amici, divertita e felice, in compagnia anche di un uomo presentatole dalla sorella proprio per dimenticare il diagnosta. House, ormai già da qualche tempo fuori di sé, costringe Wilson a uscire dall’auto e con questa si lancia dentro casa della Cuddy, sfondandole la parete e mettendo in pericolo lei e tutte le persone lì presenti, compresa sua figlia. Questo epilogo è per la coppia il punto di non ritorno, rappresentazione di quanto il malessere di House sia ormai andato oltre ogni limite affrontabile. Uno degli episodi migliori della serie si conclude con il protagonista su una spiaggia, sorridente. Dopo essersi vendicato in quel modo ma anche consapevole di essere oggetto delle ricerche della polizia.
8×22 – Tutti muoiono
Tutti mentono è il mantra che House ripete fino allo sfinimento a se stesso, ai suoi colleghi e a noi nel corso delle otto stagioni della serie che lo vede protagonista. A tal proposito, le migliori citazioni della serie ve le abbiamo elencate tutte qui. Il titolo dell’episodio finale dunque non poteva che riprendere questo mantra, dando a quel Tutti muoiono un significato ancora più profondo. L’episodio comincia con il medico disteso sul pavimento di un edificio in fiamme, pensando alla volontà di suicidarsi. I suoi ragionamenti sono personificati da allucinazioni nelle quali Amber, Kutner, Cameron e Stacy danno ad House una serie di ragioni per farlo o non farlo. Il medico non vuole andare in prigione sapendo che ne uscirà quando Wilson sarà già morto, ma quando decide di rinunciare al suicidio si vede una grossa esplosione divampare dall’edificio in cui si trova.
House viene dato per morto. Alla sua cerimonia funebre si presentano tutti coloro che nel corso della serie sono stati suoi colleghi, eccetto la Cuddy.
Ma mentre dal pulpito Wilson se la prende con l’amico per il suo atto di egoismo un messaggio sul suo telefono ci fa capire come le cose stiano diversamente. SHUT UP YOU IDIOT, Stai zitto idiota. La serie si conclude con Wilson e House, riuscito a scappare dall’edificio prima che fosse troppo tardi, che si mettono in viaggio in moto insieme. A Wilson non resta molto da vivere, e il suo amico ha scelto di fingersi morto per passare con lui gli ultimi mesi. Per la prima volta non è lui il centro del mondo. E con questo suo atto di profondo amore nei confronti dell’amico si conclude una serie che ci ha dato davvero tanto. È vero che tutti mentono, House compreso. Ma a volte ne vale proprio la pena. Per approfondire il gran finale della serie, abbiamo discusso in un altro approfondimento che vi lasciamo qui.