Ogni anno vengono assegnati numerosissimi premi per il cinema e la televisione e ogni anno i pronostici sono pronti ad assicurare possibili vincitori e vinti. Un’occhiata a queste cerimonie la diamo tutti: un po’ per vedere se la nostra serie preferita si porterà a casa tutti i premi che si merita, un po’ per curiosare fra le facce deluse e quelle emozionate e un po’ anche per scoprire in anticipo qualche serie ancora inedita in Italia o il prossimo film di successo. Vincere un Emmy o un Golden Globe regala subito un certo prestigio e soprattutto quando ci si trova di fronte a volti nuovi o serie ancora non del tutto esplose, rimaniamo sorpresi nel vedere che qualche volta l’outsider di turno ne esce vittorioso. Da Zendaya appena uscita dal Disney Channel a un ancora sconosciuto Rami Malek, sono moltissimi gli attori che non avremmo mai pensato potessero farcela.
Il vero coraggio degli appassionati sta nello scommettere su chi viene dato per perdente, confidando sul fatto che in fondo niente è impossibile. Per quanto possa sembrare strano, c’è stato un momento in cui Zendaya era l’outsider di turno, ma anche quello ancora più straordinario in cui Don Draper e Walter White si sono visti sfuggire la vittoria nello stesso momento.
Ecco qualche altro caso in cui l’impossibile è diventato possibile.
1 Rami Malek
C’è stato un momento, prima dell’Oscar, prima di Freddy Mercury, prima di tutto, in cui Rami Malek era solo un attore semisconosciuto che aveva interpretato la parte di un faraone nella saga di Una notte al museo. Poi, per un motivo o per l’altro, è riuscito a ottenere la parte della vita: il protagonista di una serie tv drammatica che ha esordito con una prima stagione folgorante. La serie è ovviamente Mr. Robot che già dai primissimi episodi aveva appassionato il pubblico e puntato i riflettori sul talento di un attore che prevedibilmente avrebbe fatto parlare di sé. Tutto vero, la serie ha mantenuto le aspettative di un esordio fortunato e Malek si è dimostrato non solo all’altezza dell’interpretazione di Elliot, ma anche di molte altre a seguire. Sta di fatto che nel 2016 è riuscito a portarsi a casa l’ambito premio come “miglior attore protagonista in una serie drammatica” agli Emmy. Meritatissimo sicuramente, ma altrettanto stupefacente: fra i nomi importanti quell’anno spiccava quello di Kevin Spacey con la sua House of Cards e chiunque pensava avesse già il premio in tasca. E invece no, sul palco ci è salito un poco più che trentenne alla prima nomination, visibilmente emozionato.
2 Merritt Wever
Nurse Jakie è stata una serie tv di discreto successo. La protagonista, una bravissima Edie Falco, interpreta quella che in un certo senso potrebbe essere vista come la versione femminile di Dr. House: un’infermiera cinica e arrogante, con un gigantesco intuito con i pazienti. La serie è una comedy tutto sommato riuscita, ma quando Merritt Wever, l’attrice che nella serie interpreta l’infermiera neo assunta Zoey, ha ottenuto una nomination come “miglior attrice non protagonista in una serie comedy”, nessuno l’avrebbe data per vincente. Se non altro perché insieme a lei in lizza per il premio, nel lontano 2013, c’erano alcune delle attrici più in vista del momento, perché presenti nel cast di comedy che in un paio di casi sono diventati dei cult. La critica e il pubblico non avevano che l’imbarazzo della scelta fra entrambe le protagoniste di Modern Family, Sofia Vergara e Julie Bowen, e Mayim Bialik, la geniale Amy di The Big Bang Theory. A sorpresa però Merritt Wever si è aggiudicata il premio, nonostante la sua parte non fosse neanche lontanamente celebre quanto quella delle altre.
