3) L’aggressione a Carter (Stagione 6×14)
L’immenso bene che Benton prova per Carter lo si vede apertamente per la prima volta proprio durante questo episodio di E.R., in cui John e Lucy vengono accoltellati da un paziente psichiatrico. Così com’è la prima volta in cui lo vediamo perdere la calma e il controllo. In cui le emozioni prendono il sopravvento sulla razionalità. La reazione del chirurgo è un racconto per immagini di ciò che significa affetto, amicizia, cura, paura di perdere qualcuno.
Il modo in cui Peter corre scendendo le scale tra chirurgia e pronto soccorso. L’ansia nei suoi occhi e nel tono della voce, quando arriva al capezzale del suo ex-studente ferito gravemente. Quelle due parole urlate allo staff: “È cosciente?!”. La testardaggine nel voler essere lui a operarlo insieme al Dr. Anspaugh. Il riguardo durante il post-intervento, quando esegue su Carter alcuni test per capire se le cose sono andate per il meglio. Il silenzio tra lui e John, quando quest’ultimo gli domanda se Lucy è morta.
Il loro rapporto e la conoscenza che hanno l’uno dell’altro sono giunti a un livello talmente profondo che a volte non servono nemmeno le parole. Basta uno sguardo per capirsi. Il duo qui è al massimo della sua bellezza. E non è un caso che questo episodio sia tra i più amati dai fan. Perché Carter e Benton sono lì, a ricordarci quanto sia bello che due persone, seppur molto diverse, possano volersi bene come padre e figlio, attraverso i gesti e le azioni. Al di là delle parole, dello scorrere degli anni, delle scelte e dei cambiamenti.
4) Benton accompagna Carter alla clinica di disintossicazione (Stagione 6×22)
In seguito alla morte di Lucy, Carter non è più lo stesso. Ha perso la dolcezza e la delicatezza che lo hanno sempre contraddistinto. Si comporta in modo strano, manca di lucidità, è depresso. Irriconoscibile. Non passa molto tempo prima che i colleghi si accorgano del cambiamento e dell’abuso di fentanyl, un oppioide di cui è diventato dipendente.
Nessuno riesce ad aiutarlo e a convincerlo a ricoverarsi in una clinica di disintossicazione ad Atlanta. Nessuno eccetto il Dr. Benton. Questo momento tra i due è uno dei più intensi e drammatici tra quelli visti nelle stagioni di E.R. e ci dice molto sull’unicità del loro rapporto. Che Carter sia affezionato al suo ex-maestro lo ha sempre dimostrato, ma la tenerezza questa volta viene da Benton. Quando John, di fronte ai dottori Weaver e Greene, prova a mentire pur di nascondere il suo problema, Peter è presente, silenzioso e attento. Preoccupato ma calmo. In ascolto ma senza giudicare. Carter sa che il suo ex-insegnante ha capito. Lo sa perché glielo si legge in faccia. A entrambi.
Così John decide di andarsene ma viene rincorso da Benton, che gli chiede di salire in macchina, per andare in aeroporto. I due discutono e l’intensità raggiunge il suo apice nell’esatto istante in cui parte il pugno, diretto sul volto di Peter. Lo stesso istante in cui gli occhi di Carter si riempiono di lacrime, consapevole di quello che ha appena fatto. Si appoggia alla spalla del suo maestro e si lascia andare. Il dispiacere di Benton è visibile in ogni sguardo, in ogni smorfia, ma grazie a lui John andrà ad Atlanta e tornerà quello di sempre.