Recentemente, HBO ha confermato che è possibile realizzare grandi serie tratte da videogiochi, cosa che non sempre è riuscita nel cinema e nel mondo seriale. The Last of Us è stata un grandissimo successo di critica e di pubblico, una delle migliori serie uscite nel corso del 2023. Dopo aver tentato, senza riuscirci granché, di realizzare grandi serie fantasy tratte da classici letterari del genere, Prime Video tenta di replicare l’operazione HBO con la trasposizioni di un grande videogioco post-apocalittico. Fallout, pur essendo passato lievemente in secondo piano negli ultimi anni, è un grande serie videoludica, la più grande di Bethesda assieme a The Elder Scrolls.
Sicuramente non sarà facile replicare il grande successo di HBO, il quale è un prodotto ottimo e di altissimo livello sotto praticamente ogni aspetto. Inoltre il titolo videoludico da cui è tratto era un videogioco con una narrazione fortemente cinematografica, già pronta per essere trasposto in una serie tv. Fallout invece, come vedremo in questo articolo, presenta notevoli spunti narrativi da sfruttare, ma indubbiamente lascia maggiore responsabilità sceneggiatori sulla delineazione della narrativa e, soprattutto, del personaggio protagonista. L’esperienza di gioco è ben diversa, trattandosi di un vasto e ricchissimo open world, e il grandissimo potenziale andrà sfruttato in modo molto attento.
Prima di parlare della serie ci sembra doveroso spendere qualche parola sui videogiochi
I videogiochi narrano le cronache del dopo bomba, ciò che accade in un futuro post-apocalittico dopo una guerra nucleare. Il protagonista nasce e cresce all’interno di un vault, un rifugio antiatomico, fino al momento in cui deve uscire e affrontare il mondo esterno. La particolarità del mondo è che, ciò che rimane più o meno intatto dopo la sfacelo, sembra essersi fermato attorno agli anni ’50, presentando un’estetica molto particolare e affascinante. Anche le persone che si trovano fuori sono decisamente sopra le righe, oltre a vere e proprie creature mutate pericolose. I primi 2 capitoli, usciti nel 1997 e nel 1998, sono due GdR con visuali isometrica, i quali ottennero un buon successo e lasciando un bel ricordo nella mente e nei cuori degli appassionati… per poi sparire per quasi 10 anni.
Fallout 3 e Fallout: New Vegas furono due titoli iconici, in grado di portare il brand al massimo splendore. La serie diventò RPG, presentando un open world magnifico e mantenendo comunque alcuni punti saldi della saga. L’ironia sempre presente ma mai demenziale e l’ambientazione steampunk furono mantenuti: Fallout si era semplicemente trasformato avvicinandosi alla serie di The Elder Scrolls, con le opportune differenze. Il terzo capitolo è ancora oggi considerato un autentico capolavoro, con alcuni segreti che animano la community, soprattutto la cosiddetta “number station”.
Sembrava che il successo della serie fosse ormai definitivamente consacrato. Invece Fallout 4 e Fallout 76 non hanno soddisfatto del tutto il pubblico
Fallout 4, essendo il sequel dei due colossi precedentemente citati, venne atteso spasmodicamente dai fan, i quali avevano altissime aspettative. Il gioco è riuscito a intrattenere tantissimi videogiocatori, ma pochi sono quelli che ne sono rimasti totalmente soddisfatti. Dopo la parentesi nella costa ovest di Fallout: New Vegas (che caratterizzava i primi due capitoli) qui si torna alla costa orientale, già vista e amata in Fallout 3. L’ambientazione steampunk, con richiami agli anni ’40 e ’50, continua a farla da padrone. Il gioco però, sia per un lato tecnico non invidiabile sia per un comparto narrativo un pochino sottotono, non è riuscito a fare breccia nel cuore degli appassionati come i precedenti. Il caso di Fallout 76 è invece un caso a parte, poiché venne pubblicato con grandi problemi tecnici che lo affossarono già al lancio, anche se i successivi sforzi di Bethesda di migliorarlo sono stati efficaci.