3 Berry Pepper
Agli Emmy del 2011 il premio come “miglior attore protagonista in una mini serie” era praticamente già stato assegnato. Quello era l’anno di Luther e probabilmente Idris Elba aveva passato i giorni precedenti alla cerimonia impegnato nello stilare la lista delle persone da ringraziare una volta salito sul palco. Ma la storia ci insegna che con i Kennedy non si può dare nulla per scontato. Ecco quindi che a sorpresa, il premio viene soffiato via a Elba da Berry Pepper, attore canadese dal grandissimo talento impegnato nella serie a sfondo storico (ma soprattutto a sfondo polemico) The Kennedys, incentrata ovviamente sulla storia della famiglia presidenziale più chiacchierata di sempre. Per la cronaca, nella serie Pepper non interpreta nemmeno John, il protagonista assoluto, ma bensì Robert, personaggio di rilievo certamente, ma forse non tanto quanto il fratello (interpretato da Greg Kinnear anch’esso nominato allo stesso premio). Sempre per la cronaca Idris Elba dal 2011 al 2016 otterrà altre quattro candidature agli Emmy per Luther, ma quel premio non lo vincerà nemmeno una volta (nel 2016 proprio in favore del già citato Rami Malek)
4 Zelijko Ivanek
Damages è una di quelle serie tv di cui non si parla mai abbastanza. Questa serie nel nostro paese non ha forse ottenuto la risonanza che meritava, considerando non solo la storia avvincente, ma soprattutto l’ottimo cast, capitanato da una Glenn Close in splendida forma. Agli Emmy del 2008 tuttavia la lista dei possibili vincitori come “miglior attore non protagonista in una serie drammatica” si riduceva a praticamente un solo nome certo: John Slattery e il suo indimenticabile Roger Sterling, pubblicitario di successo e dal grande fascino in Mad Men. La serie è gigantesca e il personaggio interpretato da Slattery è uno degli st****i più amati di sempre. A sorpresa quella sera il premio verrà vinto da Ivanek, per il personaggio di Ray Frisk, l’avvocato che più di ogni altro ha cospirato contro Patty Hewes pur ammirandola immensamente. La vittoria fu inaspettata per questo attore alla prima nominations, ma effettivamente il 2008 fu un anno fortunato per Damages che, proprio grazie al suo cast, si portò a casa ben tre Emmy e un Golden Globe.
5 Jeff Daniels
Mettiamola così, se esistesse un Olimpo delle serie tv, il posto d’onore, quello proprio sulla vetta, se lo contenderebbero non più di un pugno di serie. Con ogni probabilità fra quelle ci sarebbero Mad Men e Breaking Bad. Per questo il premio come “miglior attore protagonista in una serie drammatica” nel 2013 era il momento più atteso della serata. Chi avrebbe vinto l’ambito premio? Bryan Cranston o John Hamm? Don Draper o Walter White? O magari ci sarebbe stato una sorpresa inaspettata e il premio se lo sarebbe portato a casa Damian Lewis per Homeland? O forse sarebbe stato premiato ancora una volta il grande talento di Kevin Spacey e il suo iconico Frank Underwood? Beh, il premio l’ha vinto Jeff Daniels per la serie tv The Newsroom. Daniels è una attore bravissimo che nella parte di Will McAvoy consacra il suo talento, ma ammettiamolo: sentire quella lista di nominations e non vedere premiato neanche uno di quei personaggi così grandi ha fatto venire un mezzo colpo a molti.
6 Samurai Jack
Chi lo vince un Emmy come “miglior serie animata” fra i Simpson, Futurama, South Park e Sponge Bob? Nel 2002 lo vince a sorpresa Samurai Jack. La serie animata di Cartoon Network ha avuto un andamento un pochino strano: nonostante l’Emmy e un buon numero di fan abbastanza affezionati, nel 2005, alla sua quarta stagione, la serie subisce un’importante battuta d’arresto, andando incontro alla sua cancellazione nonostante la storia non fosse conclusa. Ci vorranno ben dodici anni perché Samurai Jack rinasca e vada incontro al suo destino, precisamente si dovrà aspettare il 2017 quando uscirà la quinta e ultima stagione (arrivata per altro da pochissimo in Italia). Sicuramente questa serie è molto carina, anche se destinata a un pubblico più giovane delle altre in lizza per il premio. Tuttavia fra le serie animate, di sicuro più famose e longeve che avevano ottenuto la nomination quell’anno, rimane la vincitrice meno scontata.
