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Lettera di Vincent a Eric, un anno dopo il confronto

Vincent indossa il costume da Eric per trovare Edgar (Google immagini - Yahoo News UK)
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Caro Eric,

in questo anno trascorso dal nostro ultimo e fatale litigio ho pensato e ripensato tante volte che forse non avrei dovuto ucciderti del tutto. Eri insopportabile! Ti ergevi enorme e peloso accanto a me nei momenti più difficili mentre cercavo Edgar come un forsennato… diventando lo specchio della peggiore versione di me. Con la tua voce profonda e penetrante mi provocavi e mi facevi sentire ancora più inadatto, impotente e incredibilmente vittima di me stesso. Cercavi puntualmente di farmi rimanere lucido, ma io piuttosto che starti a sentire, mi sarei lasciato affogare nelle sostanze più forti in circolazione.

Non che non l’abbia comunque fatto, però mai come in quegli attimi di vuoto devastante avrei davvero voluto. Quanto puzzavi di supponenza e insofferenza dio solo lo sa! Eri diventato un’ossessione, un pensiero fisso nella mia mente e nella mia realtà più vicina. Sei riuscito così tanto a infiltrarti dentro di me da convincermi che dovevo darti un corpo e una voce in modo da renderti riconoscibile davanti al mondo intero. Avevi deciso che io mi ostinassi a credere che soltanto in questo modo avrei ritrovato il mio bambino. Ed essendo la parte più forte e determinata di me, ci sei riuscito.

Eric e Vincent alla ricerca di Edgar in metropolitana

Ed è proprio questo il punto!

Tu, rude e impropriamente azzurro demone interiore, hai riportato a casa l’unico figlio che potessi meritare e che era scappato volontariamente perché aveva paura di me. Di suo padre. Tu hai permesso questo miracolo e hai gettato le basi per un nuovo radioso inizio nel rapporto tra me e lui. In te lui ha imparato a vedere soltanto la parte migliore di suo padre e questo è quello che crede anche tutto il mondo con il mio programma. Perché sì, anche questo è stato inaspettatamente importante per me.

Mi hai concesso la possibilità unica e irripetibile di ritrovare la gratificazione persa nel mio lavoro , mi hai fatto sentire nuovamente degno di meritare successo per la mia meravigliosa e bordeline Good Dai, Sunshine! E poi c’è anche Cassie, che adesso è tanto felice per Edgar e per me, ma non più con me. Si gode questa nuova fase della sua vita, il suo nuovo amore, il suo nuovo splendido bambino, ricordandomi ogni giorno quanto sia importante il tempismo…E come una cosa ormai rotta e strarotta può essere riutilizzata in un altro modo magari, ma mai del tutto aggiustata. Tuttavia Eric, non posso negare che mi fa comunque bene vederle gli occhi che sorridono dopo tempo e anche io sto meglio, molto. Anche se ho timore pure a dirlo ad alta voce.

Ma cosa vuole dirmi ‘sto burattinaio!? Ti starai chiedendo

Innanzitutto, il mio pentimento per averti fatto fuori dentro di me, sta nel fatto che da ingrato incallito quale ero non ti ho mai ringraziato. Non ti ho mai neanche sussurrato “grazie” per tutti gli ammonimenti, i pugni e le parole pungenti che mi hai lanciato soltanto per svegliarmi dal mio torpore tossico, dai miei vizi, dai miei così invadenti difetti. Per questo ti scrivo questa lettera adesso Eric, perché ti sono profondamente ed eternamente debitore. Lo sono nel momento in cui adesso mio figlio mi stringe forte quando mi vede… quando Cassie mi sorride con affetto e fierezza o i miei colleghi mi accolgono con cornetti caldi e pacche sulle spalle sincere ogni volta che entro in studio.

Va tutto alla grande dirai tu, con tono a metà tra il sarcasmo e il compiacimento! La verità più profonda però accoglie anche il mio lato oscuro purtroppo, in parallelo a tutte queste vibrazioni positive. Non si sono del tutto estinti infatti i miei momento di down estremo. Quelli in cui tutte le frustrazioni del passato, il rancore verso i miei genitori, il senso di colpa nei confronti della mia famiglia, le scelte sbagliate e il giudizio degli altri mi portano giù con loro nel buio. Ti posso giurare che in tutti questi mesi mi sono del tutto ripulito, soprattutto dall’alcol e dalla condizione psicofisica in cui mi metteva.

Tuttavia, non posso mentire proprio a te Eric

Sei stato infatti il mio grillo parlante ed è appunto nei casi di malessere estremo che me ne ricordo con ardore. Sai bene infatti quanto quel sapore tanto acre e caldo, piccante e familiare, dissipava con estrema velocità la nebbia che mi occludeva il cervello mentre tutto assumeva magicamente il giusto senso. Allo stesso tempo però, nella speculare realtà dei fatti, andava puntualmente tutto a rotoli! Ma io non lo sapevo affatto o ancora peggio, lo scoprivo quando l’effetto svaniva e la nausea e l’emicrania cronica mi prosciugavano le energia vitale ad ogni risveglio.

