ATTENZIONE! L’articolo contiene SPOILERS del finale della prima stagione.
Esiste un elemento innegabilmente ipnotico e allo stesso tempo inquietante nella prima stagione della serie tv di Fallout. Ipnotico perché il mondo post-apocalittico ci attrae come una calamita tra le sue città desertiche e la desolazione umana. Inquietante, d’altro canto, perché quella stessa distruzione visibile e tangibile a ogni inquadratura ci appare come una spaventosa profezia del nostro futuro. Un po’ Mad Max un po’ Resident Evil: Exctintion, Fallout non risparmia nessuno gettando nella bolgia dei peccatori tutti i suoi personaggi. Indiscriminatamente, ogni singolo protagonista della serie non può essere salvato. O meglio non vuole essere salvato. Ormai troppo invischiato in quelle pulsioni umane per la guerra, l’odio e l’intolleranza dalle quali nemmeno una guerra nucleare è riuscito a liberarlo.
Una pozza tossica dentro la quale l’umanità intera si dibatte mentre pochissimi rimangono al sicuro e al riparo, intenti a versare altro acido nella pozza in questione. E se inizialmente Fallout (potete vedere la serie tv sul catalogo Prime Video qui) si apre con un tono di certo grottesco ma paradossalmente scanzonato, negli ultimi episodi assistiamo a una critica alla società tanto cruda quanto impietosa. Persino il Vault, ultimo baluardo di una struttura sociale, si rivela essere una bugia sapientemente orchestrata e architettata. Anzi, per essere ancora più preciso, un enorme laboratorio in cui le cavie, ignote di esserlo, vivono vite costruite su misura per loro. Ed è proprio all’interno del Vault che ha inizio questa storia.
Come nel Mago di Oz anche nella prima stagione di Fallout abbiamo dei personaggi stravaganti, una protagonista naive e un mago farlocco.
Lucy MacLean pensa di conoscere il mondo perché da quando era bambina le è stato insegnato, con assoluta chiarezza, che il Vault rappresenta il bene assoluto. Fuori il mondo è un posto brutto e crudele. Agli abitanti del Vault, quindi, spetta il compito gravoso ma anche il grande onore di salvaguardare ciò che resta dell’umanità. In modo da poter un giorno ripopolare la Terra. Come i miti di Matteo. Eppure, quando Lucy lascia il Vault 33 per avventurarsi nel mondo in superficie si rende ben presto conto che le cose non sono affatto come sembrano. Sono molto peggio. Allora un altro paragone d’eccezione sorge spontaneo.
Dopo aver attraversato le Wasteland in lungo e in largo, Lucy, Maximus e il Ghoul finiscono nuovamente per ritrovarsi insieme loro malgrado.
Uniti da un obiettivo comune, seppur con motivazioni diverse, i tre personaggi racchiudono perfettamente il senso profondo di Fallout. Lucy, come Dorothy, si avventura in un viaggio irto di ostacoli, spinta dal migliore dei propositi. Il suo ottimismo e la sua generosità sembrano l’ultimo reale barlume di positività di un mondo in rovina. Anche se ben presto l’ingenuità della giovane viene soppressa per poter sopravvivere. Maximus è l’uomo di latta, il cavaliere con diverse macchie e tantissima paura che conosce le regole delle Wasteland. Il suo legame alla Fratellanza viene incrinato solo dopo l’incontro con Lucy e, per la prima volta, nel finale di stagione riusciamo a scorgere il metallo lucente del cavaliere sotto tutta quella ruggine.
E, infine, ecco a voi il Ghoul. La vera sorpresa di questa stagione nonché il personaggio più affascinante, lo Spaventapasseri di Fallout lega attorno a sé le diverse trame e sottotrame dello show. Un morto vivente venuto a riscuotere pegno per le colpe del passato, il Ghoul si mostra inizialmente come il villain senza remore. Avanza nelle Wasteland motivato solo dall’odio e dalla vendetta, in cerca dell’unica cosa che possa ricordargli dell’uomo che era duecento anni prima. Attraverso i flashback, non solo scopriamo la sua reale identità come Cooper Howard ma scopriamo anche la verità sul mondo.
Con un inaspettato twist finale, infatti, veniamo a conoscenza dell’olocausto nucleare voluto, progettato e attuato dalla Vault Tech.