7 Louie Anderson
Baskets è una serie che non è mai uscita ufficialmente in Italia, il cui protagonista, interpretato da Zach Galifianakis, nutre da sempre il sogno di diventare clown. Purtroppo però viene espulso da una prestigiosa accademia circense di Parigi e si ritrova a dover tornare dalla sua famiglia in California, dove verrà assunto presso un rodeo. La serie ha ottenuto un discreto successo da parte del pubblico ed è stata promossa anche dalla critica tanto da ottenere, nel 2016, un paio di nominations agli Emmy. Una di queste (miglior attore non protagonista in una serie comedy) era stata conquistata da Louie Anderson che, contrariamente a quanto potrebbe sembrare, nella serie interpretava mamma Basket. Nessuno puntava su di lui, anzi la critica sembrava assolutamente sicura di assistere a un duello fra Ty Burrell, l’amatissimo Phil Dunphy di Modern Family, e Tituss Burgess di Unbreakable Kimmy Schmidt, entrambe serie che in quegli anni erano all’apice del successo. In questo caso, contro ogni pronostico, i favoriti rimasero delusi e il premio andò all’outsider del gruppo.
8 Zendaya
C’è stato un momento in cui Zendaya non era Zendaya ed Euphoria non era Euphoria. C’è stato un momento in cui Zendaya era una giovanissima attrice come tante altre uscite dal Disney Channel ed Euphoria l’ennesimo teen drama. Se il tempo ha spazzato via entrambe queste convinzioni un po’ forse lo dobbiamo anche agli Emmy del 2020 cerimonia a cui Zendaya partecipava per la prima volta, grazie al personaggio di Rue. In quell’anno a contendersi il premio come “miglior attrice protagonista di una serie drammatica” c’erano dei veri e propri colossi: Olivia Colman, per l’interpretazione di Elisabetta II in The Crown, Jennifer Aniston, per la sua Alex Levi in The Morning Show, e Laura Linney nel ruolo di Wendy Byrde in Ozark. Tutte serie di successo e soprattutto tutte attrici che si erano portate a casa il loro ruolo in maniera straordinaria. Ma quella sera Zendaya era decisissima a scrivere una nuova pagina nella storia degli Emmy, ottenendo il premio nonostante la bravura e l’esperienza delle sue avversarie e diventando a tutti gli effetti la vincitrice più giovane di sempre.
9 Olivia Colman
Più o meno deve essere andata così: in una piovosa mattinata di fine autunno Olivia Colman (molto prima di venire beffata da Zendaya) si sveglia nella sua casa di Londra e controlla i messaggi. Scopre, con una certa soddisfazione, di essersi aggiudicata una nomination ai Golden Globes di quell’anno, come “miglior attrice non protagonista in una serie drammatica”, grazie alla sua Angela Burr di The Night Manager. Ora il punto è: volare o non volare fino a Beverly Hills? Per poter decidere la nostra Olivia dà un’occhiata alle altre attrici in gara: Lena Headey, meglio conosciuta come Cersei Lannister, Chrissy Metz e Mandy Moore, le due donne della famiglia Pearson e Thandie Newton cioè Maeve, la maîtresse del Mariposa in Westworld. Olivia Colman decide che il viaggio è troppo lungo e non sa cosa mettersi quindi è meglio non andare, perché non c’è possibilità alcuna che possa vincere e quindi sarebbe solo una perdita di tempo ed energie. Ovviamente, a sorpresa, si sbagliava.