2. Leland Palmer (Twin Peaks)
ATTENZIONE: SE NON CONOSCETE LA SERIE E AVETE INTENZIONE DI COMINCIARLA, SALTATE QUESTO PUNTO! C’É UN ENORME SPOILER ALL’INTERNO! IO VI HO AVVISATI!
Chiunque abbia visto Twin Peaks almeno una volta potrebbe giurare non solo che è una delle migliori serie TV di tutti i tempi, ma anche che è ambientata in una città… Come dire… Strana da far spavento. La metà dei suoi abitanti presenta delle caratteristiche che si avvicinano alla follia, dalla donna che parla con il suo ceppo di legno donna con la benda sull’occhio, e tutti, ma proprio tutti, possono essere considerati assassini della ragazza più amata della città, Laura Palmer, una ragazza che in realtà nascondeva più segreti del normale. Il vero assassino si scopre però solo in corso d’opera, ed è (davvero, tappatevi gli occhi se non volete questo maxi spoiler) proprio Leland Palmer, padre della giovane ragazza.
La motivazione dell’omicidio sembra semplice, dal momento che Leland viene posseduto dall’incarnazione del male, un personaggio che prende possesso del corpo di un individuo, portandolo alla follia pura: stiamo parlando di BOB. Se già di per sè convivere con un entità del genere in corpo non dev’essere semplice, figuriamoci se può esserlo il convivere con il dolore di aver ucciso la propria figlia. La follia distrugge questo personaggio pezzo per pezzo, ed è una cosa che probabilmente non ci saremmo mai aspettati.
3. Carrie Mathison (Homeland)
Uno di quei personaggi in cui la follia è radicata fin dalla nascita: essendo bipolare, Carrie più volte si trova a combattere contro i suoi repentini cambi di personalità, barcamenandosi tra stabilità e instabilità. Non è però certo questo l’unico motivo che rende Carrie un personaggio folle. Se consideriamo la follia in un senso più astratto del termine, notiamo come molte volte Carrie si trovi a sentirsi sola anche in mezzo a moltissime persone, cosa che potrebbe affliggere potenzialmente chiunque. La differenza rispetto a loro sta in quello che la giovane donna pensa: le cose in cui crede sono così lontane da ciò in cui credono tutti gli altri che spesso le viene spontaneo chiedersi se i suoi sforzi per essere considerata normale servano veramente a qualcosa. In questo modo si isola ancora di più, e la sua follia emerge in modo prepotente, attraverso paranoie, visioni e fobie.