Giunti a questo punto occorre quindi porsi una domanda: come sarà la serie tv di Fallout? Riuscirà davvero a essere quello che per HBO è stata The Last of Us? Ce lo auguriamo tutti, però non sarà facile.
The Last of Us, come dicevamo a inizio articolo, sembrava un gioco destinato a essere trasposto sul piccolo schermo. Un comparto narrativo di grande spessore, lineare, con personaggi iconici caratterizzati e definiti. Il progetto inoltre coinvolse subito alcuni grandi nomi, sia tra gli attori sia in fase di scrittura. Pedro Pascal nei panni di Joel era perfetto per il ruolo, e l’ideatore della serie videoludica, Neil Druckmann, veniva affiancato da un Craig Mazin già sceneggiatore di Chernobyl. Alla regia, oltre a loro due, si sono avvicendati anche registi come Jasmila Žbanić e Ali Abbasi, direttori molto talentuosi che hanno firmato opere di grande valore.
La produzione di The Last of Us è stata davvero di primissimo piano. Prime Video sta facendo lo stesso per Fallout?
Sicuramente il budget destinato da Prime Video per Fallout è molto alto. Questo ci dice che la piattaforma crede moltissimo nella serie, e questo non può che essere molto positivo. Il budget però non è certamente l’unico elemento necessario per realizzare un grande prodotto, Gli Anelli del Potere ce l’ha insegnato. Proprio questo precedente ha reso scettici i fan in occasione del primo annuncio di Fallout, però la notizia del coinvolgimento del creatore Todd Howard e il recente trailer, hanno risvegliato l’interesse e l’ottimismo. La notizia che alla produzione delle serie ci saranno Jonathan Nolan (fratello di Christopher e sceneggiatore di grandi film del fratello, come The Prestige e Il Cavaliere Oscuro) e della moglie Lisa Joy (sceneggiatrice e produttrice di Westworld assieme al marito) è di grandissima importanza, e ci porta a essere davvero fiduciosi nei confronti di questa serie tv. Jonathan Nolan dirigerà anche i primi 3 episodi.
La città in cui è ambientata la storia sarà Los Angeles, portando dunque le vicende nella costa ovest, quella dei primi capitoli della serie videoludica e di New Vegas.
La storia della serie di Fallout sarà originale. La scelta sembra essere la migliore, considerati i grandi nomi alla scrittura e la presenza di una trama, nei videogiochi, molto affascinante ma decisamente ricca e dispersiva, difficile da trasporre senza importanti cambiamenti. Si tratta di una scelta voluta dal creatore Todd Howard. I capisaldi della serie però verranno mantenuti, e infatti troveremo una protagonista che, come da tradizione, dopo una vita trascorsa all’interno di un Vault decide di uscire all’esterno. Forse l’unica cosa che manca è qualche grande nome tra gli attori, anche se Ella Purnell ha già dimostrato di avere talento, e sia Kyle MacLachlan sia Walton Goggins sono veterani di cui è difficile dubitare.
Prime Video sta davvero imitando HBO. Le somiglianze non riguardano solo il grande budget utilizzato e il fatto che il prodotto proviene da una serie videoludica, ma curando enormemente anche la scelta degli scrittori, le ambientazioni, e coinvolgendo chi il gioco l’ha ideato.
Il teaser uscito pochi giorni fa ci ha riempito di speranza. Questa volta Prime Video sembra davvero aver deciso di dare vita a una grande serie. Attendiamo con impazienza. Sembrano davvero finiti i tempi in cui la trasposizione di un videogioco sarebbe stata, senza alcuna possibilità di smentita, un’opera orribile. Ora si è capito il potenziale che hanno queste storie, nel caso in cui venga sfruttato adeguatamente. I videogiocatori possono finalmente essere soddisfatti. Speriamo davvero che Fallout possa diventare per Prime Video quello che The Last of Us è stata per HBO. Intanto riguardiamo il teaser e attendiamo.