ATTENZIONE: l’articolo contiene spoiler sull’episodio 125 di Dragon Ball Z.
Dobbiamo rassegnarci, ci sono delle cose che non capiremo mai di Dragon Ball. Perché Junior non sia mai invecchiato di un giorno, per esempio. O se Goku abbia mai avuto un’occupazione seria durante la sua permanenza sul pianeta Terra (a parte combattere i cattivi che volevano distruggerlo, s’intende). O, ancora, in cosa consistesse realmente la morte se l’unica differenza tra un personaggio trapassato e uno vivo era un’aureola sulla testa. Ma tra le trovate più assurde di Dragon Ball, una delle più inspiegabili la ritroviamo nell’episodio 125.
Tornando a casa da scuola, vent’anni fa, tra la smania di buttare all’aria la cartella con i compiti da fare e la frenesia di ascoltare con occhi sognanti la sigla del nostro cartone preferito, sperando (o forse no) di scoprire finalmente se “riusciranno i nostri eroi…” a portare a termine una qualsiasi missione entro l’ora della merenda, anche le sequenze più stravaganti ci sembravano tutto sommato normali, accettabili, equilibrate.
Persino gli episodi filler, croce e delizia della dipendenza da serie tv, avevano un certo fascino e ci riempivano il pomeriggio così come gli sceneggiatori riempivano buchi temporali che altrimenti avrebbero dovuto coprire con voli pindarici troppo arditi e creativamente dispendiosi. Allora bastava dare libero sfogo alla fantasia per staccarsi momentaneamente dalla linea narrativa principale e perdersi nel dolce ristoro del divagare, del perdere il filo per uscire momentaneamente dal seminato e dilungarsi, fare un’innocente deviazione per poi ritrovarsi il giorno dopo, solita ora, solito canale.
“Scuola-guida” è uno dei tanti episodi filler della saga di Dragon Ball.
Abbiamo ormai abbondantemente superato quota 100 (che avete capito, le puntate!), il pianeta Terra è stato già minacciato-devastato-salvato decine e decine di volte, ma un nuovo pericolo incombe sugli ignari terrestri: l’arrivo dei Cyborg. Il Trunks del futuro viene a predire i terribili avvenimenti che seguiranno l’ascesa degli Androidi, di cui per il momento ancora nessuno sospetta nulla.
Dovranno passare tre anni prima che la minaccia diverrà concreta e prima di vedere (di nuovo) Goku e i suoi all’opera nel respingere i cattivi che vogliono distruggere il pianeta. Ora la domanda che l’episodio 125 di Dragon Ball si è posta è stata essenzialmente una: come diavolo avvolgere il nastro e far passare in fretta tre anni senza perdersi in nuovi rivoli narrativi che avrebbero rischiato di diventare inutilmente dispendiosi? Episodio filler! Detto, fatto. In Scuola-guida, i nostri eroi hanno una missione molto particolare, che stavolta non ha niente a che fare con strani mostri da battere, cyborg da disinnescare, pianeti sconosciuti da salvare, sfere del drago da trovare. Niente di così facile e intuitivo.
L’obiettivo di Goku è molto più complesso (e molto più “terrestre”): provare a prendere la patente.
Mentre Gohan viene educato allo stile dei Sayan e Vegeta spompa se stesso nella camera gravitazionale per essere all’altezza delle eroiche gesta di Kakarot, Chichi deve fare su e giù tutto il giorno con le buste della spesa, sola, a piedi, con le gambe e le braccia distrutte, inseguita da cinghiali famelici lungo il percorso, mentre i vicini di casa se la spassano con l’automobile nuova di zecca, sfrecciandole sulla testa e insegnandole che esiste un mondo bello, confortevole e tranquillizzante in cui i mariti accompagnano le mogli a fare la spesa piuttosto che combattere contro creature spaventose tutti i giorni.
La felicità è una scala dotata di tutti i comfort necessari per salire e scendere senza sforzo e Chichi ne vuole una tutta per sé. Rientrata a casa, pensa bene di cantarne quattro a Goku, che è pure uno che mangia parecchio e non gli salta mai in mente di dare una mano a portar su le buste della spesa. Quando una moglie imbestialita incontra un marito scansafatiche, il marito scansafatiche è un uomo morto. E Dragon Ball non fa eccezione.
Chichi vuole un uomo che la accompagni al supermercato con la macchina super figa dei vicini, per cui ordina a Goku di iscriversi immediatamente a una scuola guida e prendere la patente esattamente come tutte le persone normali. È il minimo che si possa chiedere a uno che ha salvato almeno una dozzina di volte il pianeta! E dato che per i successivi tre anni lui e i suoi amici non avrebbero altri programmi se non stazionare in pianta stabile dentro casa, che si accodi anche Junior!
Tra le avventure più assurde in cui si sono trovati invischiati Goku e i suoi amici, quella della scuola guida rimarrà una delle più grottesche di tutta la saga.
Come si spiega a un Namecciano a mettere la retromarcia?
Questo episodio è folle almeno quanto gli outfit dei suoi protagonisti. La t-shirt terrestre di Junior è una delle cose più trash che si siano mai viste in Dragon Ball (abbinamento di colori discutibile, sicuramente da rivedere). Ma folli sono anche i due personaggi terrestri, che in teoria avrebbero dovuto dare una parvenza di normalità a questo episodio.
Il nonnetto alla guida è uno a cui hanno ritirato la patente per anzianità a occhio e croce nel secolo corso, ma se ti azzardi a confondere freno e frizione si inalbera più di un Vegeta a cui hanno staccato la corrente nella camera gravitazionale. L’insegnante di guida di Junior è anche peggio, una specie di invasata che al volante fa più paura di Freezer Imperatore del Settimo Universo. Fortuna che esiste il fenomeno dell’aquaplaning a dare un senso all’essere eroi sulle strade del Giappone: e infatti, quando uno scuolabus pieno di bambini urlanti rischia di finire dritto in un burrone, Goku e Junior possono finalmente fare l’unica cosa che riesce loro: salvare vite.
Il resto, è decisamente da rivedere. Anche i due esaminatori convergono sul detto “extraterrestre al volante, pericolo costante”.
Sollevare autobus, uccidere mostri, sconfiggere la forza di gravità, evocare sfere di fuoco e combattere contro nemici invincibili sarà pure un gioco da ragazzi, ma la patente è una cosa seria. D’altronde, in nessuna scuola guida del mondo avrebbero mai potuto dare la patente a uno con la t-shirt di Junior. Quindi niente, missione fallita. Questa volta i nostri eroi non sono riusciti nell’intento di strappare il foglio rosa e accontentare una moglie arrabbiata.
Dopotutto a Chichi sarebbe bastato chiedere al marito di teletrasportarsi nel supermercato più vicino e trascinare fin dentro casa le buste della spesa, ma si sa: le mogli stanche sono anche mogli vendicative. L’episodio 125 di Dragon Ball Z è insomma uno dei più insignificanti nell’economia globale della trama, ma lotta per la vetta del podio se si tratta di scegliere quello più assurdo della saga. Dopo questa folle digressione tra le strade del pianeta Terra, il tono si fa serio di nuovo, la voce del narratore torna a ricordarci che sì, stiamo davvero guardando una puntata di Dragon Ball Z e non siamo finiti per sbaglio in un episodio crossover di A tutto gas, tre anni sono trascorsi in 20 minuti e la sigla di chiusura ci dà appuntamento per l’episodio successivo.