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Euphoria 2×08 – La recensione del drammatico finale di stagione

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Attenzione: la recensione contiene spoiler di “All My Life, My Heart Had Yearned for a Thing I Cannot Name ” (Euphoria 2×08)

Prima ancora che potessimo accorgercene, la seconda stagione di Euphoria è arrivata al suo episodio conclusivo. All My Life, My Heart Had Yearned for a Thing I Cannot Name, la puntata 2×08 della serie, segna la fine del secondo capitolo del teen drama HBO e lo fa senza risparmiare nessuno, portando tutti i personaggi della serie a dover affrontare i loro più grandi demoni. In un’ora di televisione intensa e potente, il finale di stagione di Euphoria rappresenta il culmine di questo secondo capitolo della serie, che partito con qualche passo falso si è dimostrato non solo all’altezza del primo, ma persino migliore.

La prima puntata di questa seconda stagione di Euphoria si era aperta con Fezco, con il racconto dell’inizio della sua vita già segnata da violenza, crimine e dall’amore senza confini per sua nonna e Ash. All My Life, My Heart Had Yearned for a Thing I Cannot Name ritorna al punto di partenza, si riallaccia a quell’inizio di stagione per rimettere al centro dell’attenzione proprio Fez e suo fratello, che senza la protezione della nonna hanno intrapreso una strada che non hanno mai avuto altra scelta che percorrere e che ora sembra interrompersi bruscamente lasciandoli soli di fronte a un precipizio. La puntata 2×08 ci mostra quello che accade a casa dei due ragazzi durante lo spettacolo di Lexi, in un’escalation di tensione e violenza intervallata dagli sprazzi di luce rappresentati dai ricordi del profondo legame che lega Fez alla minore delle sorelle Howard e che si presentano nella mente dello spacciatore proprio nei momenti di devastante dolore che vive durante le puntata.

euphoria 2x08

Capiamo subito che finirà male a casa di Fez e Ash, non può essere diversamente dal momento in cui il minore dei due perde di nuovo la calma e agisce senza pensare alle conseguenze, eppure nulla ci può preparare alla tragedia che sentiamo nell’aria. Le scene a casa della nonna di Fez e le dinamiche tra Faye e i due fratelli sono costruite per andare a formare un crescendo di tensione, sono accerchiati, c’è un cadavere in casa, tra loro scorrono parole di amore e sacrificio e silenzi carichi di tensione che ci preparano al peggio, mentre capiamo che saranno gli ultimi minuti di vita di Ashtray, finito nella vita di Fez per caso e diventato suo fratello, il fratello che lo amerà per sempre, fino a morire per lui. Angus Cloud ci regala la sua migliore performance dall’inizio di Euphoria, percepiamo tutto l’amore e lo strazio di Fez durante la scena in cui tutto nella sua vita va a pezzi, la sua casa, la sua attività, l’esistenza del fratello. Il silenzio che segue al caos della sparatoria, che accompagna la morte di Ash, è breve ma di un’intensità tale da fare male allo spettatore, da essere percepito come una presenza asfissiante, che annulla tutto.

Ritorna inaspettatamente in questa 2×08 di Euphoria Cal Jacobs, che non pensavamo di vedere più dopo la sua iconica uscita di scena nella puntata 2×04 (di cui vi abbiamo parlato qui). Nate, sconvolto dall’umiliazione pubblica subita durante lo spettacolo di Lexi, cerca un confronto con quel padre che odia profondamente e che non può tollerare sia felice, poiché lo incolpa di tutto quanto di sbagliato sia successo nella sua vita. Cal cerca di essere migliore, di riparare ai suoi errori, persino di amare suo figlio quando invece lo ha sempre trattato come un criminale, ma Nate non vuole altro che vendicarsi e lo fa in modo crudele, ricordando a suo padre il mostro che è stato e che ai suoi occhi sarà per sempre. La fine di Cal Jacobs, che pensavamo di avere già visto qualche episodio fa, è invece una sorpresa: finisce dietro le sbarre, dove merita di stare, il suo arresto silenzioso a contrastare sia con il suo precedente euforico addio che con quanto accade in contemporanea a casa di Fez e Ash.