Per poter così ridisegnare la mappa del mondo nel modo a loro più congeniale. Il destino dell’umanità viene deciso a un tavolo in cui solo pochi sono ammessi. Ignara il resto della popolazione globale continua banalmente a vivere la propria quotidianità. C’è un che di tragicamente possibile che in qualche modo riesce a superare la barriera televisiva e a infiltrarsi nelle pieghe delle nostre peggiori ansie e paure. Il pensiero sottile che, in fondo in fondo, un futuro del genere potrebbe essere anche il nostro.
“War never changes”
– Barb Howard
Nel finale di stagione di Fallout, dunque, passato e presente si intrecciano lasciando la porta aperta a mille possibili trame da esplorare.
Cosa possiamo aspettarci quindi dalla seconda stagione?
Lo show targato Amazon Prime Video (qui trovate altre 8 perle ben nascoste nel catalogo) ha ottenuto un enorme successo, convincendo sia i fan di lunga data che i neofiti. Una reazione positiva tale da aver spinto la piattaforma ad annunciare già una seconda stagione. Con un teaser inatteso, infatti, la serie tv di Fallout ci saluta solo temporaneamente, pronto a riportarci nelle Wasteland. In una recente intervista, Jonathan Nolan e Todd Howard hanno parlato a lungo del progetto, delle responsabilità nei confronti del prodotto originale e delle aspettative dei fan. Su un punto nello specifico, Howard ha voluto chiarire i dubbi e le domande degli appassionai, confusi dalla posizione dello show nella timeline canonica. Per quanto considerata canon, la serie tv continuerà ad adattare bocconi dei videogiochi ma senza mettere in tavola la cena completa.
“Ogni volta che facciamo un gioco, vogliamo portare avanti anche la storia. Guardiamo le cose e come le aggiungiamo? E così anche lo show lo fa, visto che c’erano elementi della storia che volevano fare. È come dire: oh, questo è davvero interessante. Troviamo un modo per farlo funzionare… […] E per far sì che la gente lo sappia, siamo attenti alla linea temporale. Potrebbe esserci un po’ di confusione in alcuni punti, ma tutto ciò che è accaduto nei giochi precedenti, compreso New Vegas, è accaduto. Siamo molto attenti a questo aspetto. Quindi, quando hanno tirato fuori questo argomento, abbiamo cercato di fare in modo che fosse un momento che si inserisse nello show e che facesse anche progredire le cose in termini di ciò che sta per accadere nel mondo di Fallout. È stato un argomento importante di cui abbiamo parlato.”
– Todd Howard a IGN
Messo alle strette da Cooper Howard, MacLean indossa una delle armature della Fratellanza e si dirige verso quella che sembrerebbe proprio la New Vegas dei videogiochi.
In lontananza si scorge il casinò Lucky 38, con riferimento a quello costruita da Mr. House e in cui l’uomo si è rinchiuso, in attesa ed elaborando il proprio piano per la vita eterna. Sarà quindi Mr. House la minaccia dalla quale dovremo tenerci in guardia in Fallout 2? Sicuramente New Vegas giocherà un ruolo molto importante all’interno della trama della seconda stagione che, teoricamente, potrebbe anche riempire il vuoto colmo di domande lasciate al termine proprio del videogioco “Fallout: New Vegas”. Questo capitolo del franchise è infatti ambientato tra il capitolo 3 e 4 e ben 15 anni prima rispetto agli eventi della serie tv
“New Vegas è più di una città. È il rimedio al deragliamento del genere umano.”
– Robert House
Fondatore della RobCo. Industries, il signor House è uno dei partecipanti alla tavola rotonda della Valut Tech. Potrebbe fare la sua comparsa nella seconda stagione? Difficile a dirsi considerato il finale del videogioco ma in un mondo post-apocalittico e decisamente fuori dagli schemi come la serie tv Fallout mai dire mai. Quel che è certo è che dobbiamo rassegnarci all’idea di dover aspettare almeno il 2026 prima che i nuovi episodi vedano la luce. Nel mentre possiamo consolarci con speculazioni, idee e misteri da risolvere. Ci sono indubbiamente numerose strade da poter percorrere, con i personaggi lasciati a raccogliere i risultati delle imprese compiute. Molti di loro si trovano in posizioni di stallo, altri sono a un passo dalla rovina. Di certo hanno imparato, e noi con loro, che le Wasteland non risparmiano nessuno.
Hank Mclean è il vero villain della storia. L’uomo dietro le quinte che, già duecento anni prima, aveva partecipato al piano di distruzione nucleare.
