Tra le tante belle novità che Netflix ci ha regalato a gennaio, siamo sicuri che non vi è sfuggita una serie diversa dalle solite. Sì, stiamo parlando proprio di Facciamo ordine con Marie Kondo. Il format è piuttosto semplice: l’esperta giapponese di riordino Marie Kondo visita case di americani che vogliono mettere in ordine la propria casa e la propria vita. Vi sembra una cosa da nerd del riordino? Non posso darvi torto, un po’ lo è. Ma volete sapere un’altra cosa? Che vogliate o no finirete per guardare almeno una puntata. Al termine della quale dovrete reprimere l’impulso di svuotare i cassetti, comprare scatole e piegare tutto secondo il procedimento diligentemente mostratovi dalla nostra amica Marie.
Chi è Marie Kondo
Marie Kondo è una scrittrice giapponese di 33 anni che ha raggiunto la fama internazionale con il libro Il magico potere del riordino e successivamente con 96 lezioni di felicità. Come si è appassionata di riordino? Oltre a dirvi che il motivo per cui casa vostra è in disordine è perché non sapete come si fa a riordinare, nella prima parte del libro evoca spesso ricordi d’infanzia. Da bambina Marie di nascosto – ordine, questa perversione – comprava riviste di economia domestica o rubava quelle della madre per poi passare interi pomeriggi a riordinare la stanza, i cassetti la scrivania. Da qui la passione per l’ordine e l’organizzazione di oggetti che l’accompagna fino all’università. Infatti, a 19 anni Marie Kondo si inventa un lavoro e diventa una tidying consultant. Esatto, una consulente del riordino. Il suo raggio d’azione è stato principalmente il Giappone, finché con Netflix non è arrivata in America e nelle case di tutti.
Il metodo konmari
Sì, quello di Marie Kondo è un vero e proprio metodo, che prende il nome di konmari – dalla crasi di cognome e nome della sua fondatrice. Come scoprirete guardando la serie, il metodo konmari va ben oltre l’idea di fare bella figura con parenti e amici mostrando una casa ordinata e pulita. Il sotteso spirituale del metodo konmari infatti è che una casa ordinata genera benessere nei suoi abitanti. Motivo per cui gli unici oggetti che dovremmo tenere sono quelli che spark joy – come dice sempre Marie Kondo – quelli che sono belli e quelli a cui siamo affezionati. E non si ferma qui.
Facciamo ordine con Marie Kondo dà dritte specifiche che, com’è giusto che sia, capovolgono ogni vostra precedente convinzione. I due più grandi errori che possiate fare se volete riordinare una volta per tutte la vostra casa e la vostra vita sono riordinare un po’ alla volta e affrontare la casa una stanza alla volta. Marie Kondo insegna a riordinare per categoria – vestiti, libri, carte, oggetti misti (komono), ricordi – iniziando dalla prima e seguendo l’ordine.
Facciamo ordine con Marie Kondo: una scelta di successo
Ammetto che come scelta possa apparire insolita. Indubbiamente ha contribuito l’enorme successo dei libri di Marie Kondo assieme alla peculiarità di ciò che fa. Nessuno finora si era posto il problema di “insegnare a riordinare”. Ce lo sentiamo dire fin da piccoli. Ma nonostante ciò, riordinare è qualcosa che si fa perché “si deve”, perché altrimenti riusciremo a trovare ancora meno cose di quelle che già (non) troviamo. Nessuno aveva pensato che potesse esserci un metodo anche per questo. In più, Marie Kondo non si ferma al dare un metodo per riordinare. Vuole darci anche un motivo che ci spinga a voler riordinare: avere una vita piena di cose che contano davvero.
Adesso riordino, e poi?
Da brava nerd del riordino e appassionata di organizzare le cose in scatole ho apprezzato molto Facciamo ordine con Marie Kondo. Tuttavia un paio di piccole critiche ci sono. Primo, l’intera serie è incentrata su come tenere solo cose belle, che ci diano gioia e alle quali siamo affezionati ma non si pone direttamente il problema delle cose che compreremo dopo aver riordinato la nostra casa e la nostra vita. Dopo una maratona di riordino – direte voi – probabilmente sarà abbastanza naturale dedurre che i medesimi criteri andrebbero applicati anche agli acquisti futuri. La verità però è che il metodo konmari non ne parla in maniera esplicita.
La seconda critica è stata piuttosto diffusa. Tra le cose da buttare via Marie include i libri. E ai suoi clienti li fa buttare per davvero. Premessa, sono d’accordo che anche loro hanno un ciclo vitale che inevitabilmente arriva a una fine – basti pensare ai manuali scolastici – e che ci sono modi meno brutali di sfoltire la raccolta di titoli in casa propria – donandoli per esempio. Nonostante questo però buttare via dei libri mi sembra una grande perdita e non un’azione che ci permette di fare un passo in avanti verso una vita più essenziale. È vero che i libri sono oggetti, ma dovrebbero avere una sorta di menzione speciale. Per me, non c’è niente di più soddisfacente che entrare in una stanza con gli scaffali – ordinatamente – pieni di libri.
Nonostante queste ultime due considerazioni, Facciamo ordine con Marie Kondo è una serie che vale la pena guardare, soprattutto se siete appassionati di riordino, organizzazione ed economia domestica. O se state traslocando. Lasciatevi ispirare da Marie Kondo e dal suo metodo e state attenti a cosa il motto “let’s keep only what sparks joy” vi fa buttare nei sacchi neri.