Nel frattempo, sul palco dove Lexi sta portando in scena Our Life, Cassie perde la testa e rivela fino a che punto la sua discesa nel abisso della solitudine e del dolore possa ferire non solo se stessa, ma anche tutti quelli che ama. Su quel palco, davanti a tutta la scuola, la ragazza si scaglia contro la sorella rinfacciandole la passività, contro Maddy che l’avrebbe incolpata senza comprenderne le ragioni, persino contro il suo doppio teatrale che rappresenta l’incarnazione di tutti i suoi errori e le sue contraddizioni. E, davanti alla perdita totale di ogni freno inibitorio da parte di Cassie – ancora una volta interpretata in maniera a dir poco magistrale da Sidney Sweeney – è Maddy a intervenire, regalandoci la resa dei conti tra le due ex migliori amiche che aspettavamo da tutta la stagione. Il confronto tra di loro non può avere vincitrici e infatti a entrambe non resta che un silenzio impossibile da riempire, il fantasma di un’amicizia che non può essere riparata.

Il viaggio di Rue verso la disintossicazione continua, così come continua la pausa che la protagonista di Euphoria si prende dal ruolo di narratrice (almeno fino agli ultimi istanti della 2×08), come a dimostrare la necessità che la ragazza sente di concentrarsi su se stessa e la sua guarigione piuttosto che sul racconto di quanto accade alle persone accanto a lei. Rue chiede scusa e perdona, cerca di riparare tutto quanto ha distrutto durante la sua ricaduta e ci regala scene di una sincerità e tenerezza spiazzanti, tali da scaldare il cuore. La canzone dedicatale da Elliott è un balsamo per la sua anima e anche per la nostra, così come i timidi sorrisi poco convinti che le solcano il viso e l’amore profondo che la lega a Lexi, sua migliore amica e punto di riferimento nonostante tutto. Rivedere il suo discorso al funerale del padre sul palco è un momento di presa di consapevolezza per la ragazza, che chiude gli occhi perché cerca di sentirlo vicino e per una volta ci riesce, senza dover ricorrere alla droga per farlo. La rappresentazione teatrale della sua vita e dei suoi momenti peggiori è per Rue catarsi pura, perché in parte allevia il suo senso di colpa, in parte le ricorda l’amore incondizionato delle persone che la circondano e che lottano al suo fianco da sempre. Rimane un punto interrogativo il suo rapporto con Jules, mai esplorato realmente in questa stagione di Euphoria, che tuttavia l’ha portata sulla via di una sobrietà che difficilmente avrebbe raggiunto in qualche altro modo.

euphoria 2x08

Lexi, inizialmente sopraffatta dalle emozioni e dalle conseguenze della messa in scena del suo spettacolo, dedica il suo spettacolo a Fez, senza sapere cosa sta accadendo al ragazzo nel frattempo. Eppure, a dimostrare quanto il personaggio sia cresciuto durante questa seconda stagione di Euphoria, Lexi torna sul palco, torna a raccontare la sua storia e a mettersi a nudo. Il peso di dover prendersi cura di tutti l’ha soffocata e relegata sullo sfondo per anni, nascosta dietro Cassie, dietro sua madre, dietro a Rue, ma ora Lexi Howard ha preso consapevolezza di sé e non torna indietro.
Il confronto sincero e denso di amore tra Rue e Lexi è forse la scena più toccante di questa puntata 2×08 di Euphoria, un momento puro e reale come raramente la televisione sa regalarci. Le due amiche si tendono la mano e si assolvono a vicenda dei loro peccati, veri o presunti, consapevoli che quanto hanno vissuto le ha segnate per sempre ma non le ha distrutte.

La seconda stagione di Euphoria giunge alla sua conclusione con un episodio toccante, drammatico eppure catartico, segnato dal dramma di Fezco e dalla rinascita di Rue, dall’amore che pervade ogni rapporto e che condiziona la vita, nel bene e nel male. Questo secondo capitolo del teen drama di Sam Levinson si conclude confermando ancora una volta l’immensa qualità dell’opera, attualmente una dei migliori prodotti televisivi in circolazione, destinato a cambiare per sempre la rappresentazione dell’adolescenza sullo schermo. Sebbene sembra che dovremo aspettare anni per vedere la terza stagione di Euphoria, la potenza narrativa di questo secondo capitolo è tale che rimarrà con noi a lungo, lasciandoci incapaci di dimenticare quanto abbiamo visto – e vissuto – con i protagonisti della serie fino all’arrivo dei nuovi episodi.

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