Dopo tale rivelazione, sicuramente declamerai rassegnato che resto il solito vigliacco opportunista! Infatti è vero. Ti vorrei nuovamente con me per subire le tue punizioni in quelle fasi in cui perdo la bussola e rischio fortemente di gettare al vento tutti i progressi raggiunti finora. Ma non prendiamoci in giro, averti con me di nuovo sarebbe una permanente cura per l’animo e so già che a questo punto saremmo diventati anche grandi amici. Tu avresti avuto l’onore di diventare il migliore amico che non ho mai avuto o quello immaginario che solo un adulto come me poteva ancora avere alla sua età. E mentre lo scrivo ora, mi viene da ridere mentre bevo le mie stesse lacrime salate di gioia, di amarezza e di pentimento.

Adesso però smorziamo un attimo il discorso

Allora, proprio ieri ho incontrato quell’adorabile magnate di mio padre. E come sempre da irrefrenabile imprenditore, piuttosto che pensare anche solo per un secondo alle persone che non hanno nulla, si farebbe bruciare vivo. Da quando è iniziata questa mia rinascita tuttavia, lui sembra quasi apprezzarmi un po’ di più, però è sempre come se non potesse tradire la lente con cui ha imparato a vedermi in tutti questi anni. Non riesce a sbilanciarsi più di tanto, so che non si fiderà mai davvero di me ritenendo che la possibilità che io possa cadere nel baratro sia dietro l’angolo. Quasi lo spera vista la sua presunzione, oserei dire! Mia madre invece si è sempre commentata da sola, non so tutt’ora come sia stato possibile che una donna così artefatta e superba abbia permesso al proprio corpo di ospitarne un altro. Men che meno il mio, Eric.

Detto ciò, ho comunque sfruttato il mio ritrovato e altalenante benessere rieducandomi a trattarli come sono sempre stati loro con il mondo intero: ipocriti. Fingo di essere molto entusiasta di vederli le pochissime volte che vado a trovarli con Edgar. Parlo anche bene a lui dei suoi nonni e faccio credere loro che un sogno salvifico è diventata la mia vita. Loro non ci credono ancora, ma io mi mostro invece convinto più che mai! Questo mi aiuta a non starci male Eric, esorcizzando tutti i complessi che mi sono venuti a causa loro e il costante senso di inferiorità e di disagio provato al loro cospetto.

Eric, una scena con il protagonista seduto in metro

È dunque questo che desideravo dirti più di ogni altra cosa

Volevo solo darti gli ultimi aggiornamenti e ripeterti che mi dispiace per come è andata a finire, per quello che vale adesso. Per il futuro ho alcune speranze e obiettivi, senza puntare troppo in alto però. Avrò sicuramente fatto passi avanti, ma resto il pigro Vincent di sempre. Vorrei creare una sorta di programma spin off di Good Day. E se ti stessi chiedendo su quale personaggio ruoterebbero la trama, sai già la risposta…Eric sarebbe la star assoluta, circondato da nuovi amici e situazioni da mettere a posto. Poi vorrei senz’altro ritrovare il coraggio di innamorarmi di nuovo. E sono certo che sentire queste cose da me così senza anestetico, fa davvero strano lo so. Però è vero, così come Cassie, anche io adesso penso di poterne essere degno.

Vorrei una persona che prendesse un po’ il tuo posto, ma non nel senso strano che credi. Intendo una donna che mi sbatta in faccia i miei errori senza però lasciarmi senza soluzioni e abbia la tolleranza di rispettare i miei tempi. E poi voglio smetterla di cadere nella solita trappola dell’egoismo. Voglio tornare a provare quel sublime piacere di rendere felice la persona che custodisci nel cuore. Nonché la più importante dopo tuo figlio in fondo. Chissà cosa ne sarà di me alla fine dei giochi! Io ti prometto che ci metterò tutto l’impegno necessario, ma se fallirò, significherà che ancora una volta la colpa sarà dei miei che mi hanno messo al mondo condannandomi a questa mia natura balorda! Ma già il fatto che io abbia imparato a credere di più in me, soprattutto diventando un padre migliore per Edgar, penso sia stata la mia più spettacolare rivalsa.

Non mi resta quindi che salutarti Eric

Ti auguro che la permanenza nel Paradiso dei peluche possa essere piacevole e appagante ora e in eterno. Sei sempre stato uno stronzetto, ma non ti meriti nulla che non si possa trovare nel sentiero della luce, della lealtà, dell’autenticità e infine dell’amore. Questo imponente e subdolo sentimento ha mille forme e colori, ma all’uomo ne basta anche soltanto un tipo per rendere la sua vita degna di essere vissuta. E tu per me non hai mai avuto nulla di diverso da un essere umano.

Spero infine che tu possa davvero sentirti soddisfatto dei grandi risultati raggiunti dal tuo alter ego in formato Muppets! Su di lui punterò davvero tutto. Questo è un patto suggellato adesso con la massima lucidità. E semmai lo dovessi spezzare, tornerò a scriverti con la coda di paglia e probabilmente in procinto di staccare la spina. Okay, dopo questa macabra perla davvero ti lascio, ancora una volta! Incredibile come io sia in grado di perseverare diabolicamente negli errori… e l’autoironia non l’ho persa come puoi vedere. Però mi sento davvero cambiato, un uomo nuovo, come dicono i mediocri poco umili in questi casi.

Quindi ciao Eric. Ciao amico mio. E infinitamente volte grazie.

Vincent, il tuo grattacapo.

P.s: Ti conosco così bene che so per certo ti sarai commosso leggendo alcune righe della lettera. Tuttavia, non riesco comunque a smettere di immaginare te che mi accusi di melensa piaggeria dopo questo mio benevolo gesto. Ma non ci rimango male, tranquillo. Se sto sorridendo adesso!? Puoi dirlo forte.