15. NON RIUSCIRETE PIU’ A GUARDARE UNO STURALAVANDINI, UNA FRUSTA DA CUCINA E UNA CAFFETTIERA NELLO STESSO MODO CHE USAVATE PRIMA
Tanto per rimanere sul tema Dalek, considerate anche questo. Mi sono resa conto a mie spese che fa parte delle ossessioni inserire cose che usiamo tutti i giorni in contesti che ci rimandano al magico mondo delle serie TV. Ed è più o meno questo quello che mi è successo con i Dalek e con gli attrezzi che vedete citati nel titolo. A mio parere, questa stirpe aliena somiglia moltissimo ad una caffettiera (pensate a quando sono diventati tutti colorati, ricordavano le caffettiere L’Agostina!) con una frusta da cucina come braccio e uno sturalavandini per sterminare la gente… Lo so, mi rendo conto che sto parecchio male, ma pensateci bene: non ricorda una cosa del genere anche a voi?
16. VI TROVERETE AD AVERE UN MOTIVETTO FISSO IN TESTA
Per questo punto ho dovuto aiutarmi con un video, perchè non si può capire questo “motivetto” senza l’audio. E poi, anche chiamarlo motivetto è riduttivo. Quelli che sentite sono tamburi, che cominciano a sentirsi, in questo video, verso la parte finale. Nella parte prima, invece, vi renderete conto che la musica che state ascoltando prende sempre gli stessi accenti e lo stesso beat: tum-tum-tum-tum. Quattro tocchi, distinti. Precisi e lineari, quasi calcolati al centesimo, come solo il Maestro è in grado di fare. I tamburi di Gallifrey sono rimasti nella sua testa, e non c’è modo di farli uscire. Con questo suono The Master ha incitato le masse, è entrato in loro, tanto che anche Martha Jones ricordava questo tamburo continuo. E’ una cosa che ti resta dentro, e, a distanza di tempo, se lo si sente si comincia ad avere ansia anche non volendo.