2) Droga, sesso e violenza all’ennesima potenza
Con Euphoria, Sam Levinson ha voluto osare e proporre qualcosa di diverso, allontanandosi dalle tradizioni e consuetudini del genere teen drama. Infatti, il mondo in cui vivono i nostri protagonisti è crudo e spietato, ricco di sesso, di droga e di violenza sia fisica che psicologica. Sin dal primo episodio veniamo scaraventati in una realtà che è talmente cruda da non poter non lasciare un segno sullo spettatore. Levinson non censura niente e con abilità ci presenta un universo in cui ogni eccesso, ogni sregolatezza, ogni rapporto sessuale, ogni ingiustizia e infamia sono rappresentati in maniera così diretta e schietta da non poter rimanere impassibili di fronte a ciò che stiamo vedendo.
Per quanto non sia sempre facile immedesimarsi in certe situazioni, credo che sia indispensabile parlare di realtà che fanno attivamente parte del nostro mondo, per quanto siano lontane dalla nostra personale quotidianità o da ciò che conosciamo. Ed Euphoria riesce benissimo in questo intento poiché non ha paura di essere esplicita e di affrontare tematiche importanti come la depressione, la tossicodipendenza, la violenza fisica e psicologica che sono il frutto di una società profondamente malata e danneggiata, ben lontana dalla perfezione. Grazie a tutto questo, Euphoria fa sentire a disagio lo spettatore e allo stesso tempo lo fa riflettere e pensare.