La Vault Tech ha dato avvio alla fine del mondo, vendendo l’umanità al miglior offerente. Nella prima stagione abbiamo grattato solo la superficie dei Vault e dei loro ecosistemi, orrori ben più agghiaccianti sicuramente ci attendono all’orizzonte. Durante il flashbackm infatti, vengono fatti riferimenti a robot giganti e super soldati mutanti. Tutti easter eggs che strizzano l’occhio ad alcuni dei cattivoni più formidabili dei videogiochi. Un altro esempio è il teschio di Deathclaw, apparso nelle inquadrature finali dell’ottavo episodio, mentre Hank si dirige con passo deciso alla conquista di New Vegas.
Deathclaw, supermutanti, stalker e alieni sono solo alcuni dei mostri più spaventosi che ci aspettiamo di vedere nella seconda stagione.
E proprio riguardo a uno dei mostri più iconici della saga videoludica, Jonathan Nolan si è detto entusiasta all’idea di portalo in scena:
“Sto già immaginando un Kyle MacLachlan assediato che si scontra con uno di essi, e considerando la sua scarsa esperienza con la sua nuova armatura elettrica potrebbe finire con l’essere eliminato in 60 secondi.”
– Jonathan Nolan a IGN
La scelta di non inserire fin da subito il mostro si è rivelata saggia da parte Jonathan Nolan e del suo team. Lo stesso produttore ha sottolineato il desiderio di volersi concentrare sulla storia generale e sui suoi personaggi prima di approfondirla ulteriormente e addentrarsi nel vastissimo bestiario di Fallout. Non mancheranno di certo anche nemici umani. Possiamo aspettarci l’introduzione di nuove piccole società dei Vault ma anche un passo in avanti per la Fratellanza. Le fazioni hanno rappresentato, da sempre, uno dei punti focali del videogioco permettendo al giocatore di prendere parte a uno o all’altro schieramento e di scegliere così, in maniera attiva, da che parte stare.
Nella prima stagione della serie tv Fallout abbiamo fatto la conoscenza di ciò che resta della New Republic of California e dell’ascesa della Fratellanza, di cui Maximus fa parte. Proprio quest’ultima ne esce come unica vittoria dopo lo scontro dell’ultimo episodio, riuscendo in tal modo a mettere le mani . Ma quali sono i piani della Fratellanza? E perché è così avidamente in cerca di tecnologia pre Great War? Ci sono alcune interessanti teorie da parte dei fan che stanno già circolando e che potrebbero approfondire la lore di questa inquietante e misteriosa fazione. Secondo alcuni, infatti, in realtà la Fratellanza sarebbe già stata corrotta da tempo a seguito dell’infiltrazione di e delle sue idee tiranniche. Vedremo forse anche di più riguardo l’Enclave? Lo speriamo, dato che gli accenni a inizio stagione e la breve presenza del dottor Sting sullo schermo fanno intendere che ci sia altro in serbo.
Non possiamo poi non affrontare il grande elefante nella stanza: Norm MacLean.
Per tutta la durata della stagione, il personaggio di Norm ha agito un po’ come una voce fuori dal coro. Mentre gli altri erano intenti a farsi strada nelle Westland, Norm ha continuato a vivere all’interno del Vault e a indagarne i segreti. Scopre così che il Vault 32 e 33 fanno capo al misterioso 31 di cui nessuno vede, sente e sa nulla ma da cui tutti gli overseer provengono. E come se non bastasse, il ragazzo è anche testimone della verità riguardante la Vault Tech e dei dipendenti che sono stati criogenati nell’anno 2077. Una verità che lo mette in una posizione difficilissima, intrappolato all’interno del Vault 31 da un Robobrain Roomba. In molti fan sono convinti che Norm troverà un modo per scappare dal Vault e avventurarsi nelle terre desolate in cerca della famiglia. Lo stesso Moises Arias ha così commentato:
“Suo padre se ne va, sua sorella se ne va e sua madre non è stata lì per un po’. Penso che abbia accumulato abbastanza esperienza per entrare nella terra desolata. Naturalmente, lo colpirà duramente. Ma potrebbe trovare la sua strada la terra desolata.”
– Moises Arias
Insomma, di certo Nolan e il team avranno tantissimo materiale da cui poter attingere per portare nuovamente Fallout sul piccolo schermo. Non possiamo che attendere con ansia cosa avrà in serbo per noi la seconda stagione!